Sono annegati i due bimbi scomparsi Dissero una bugia per potersi bagnare

Sono annegati i due bimbi scomparsi Dissero una bugia per potersi bagnare Conclusa in una tragedia la loro prima avventura Sono annegati i due bimbi scomparsi Dissero una bugia per potersi bagnare I due scolari di nove anni erano scappati da Induno Olona per recarsi a Porto Ceresio sul Lago di Lugano - Dai genitori si erano fatti dare cento lire a testa « per comprarci un pallone insieme con gli amici » - Invece hanno preso il treno - I loro corpi ripescati da sommozzatori a 7 metri di profondità (Dal nostro inviato speciale) Varese, 7 agosto. Sono scappati da Induno Olona per andare a nuotare nel lago di Lugano. Non hanno fatto più ritorno. Cosi sono morti due bambini di no ve anni: Giuseppe Simeo- | ni e Marco Somaschini. I loro corplcini sono stati trovati oggi a sette metri di profondità nelle acque infide del lago. I genitori li avevano visti per l'ultima volta ieri verso le due: Giuseppe e Marco si erano fatti dare cento lire a testa « per comprarci un pallone insieme con gli amici » hanno detto. Invece hanno preso il treno per Porto Ceresio sulla sponda del lago. E' stata la loro prima avventura. E anche l'ultima. Giuseppe e Marco erano da tempo amici per la pelle. Andavano insieme alla scuola elementare, erano stati insieme promossi alla quarta classe. Abitavano vicino su due stradine che si inerpica¬ no sulla collina a nord di Induno Olona. Quella di Giuseppe è una casetta colonica di via Quadronna, il padre. Martino Simeoni. fa l'operaio. Adesso che è sera e ha già visto tutto quello che c'era da vedere se ne sta li seduto con una camicia a righe sulle scapole robuste e con la barba lunga sulla faccia scavata. Tiene fra le sue una mano della moglie che ripete piano piano: « Il mio Giuseppe. Il mio Giuseppe», guardandoci tutti con gli occhi smarriti. L'altro figlio, Luigi di 10 anni, si mette a piangere. Tra Induno Olona e Porto Ceresio non c'è che una manciata di chilometri. Con duecento lire Giuseppe e Marco hanno acquistato due biglietti ridotti, validi per l'andata ed il ritorno. Ma nelle loro case ieri sera si è atteso invano. E poi Martino Simeoni si è ricordato una cosa: domenica ha portato tutta la famiglia in treno a Porto Ceresio, a vedere il lago. E allora anche un capo stazione ha rammentato che sì, forse aveva visto due bambini salire sul locale MilanoP. Ceresio che transita a Induno Olona alle 15,15. Ma era abituato ad andare via? A dirvi delle bugie? « Le bugie... cosa vuole... le bugie ». E poi si dimentica di noi e alza la testa. Chiede della moglie. E va a cercarla. Sono ì parenti a dirmi che è stato lui a fare il riconoscimento di entrambi i bambini quando alle tredici in punto i sommozzatori del salvataggio di Lugano hanno tirato fuori dall'acqua 1 due corpicini, a quindici metri da un punto chiamato Casamaro, tutte rocce, a metà strada tra il lido di Porto Ceresio e la provinciale per Lussignano. Prima Giuseppe con addosso i pantaloncini blu. Subito dopo Marco con i calzoncini bianchi. « Gli ho detto di lasciarmelo vedere un'ultima volta. C'era la gente che mi teneva ferma », dice Angelina Somaschini, la mamma di Marco. E' una donna forte. Sta nell'ombra dell'atrio della sua casa di via Monarco con un vestito tutto bianco. E vuole parlare del suo bambino: « Non l'avevo mai mandato in colonia. Non l'avevo 'mai portato al mare. Proprio per questo, perché ho avuto sempre paura. No. Non sapeva nuotare ». Il padre Severino, muratore, è lì vicino. Sta seduto su uno sgabello con la testa dai crespi capelli bianchi incassata tra le larghe spalle. E parla una sola volta. Chiediamo alla madre com'era Marco. E lui, con il volto tra le mani, fa uscire quasi un gemito: « Buono. Buono ». La madre dice: « Era un bambino che non stava mai via di casa. Per questo io ieri sera ho avuto subito un presentimento. Se leggeva? Quello che leggono tutti. "Topolino ". i giornulini... Tutto il paese lo piange. Non dovrei dirlo io ». Ieri a Marco avevano rega- lato la prima bicicletta della sua vita. Era felicissimo. Aveva subito fatto una corsa per mostrarla al suo amico Giuseppe. E poi è tornato a casa. Ha lasciato lì la bicicletta. C'era qualcosa di più importante da fare. « Ma7izma, dammi cento lire, facciamo una colletta per il pallone ». La stazione di Induno Olona è una vecchia stazioncina con i muri decorati di giallo, con le panche di legno, con un gabbiotto per biglietteria e una panchina verde, fuori davanti ai due unici binari. Qui Giuseppe e Marco hanno comprato i biglietti per il loro primo viaggio in treno da soli. Andata e ritorno per Porto Ceresio. Qui hanno aspettato il locale delle 15,15 con il cuore tumultuante. Andavano a nuo- Alberto Papuzzi Varese. L'arrivo della barca che porla le salme dei bimbi annegati nel lago di Lugano (Foto Moisio)

Persone citate: Alberto Papuzzi, Angelina Somaschini, Giuseppe Simeo, Marco Somaschini, Martino Simeoni