Breznev da solio in Jugoslavia senza colleghi del Politburo di Paolo Garimberti
Breznev da solio in Jugoslavia senza colleghi del Politburo La visita nella seconda metà di settembre Breznev da solio in Jugoslavia senza colleghi del Politburo Sembra rafforzata la preminenza del segretario del pcus (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 agosto. La prevista visita del segretario generale del pcus, Leonid Breznev, in Jugoslavia — che non è ancora stata confermata ufficialmente né a Mosca, né a Belgrado — dovrebbe svolgersi tra il 15 e il 25 settembre, secondo quanto hanno riferito oggi fonti diplomatiche comuniste. Il viaggio è descritto dalle fonti come una « visita di lavoro » di tre o quattro giorni. Breznev non dovrebbe ripetere la lunga « escursione » politico - turistica compiuta nell'estate 1963 da! suo predecessore Nikita Kruscev, il quale soggiornò in Jugoslavia due settimane, visitando Belgrado, Skopje, il Montenegro, Spalato, Orioni, Lubiana e Zagabria. Breznev si recherebbe in Jugoslavia nella duplice veste di « numero uno » del partito e di membro del « Presidium » del Soviet Supremo, organo collegiale di presidenza dello Stato sovietico. Secondo il protocollo, perciò, egli dovrebbe essere ricevuto con gli onori dovuti ad un capo di Stato. La visita a Belgrado potrebbe cosi segnare una svolta importante non solo nella politica estera sovietica, ma anche nella politica interna, In quanto potrebbe sanzionare ufficialmente il ruolo di Breznev quale unico leader del partito e dello Stato. Come avevano già dimostrato lo *™lg*me"t0 e le conclusioni del 24" Congresso del pcus. u principio gdena «direzione collegiale», apparentemente rinvigorito dall'allargamento dPricoaPrtaasdgadMmztfsrdrdesisnpgssazspBtaspvrcadel Politbjuro a 15 membri è oggi soltanto un mito, che non corrisponde alla reale « bilancia del potere » al vertice della gerarchia politica. Del resto, secondo le fonti, Breznev sarà l'unico dei tre massimi dirigenti sovietici a recarsi a Belgrado. All'invito del Presidium jugo-1 dslavo, firmato da Tito e in- | dirizzato genericamente al Pclitbjuro del Pcus, avrebbe risposto soltanto Breznev, con un messaggio che risale al 24 luglio. Il segretario del Pcus avrebbe proposto ai dirigenti jugoslavi che la visita fosse fissata per la fine di autunno, ma Tito avrebbe insistito per la seconda metà di settembre. La risposta del leader jugoslavo è stata consegnata a Breznev, martedì scorso,dall'ambasciatore jugoslavo aMesca, Velko Micunovic. Ieri mattina, la Pravda non menzionava la località dell'incontro, ma fonti comuniste affermano oggi che 'il colloquio si è svolto in Crimea, nella residenza estiva di Breznevdeve probabilmente si riunirono dieci giorni fa i capdei « partiti fratelli », con la eccezione del romeno Ceausescu. Le stesse fonti definiscono il viaggio di Breznev una visita « di partito e di governo »: nel linguaggio della diplomazia comunista, ciò significa che saranno discusssia i rapporti tra i partitisia quelli tra gli Stati. Sotto ambedue gli aspetti le relazioni tra Mosca e Belgrado sono tutt'altro che buone; è possibile che il viaggio dBreznev valga ad allentare la tensione, fattasi ancora più acuta in questo mese di agosto in seguito alle nuovpressioni esercitate dai sovietici sugli « indisciplinati romeni. Paolo Garimberti *
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