Si esaminano le pietre lunari

Si esaminano le pietre lunari Dopo gli esploratori, la parola tocca ora agli scienziati Si esaminano le pietre lunari Le preziose rocce (83 chili) maneggiate a distanza, con braccia meccaniche, per non contaminarle con microrganismi terrestri - Molti quesiti attendono risposta: l'età del nostro satellite, l'origine del sistema solare e della Terra, la composizione della materia primigenia - Pubblicate le prime dieci fotografie scattate da Scott e Irwin nella « Palude della Putredine » I tre astronauti dell'Apatto risentono ancora del viaggio | (Dal nostro corrispondente) New York, 10 agosto. Mentre gli scienziati si apprestano ad esaminare con i più perfezionati apparecchi gli ottantatré chilogrammi di I pietre e polveri venute dalla | ittita (compreso, soprattutto, il famoso «ciottolo della gene- \ si», la roccia che si ritiene risalire alla più remota antichità geologica), i tre astro- nauti reduci dalla missione «Apollo 15». David Scott. Ja- mes Irwin e Alfred Worden i sono stati «invitati» dai sani- tari della Nasa a ritornare in \ d ferma, stanno bene, ma non benissimo. Le loro condizioni generali sono definite «buo clinica per una seconda visita | cdi controllo. Gli uomini, si af- \ Lepne», ma il «livello generale di prestazione fisica non è tornato quello basilare antevolo». In particolare il dottor Charles A. Berry, direttore medico dell'organizzazione spaziale americana, intende sottoporre gli astronauti ad un secondo completo check-up psicofisico anche per stabilire se la «pigrizia» dei loro cuori, dovuta alla prolungata permanenza in assenza di peso, persista. «Il fenomeno non è preoccupante», ha dichiarato Berry. che però ha detto che si aspettava un più veloce recupero. Secondo il medico, il sistema cardiovascolare dei tre uomini tornerà alla normalità entro oggi o domani. D'altra parte le condizioni. fisiche generali dei tre astronauti sono considerate buone, benché appaiano i più stanchi finora fra gli esploratori lunari. In realtà, tuttavia, non va sottovalutato il fatto che i dodici giorni, sette ore e ven. lun minuti, quanto è durata j complessivamente la missioi ne «Apollo 15», hanno costi| tutto la più lunga e impegnaI Uva spedizione sulla Luna mai effettuata, coti appena I trentotto ore in meno rispetI to al record americano di permanenza nel cosmo, stabilito dalla «Gemini 7» nel 1965. Berry ha anche riferito che il comandante David Scott (l'uomo che. come si ricorderà, fu visto per due volte scivolare e cadere sulla superficie lunare) ha accusato lievi emorragie delle dita sotto tre unghie della mano destra e sotto un'unghia della sinistra. Il fatto è avvenuto durante la prima escursione lunare «a causa del lavoro fatto con il guanto della tuta molto aderente». L'ente spaziale americano ha intanto diffuso oggi la prima serie di dieci fotografie scattale sulla Luna da Irwin | e Scott, mentre Worden reslava in orbita intorno al satellite della Terra a bordo della cabina di comando En-1111111111111111 a 111111111111 ti 11111111111111111111111111111 deavour Sei di esse sono a colori, e certamente fra le più spettacolari mai scattate. Le immagini mostrano i due esploratori, il modulo che ha permesso loro dì scendere a le e. ue a re sulla Luna, e la loro automobile pieghevole, con sullo sfondo gli Appennini lunari, le montagne alte fra i tre e i quattromila metri a fianco della Palus Putredìnis nella quale si e posato il quarto «Lem» della Nasa. In due fotografie Scott, e Irwin si sono fotografati a vicenda, mentre salutano la bandiera americana, con il panorama lunare che si riflette nelle loro visiere, e le montagne sullo sfondo. In un'altra. Irwin lavora alla «Rover», a sud della zona di atterraggio, battezzata dagli astronauti buse Hadley, dal nome del vicino canyon. La maggior parte delle im-1 magini è stata scattata da ! ^Scott, durante le tre escursioni sulla vettura lunare che li ha portati per venlotto chilometri fra le colline, i crateri e le montagne che circondavano la loro base. Worden in questa prima serie di fotografie non appare; Scott e Irwin | ne hanno presa una tuttavia nella quale si vede i'Endeavour in orbita, bianco e argento, scattata dal Falcon poco prima dell'attracco fra le due navicelle, a conclusione dell'escursione sul satellite della Terra. In quest'ultima foto è per| lettamente visibile il meccanismo di aggancio deiZ'Endeavour e la parte inferiore del razzo che costituisce il motoi i re principale del modulo di | I comando. Ma la foto più interessante dal punto di visla scientifico è forse quella che mostra la «Rover» parchegì I giala. e il terreno circostante, presso il canyon nel quale Scott' e Irwin hanno trovato ciò che cercavano: il sasso lunare cristallino che dovrebbe permettere di calcolare con I sufficiente esattezza l'età della Luna e stabilire forse la data d'origine dell'intero sistema solare. L'esame delle pietre lunari (83 chili) riportate a terra dagli esploratori dell'Apollo etlgèfsafIssqscnnzlecmscCtr1dldBcFtgtlbnd ^ esame esìgerà per essere completata « almeno alcuni mesi di lavoro ». Così si afferma negli ambienti della Nasa. Non è escluso tuttavia che già fra qualche settimana si possa avere una piena risposta ai numerosi interrogativi che fisici e geologi si pongono. In particolare la ormai famosa « pietra della genesi », che si ritiene risalga a più di quattro miliardi di anni or sono, al momento slesso in cui la Luna ha avuto origine, potrà spiegare alcuni fenomeni concernenti la formazione dell'intero sistema solare e della nostra Terra. delle pietre viene effettuato con straordinaria, cautela, mediante braccia meccaniche comandate a distanza, perche non vengano contaminate. e. c. ■V.--. -:.,*J£:: - | | i i | I ì I Houston. Il « lunar Rover» fotografalo da Irwin nel punto in cui è stalo lascialo sul satellite (lelciolo United Press) l e e a o e o a o e n | o Houston. Uno scienziato esamina le pietre lunari portate con l'Apollo 15 (Tel. Upi)

Persone citate: Alfred Worden, Charles A. Berry, David Scott, Falcon, Hadley, Worden

Luoghi citati: New York