Sarà privo di lancette e rotismi l'orologio del futuro di Vittorio Re

Sarà privo di lancette e rotismi l'orologio del futuro Gli impieghi della tecnica elettronica nella misurazione del tempo Sarà privo di lancette e rotismi l'orologio del futuro Circuiti integrati, diodi luminosi e quarzi per la regolazione delle frequenze - Elevate precisioni e limitati consumi d'energia Soluzioni « commerciali » che ricalcano l'attuale disposizione delle cifre, oppure indicatori numerici posti al centro del quadrante Il quarzo, un minerale composto da biossido di silicio, è piezoelettrico. Vuol dire che applicando ad esso dei campi elettrici alternati si possono ottenere delle oscillazioni persistenti. Di qui l'idea di utilizzarlo per realizzare orologi privi di movimenti meccanici, senza cioè rotismi, bilancieri o pendoli. Non è una novità: orologi al quarzo esistono da diversi anni e la loro precisione è elevatissima: un secondo di scarto ogni tre o quattro anni. Unico inconveniente che sono voluminosi e richiedono tali condizioni di alimentazione e ambientali da riservarne l'impiego in casi particolari. Interessante perciò la presentazione alla Mostra dei sistemi elettro-ottici, tenutasi recentemente ad Anaheim (California), di quello che può ritenersi l'orologio del futuro. A prima vista sembra una meridiana, ma alla luce solare sostituisce impulsi elettronici. Realizzato sperimentalmente nei laboratori scientifici della Motorola Semiconductor Products Die. di Phoenix (Arizona) diventerà, probabilmente, di uso comune tra una Cecina di anni, sia nella versione da tavolo che da polso. Già oggi si assiste a una presenza, in rapida espansione, dei 'semiconduttori e dei circuiti integrati nell'industria degli orologi. Una forte commessa di questi componenti è stata fatta dalla Girard òi Perregaux alla Motorola. Secondo le previsioni, entro il l'JSU, nella sola fin- rapa Occidentale, verranno acquistati materiali elettronici per oltre 500 milioni di dollari annui (oltre 300 miliardi di lire). Uno sbocco per le industrie costruttrici di semiconduttori e di orologi, che non attraversano in questi anni uno dei periodi più felici. Vediamo quali caratteristiche avranno questi orologi. In linea di massima le tendenze sono due, pur avendo in comune l'assenza delle lancette e di ogni movimento meccanico, quest'ultimo sostituito da quarzi che regolano la frequenza del tempo. La prima soluzione, adottata dalla Girard et Perregaux. prevede l'adozione di 72 diodi ad emissione di luce, disposti su due circonferenze: quella esterna, con 60 diodi, indica i mimili ti se¬ condi sono rilevabili attraverso le pulsazioni luminose dei dìodi stessi): quella interna, con 12 diodi, segna le ore. Il complesso è alimentato da due batterie, di facile sostituzione, che dovrebbero garantire il funzionamento per oltre un anno. Per quanto la precisione sia pres soché assoluta, il costo è ancora eccessivamente elevato per essere competitivo con i tradizionali orologi meccanici: basti pensare che per la realizzazione del prototipo sono stati spesi 25 mila dollari (più di quindici milioni di lire). Una strada diversa è seguita dalla Hamilton. Essa sfrutta indicatori numerici allo stato solido della HewlettPackard, ossia matrici di diodi al fosfoarseniuro di gallio, in grado di emettere una forte luminosità. Il numeratore, costituito da sei cifre per indicare le ore, i minuti e i secondi, è disposto al centro del quadrante e fornisce direttamente l'indicazione del tempo. La lettura è pertanto analoga a quella dei noti strumenti digitali (come il contachilometri di un'autovettura) e, conseguentemente, più immediata. I numeri sono compatibili con la logica del sistema ed è richiesta una ali mentazione di 5 volt. Verso questa soluzione si sta orientando anche la Longines che ha realizzato un cronometro da polso sperimentale. L'evoluzione dell'elettronica è però talmente rapida che si prevede la fine dei diodi emettitori di luce (LEDs) entro alcuni anni. Si stanno infatti effettuando studi ed esperienze sui cristalli liquidi al fine di ridurre i costi e gli assorbimenti di energia. La stessa Hamilton si sta occupando vivamente del problema per poter disporre di indicatori die abbiano una durata di vita compatibile con gli altri componenti microminiaturizzati realizzati con le tecniche Mos. Vittorio Re Prototipo di un oroiog'o da tavolo completamente elettronico e privo di lancette

Persone citate: Girard, Perregaux

Luoghi citati: Anaheim, Arizona, California, Cecina