I tedeschi non sanno disfarsi del veleno

I tedeschi non sanno disfarsi del veleno I tedeschi non sanno disfarsi del veleno Dopo lo scandalo dell'arsenico, scoperti sottoterra due milioni di chili di cianuro (Dal nostro corrispondente) lloiin. 10 agosto. Pochi giorni dopo lo scandalo dell'arsenico, depositato da camionisti poco scrupolosi in una quindicina di località diverse, con il rischio di avvelenare l'acqua potabile di larga parte della Germania, un nuovo allarme è stato lanciato oggi: alla periferia di Bochum. nel bacino della Ruhr, è stato scoperto un deposito di circa 20 mila bidoni metallici contenenti 2 milioni di chilogrammi di cianuro di sodio, sufficienti ad avvelenare un terzo della popolazione tedesca. La denuncia è stata pre¬ sentata dal partito comunista di Bochum, al quale un operaio, licenziato per libriachezza, aveva riferito che la società «Orni Fairtec», presso la quale aveva lavorato fino a febbraio, aveva nascosto i 20 mila barili in un laghetto prosciugato anziché renderli innocui con un procedimento chimico, come avrebbe dovuto. «Roba vecchia», «Fantasie» avevano detto ancora la settimana scorsa esperti di chimica al Consiglio comunale di Bochum. Ma il partito comunista ha insistito, è ricorso al governo regionale ed è riuscito a ottenere che si facesse un sopralluogo nel posto indicato. Le prime ricerche hanno confermato l'esattezza della denuncia: coperti da teli impermeabili e da un paio di metri di terra, sono stati ritrovati migliaia di barili multicolori, tutti con la scritta «Attenzione, veleno» e un teschio. Alcuni di essi già emettevano il caratteristico odore di mandorla amara dell'acido cianidrico. Oggi, dopo un nuovo sopralluogo, i lavori di scavo sono stati sospesi, perché 'non si sa che cosa fare dell'enorme quantità di veleno che, mescolato con l'acqua, genera l'acido prussico. t. s.

Luoghi citati: Germania, Ruhr