Potrà salvarsi la giovane e bella signora che s'è avvelenata in vacanza a Sanremo

Potrà salvarsi la giovane e bella signora che s'è avvelenata in vacanza a Sanremo Una penosa situazione familiare ha spinto la donna a tentare il suicidio Potrà salvarsi la giovane e bella signora che s'è avvelenata in vacanza a Sanremo E' ancora sotto la tenda ad ossigeno, ma i medici scioglieranno presto la prognosi - Identificati i due giovani della gita in motoscafo: sono estranei alla vicenda - La donna ha ingerito i tre tubetti di sedativi dopo un nuovo litigio con il marito - Dovevano separarsi e l'uomo non voleva lasciarle i due figli (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 7 agosto. Luigia Colombo in Cantù, la sposa milanese ventiseienne che ha tentato di uccidersi ingerendo 75 pastiglie di tranquillanti si salverà. E' ancora sotto la tenda ad ossigeno, ma è uscita dal coma e i medici ritengono di poter presto sciogliere la prognosi. Si è chiarito anche il mistero che circondava il suo disperato gesto: fino a ieri si pensava che ad esso non fossero estranei i due giovani, gli stessi che l'avevano scaricata da un motoscafo e affidata agli infermieri di una ambulanza e poi se n'erano andati senza lasciare le loro generalità. Si riteneva che la ingestione delle pastiglie potesse essere avvenuta sul motoscafo, alla presenza dei due accompagnatori. I giovani sono stati identificati questa mattina dalla polizia di Sanremo e dai carabinieri di Arma di Taggia nel corso di indagini congiunte. Sono due universitari di Cremona: Cesare Cavazzi, 24 anni, iscritto alla facoltà di Economia e Commercio, in villeggiatura ad Arma di Taggia, e Maurizio Davide, 25 anni, iscritto a Biologia, in vacanza a Capo Nero. Attraverso il loro interrogatorio e l'interrogatorio del marito della donna, l'industriale Arnoldo Cantù, 29 anni, titolare di una fabbrica di lampadari a Vimercate, si è accertato che dietro al tentato suicidio non ci sono misteri, ma soltanto una dolorosa vicenda familiare. Luigia Colombo e Arnoldo Cantù sono sposati da quattro anni, hanno due bambini, uno di tre anni e uno di sedici mesi. Da un po' di tempo non vanno d'accordo. Gli screzi sono profondi, ci sono già stati degli incontri con gli avvocati e si è dato l'avvio alle pratiche per la separazione. Tuttavia la famiglia è venuta ugualmente in vacanza: i due coniugi, i bambini e la madre di lei hanno lasciato circa un mese fa la loro abitazione di via Diaz 66 a Vimercate, presso Milano e sono venuti in un loro alloggio di via Caboto ad Arma di Taggia . Una vita in comune che procedeva faticosamente, con sussulti. C'erano frequenti litigi causati quasi sempre dalla manifesta intenzione del marito di tenere lui stesso i | figli dopo la separazione. La donna piangeva, si disperava, temeva di non riuscire a far valere, davanti al magistrato i propri diritti di madre. Giovedì pomeriggio c'è stata una lite più acuta del solito. Alle 16.30 la Colombo è uscita di casa sbattendo la porta, sconvolta. Deve essere andata in farmacia e deve avere acquistato due tubetti di Noan e uno di Triptisol, ognuno da venticinque pastiglie di sedativi e deve anche averle ingerite, probabilmente in un bar per aiutarsi con una bevanda. Sono particolari che non si cono leuirmgLtlS«dcllrmlavvlarmsdssldnsnscono, perche la donna non , p?r)a ancora Mezz'ora dopo, la Colombo è alla foce del torrente Argentina, nel porticciolo. Ha l'animo stravolto'dalla disperata decisione presa, dall'angoscia e dal terrore per la morte che sta per aprivare. E' ferma su uno scoglio, con l'occhio perduto sulla distesa del mare. Ma tutto ciò che la turba non traspare. Chi la vede non può fare a meno di ammirarla: bruna, abbronzata, con un corpo che palesa la propria bellezza attraverso una sottile veste prendisole indossata sul costume da bagno. Passano, in motoscafo, il Cavazzi e il Davide. Sono giovani, desiderosi di compagnia Accostano. « Vuole venire con noi a fare una gita a Sanremo? », le chiedono. La donna li guarda come trasognata. A lei non interessa affatto fare \ suna gita in motoscafo, però il suo risentimento per il marito le fa rispondere istintivamente di sì: è un dispetto che gli fa, una vendetta, l'ultima. La Colombo scende sul motoscafo, che parte subito velocemente puntando verso Sanremo. Raccontano i due giovani. « Non abbiamo capito nulla del suo dramma e nemmeno che stesse male. Abbiamo parlato del più e del meno, i soliti discorsi sulle vacanze. Lei rispondeva quasi soltanto a monosillabi, però a tono ». E' all'arrivo a Sanremo che la giovane donna incomincia a manifestare l'effetto dell'avvelenamento. Racconta il Davide: « Abbiamo accostato alla banchina per andare al bar a bere qualcosa prima di far?, ritorno. Io ho allungato la mano per aiutare la donna a scendere e lei mi ha porto la destra, ma con il pugno chiuso. Le ho chiesto che cosa stringeva e se voleva lasciarlo sul motoscafo e lei mi ha dato tre tubetti vuoti. Siamo vlvbImsPptaOvmScpctdncemc scesi ma la donna barcollava, era evidente che stava male, si era anche sbiancata in volto. Siamo entrati in un bar, l'abbiamo fatta sedere Io sono tornato di corsa sul motoscafo a leggere che cosa c'era scritto sui tubetti. Poi, di nuovo mi sono precipitato da lei. "Si è avvelenata?", le ho chiesto, e lei ha accennato di sì con la testa. Ormai non si reggeva più, stava appoggiata con le spalle a, muro per non accasciarsi Strabuzzava gli occhi ». i due giovani hanno fatto chiamare un'ambulanza e, dopo che la donna è stata caricata sulla lettiga, se ne sono tornati sul motoscafo senza dire chi erano e come si erano svolti i fatti. Ora che le cose sono chiarite, si tratta esclusivamente di un dramma familiare che, purtroppo, continuerà anche dopo la guarigione della Colombo. Al centro di questa dolorosa vicenda coniugale ci sono, ignari, i due bambini. Remo Lugli Luigia Colombo

Persone citate: Arnoldo Cantù, Cavazzi, Cesare Cavazzi, Luigia Colombo, Maurizio Davide, Remo Lugli Luigia Colombo