Un operaio muore falciato da un cavo della corrente

Un operaio muore falciato da un cavo della corrente Un operaio muore falciato da un cavo della corrente La vittima aveva 20 anni - Si è spezzato un filo dell'alta tensione che lo ha colpito - Feriti 2 altri operai (Dui nostro corrispondente) Lucca. 30 luglio. (g. b.) In un gravissimo infortunio sul lavoro avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, sull'altopiano delle Pizzorne, a pochi chilometri da Lucca, ha perso la vita un giovane operaio, ed altri due sono rimasti feriti. L'infortunio è avvenuto alle 15.30 circa, e protagonisti sono stati gli operai di un cantiere della ditta «Sirti» con sede a Milano in via Pirelli, incaricata della stesura dei fili della corrente elettrica ad alta tensione, commissionata dall'Enel. Secondo quanto ha raccontato il capo cantiere Paolo Zanni, di 25 anni, abitante a Chiavenna, mentre gli operai erano intenti a stendere un grosso cavo per la corrente, un altro cavo si spezzava improvvisamente, e la susseguente sferzata prendeva in pieno tre operai, due dei quali riportavano ferite molto gravi. In condizioni preoccupanti apparivano subito ai primi soccorritori il ventenne Nino Falegnami, abitante a Capodimonte, il quale è spirato cinque minuti dopo il ricovero all'ospedale per gravi lesioni interne, frattura dell'omero sinistro e gravissimo stato di choc. Gravi ferite aveva riportato anche il venti¬ settenne Quinto Guidi, abi tante a Casone di Vetto, in provincia di Reggio Emilia, il quale ha avuto una prognosi di 35 giorni, salvo complicazioni, per escoriazioni multiple alle braccia ed alla gamba sinistra, la frattura esposta della tibia e del perone destro, e stato di choc. Meno gravi le condizioni del terzo operaio, Nunzio Russo, di 54 anni, da Bronte (Catania), che ha riportato solo una contusione all'avambraccio destro, ed è stato giudicato guaribile in otto giorni.

Persone citate: Casone, Nino Falegnami, Nunzio Russo, Paolo Zanni

Luoghi citati: Capodimonte, Catania, Chiavenna, Lucca, Milano, Reggio Emilia, Vetto