Statali: pronte le nuove normeper gli stipendi e per le carriere di Giancarlo Fossi

Statali: pronte le nuove normeper gli stipendi e per le carriere Un passo avanti nella riforma amministrativa Statali: pronte le nuove normeper gli stipendi e per le carriere Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvarle subito dopo le ferie estive - Innovazioni sostanziali per i funzionari direttivi dello Stato - Agevolazioni per attuare P«esodo volontario» e il passaggio alle Regioni (Nostro servizio particolare) Roma, 5 agosto. Numerosi provvedimenti per la riforma amministrativa, il decentramento delle funzioni statali alle Regioni e la completa attuazione del riassetto degli stipendi e delle carriere dei pubblici dipendenti sono stati definiti in questi giorni dal ministero della Riforma, d'intesa con quello del Tesoro, per consentire la loro approvazione da parte del Consiglio dei ministri subito dopo le vacanze estive. Il mese di settembre, si precisa negli ambienti della Riforma, sarà molto importante per il settore del pubblico impiego. I sindacati attendono questa scadenza per definire la loro azione nell'immediato futuro. Se i provvedimenti saranno giudicati soddisfacenti, l'amministrazione dello Stato dovrebbe avere un periodo abbastanza lungo di distensione; altrimenti, saranno proclamate agitazioni che potrebbero nuovamente paralizzare gli uffici statali, i servizi ferroviari e postali, i monopoli, le università e le scuole di istruzione primaria e secondaria. La Cgil, la Cisl e la Uil seguono questa fase con particolare attenzione, insistendo che si proceda rapidamente anche nel riordinamento dei servizi centrali e periferici. Anche la Dirstat, la federazione dei funzionari direttivi dello Stato, attende le decisioni del governo, pronta a riprendere l'agitazione e a proseguirla « ad oltranza » nel caso che ai dirigenti non siano assicurati consistenti miglioramenti di carriera e di retribuzione. Si prevede già uno scontro tra la Dirstat e tutti gli altri sindacati dei pubblici dipendenti, qualora si intendesse far pressione per alterare l'equilibrio tra le diverse carriere, faticosamente raggiunto con l'accordo generale sul riassetto. Tra i provvedimenti pronti vi è quello che riguarda la nuova sistemazione economica e normativa dei dirigenti statali. Esso prevede innovazioni sostanziali allo scopo di dare all'amministrazione statale un numero adeguato (e non inflazionato) di funzionari direttivi con precise funzioni e ben determinate responsabilità, ma anche con un migliore trattamento economico. I dirigenti avranno un nuovo stipendio e una indennilà di funzione dal primo luglio 1972. Dal primo gennaio 1973, applicandosi il principio del « tutto compreso », sarà vietato di corrispondere ai funzionari diri 19achliziszmsdcsdl2rictpstdntcrclpnsllotnslnnlittSspslsenti, anche se fuori ruolo, I ulteriori proventi o compensi dovuti a qualsiasi titolo in connessione con la carica, salvo che abbiano carattere di generalità per tutti gli impiegati civili dello Stato, o derivino da effettive prestazioni di lavoro che. tuttavia, siano estranee alle funzioni proprie dell'amministrazione di appartenenza. La nuova carriera dei dirigenti prevede cinque livelli di funzioni: il livello A, con qualifica di « alto dirigente » comprenderà gli ambasciatori che hanno oggi il « parametro » 825; il livello B, con qualificata di « alto dirigente », sarà attribuito ai ministri plenipotenziari di prima classe e alle qualifiche equiparate (parametro 772); il livello C, sempre con qualifica di « alto dirigente » sarà assegnato al direttore generale e alle qualifiche equiparate (parametro 742); il livello D con qualifica di « dirigente superiore » spetterà all'ispettore generale e alle qualifiche equiparate (parametro 530); infine il livello E, con qualifica di « dirigente », sarà attribuito al direttore di divisione e alle qualifiche equiparate ( i parametri 426 e 387). Varie norme precisano le modalità per l'inserimento degli attuali dirigenti nella nuova struttura degli organici. Il personale eccedente sarà incluso in un ruolo ad esaurimento, dal quale si potrà passare al ruolo effettivo mano a mano che i posti si renderanno disponibili fino al 31 dicembre 1974. La tabella degli stipendi della nuova dirigenza sarà fissata prossimamente, tenendo come punto fermo lo stipendio del direttore generale già stabilito in 850.000 lire mensili, comprensive di ogni indennità o compenso accessorio. Lo stipendio annuo lordo delle qualifiche ad esaurimento di ispettore generale e di direttore di divisione, o equiparate, sarà corrisposto in misura pari ai quattro quinti di quello spettante rispettivamente al dirigente superiore e al dirigente con pari anzianità di qualifica. Per favorire l'« esodo volontario » dei dirigenti e degli impiegati delle carriere direttive entro il 31 uennaio 1973 (sembra che il numero attuale dei dirigenti sia più che doppio rispetto alle reali necessità dell'amministrazione), il provvedimento assicura una serie di agevolazioni. In particolare: 1) un aumento di servizio di 7 anni sia ai fini del compimento dell'anzianità necessaria per conseguire il diritto a pensione, sia ai fini della liquidazione della pensione o dell'indennità una volta tanto; 2) un aumento di servizio pari al doppio del periodo occorrente per il raggiungimento del limite massimo di età per il collocamento a riposo, e, comunque, per non oltre 7 anni, ai fini della liquidazione dell'indennità di buonuscita; 3) l'attribuzione, a tutti gli effetti, della qualifica immediatamente superiore o, se l'interessato ne faccia domanda oppure rivesta la qualifica terminale della propria carriera, l'attribuzione di 5 aumenti periodici di stipendio, in aggiunta a quelli in godimento, ai fini della liquidazione della pensione, o dell'indennità una volta tanto, e dell'indennità di buonuscita. Particolari miglioramenti sono previsti per il personale civile delle amministrazioni dello Stato che passeranno, a domanda, nei ruoli delle Regioni a statuto ordinario in occasione del trasferimento di numerose funzioni statali. Giancarlo Fossi

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