Finalmente libera la donna arrestata al posto di un'altra che le rubò il nome

Finalmente libera la donna arrestata al posto di un'altra che le rubò il nome Finalmente libera la donna arrestata al posto di un'altra che le rubò il nome Rosa Alafleur era finita in carcere, nonostante la sua fotografia e le impronte digitali non fossero quelle della ladra condannata - Dopo un mese di prigione, esce con la bimba di due anni - L'aspettano il marito Dice: «Ringrazio "La Stampa" che con il suo interessamento ha abbreviato il mio calvario» e amici Il nostro corrispondente ci te- lefona da Pisa: E' finita ieri la disavventura di Rosa Alafleur, 36 anni, che stava scontando una condanna per il furto commesso da una donna che aveva detto di chiamarsi come lei. Un fonogramma è giunto in serata dalla procura della Repub blica dl Mondovi al carcere giudiziario di Don Bosco, e dopo la necessaria conferma la donna (che aveva con sé in carcere una bimbetta di venti mesi) ha potuto riacquistare la libertà. La sconcertante vicenda ebbiinizio nel novembre '69, quando una donna venne arrestata a Briga Alta, in provincia di Cuneo, dai carabinieri che l'avevano sorpresa a rubare in una villa. Come sempre avviene in tali casi, le furono rilevate le Improntedigitali e venne ritratta di froii- te e di profilo Pochi giorni dopoia donna, che aveva detto di chiamarsi Rosa Alafleur, nata a Pavia il 15 ottobre 1935 inon aveva alcun documento di identità), venne posta in libertà prov visoria e d'allora in poi non fu più possibile rintracciarla. Al prò- cesso, celebrato in contumacia, nel gennaio dell'anno passato, la ladra ;i Rosa Alafleur » venne con- dannata. Nessuno Interpose appello e la sentenza divenne quindi esecutiva. 11 5 febbraio la procura della Repubblica di Mondovi emise un ordine dl carcerazione a suo nome. Il 25 giugno a Pisa una bam'oir.i smarrita venne portata in que- stura e affidala alle cure della polizia femminile. Disse di essere I finito fra le fotografie e le im I {I tata di Pisa figlia di Rosa Alafleur. Quando la madre andò a prenderla, le fu notificato l'ordine di carcerazio- ne. La donna fu stupita e si in- sono dignò. « Non sono mai stata a Briga Alta — disse —. Non sono mai stata arrestata, non ho mai subito alcun processo ». Nonu- stante le sue proteste e quelle del marito. Raoul Lebbiati, fu incarcerata, dopo essere stata sottoposta alla consueta trafila delle foto e delle impronte digitali. Mentre il marito si rivolgeva ad un legale, l'avv. Aldo Perla di Torino, per la tutela degli Interessi della moglie, la pratica ritornò alla Procura della Repubblica di Mondovi. da dove era partita. A questo punto il con¬ Tuttavia, per motivi burocratici, la scarcerazione della vera Rosa Alafleur non poteva avvenire in modo auI tomatico. i Sembra che, per superare gli I ostacoli, la Procura di Mondovi i al,bia aperto un procedimento ! penale contro ignota, accusando la di sostituzione di persona e di falso. E l'altra sera il sostituto procuratore dott. Riccomagno — accompagnato dal maresciallo dei carabinieri e da altri due militi che nel '69 avevano operato l'arresto a Briga Alta — e venuto a Fisa per interrogare in carcere la Alafleur e procede- re ad un conlronto. I carabinieri avrebbero recisamente escluso che la donna dl Briga fosse la detenuta pisana, ed il magistra- to, rientrato in sede ieri matti- na, ha disposto per la scarcera- zione della donna detenuta senza motivo. Il fonogramma di scar- aerazione è arrivato nel tardo pomeriggio e dopo il controllo deila sua autenticità la donna ha potuto lasciare il carcere alle 19,45. Fuori, ad aspettarla, c'era il marito con molti amici. Marito e moglie, pur dicendosi contenti della riacquistata libertà, hanno deprecato che ci sia voluto più di un mese perché la verità, proclamata da essi fin dal primo giorno, venisse accettata, rilevando che il confronto tra le impronte digitali e gli altri accertamenti avrebbero potuto essere fatti nel giro di poche ore. ii Desidero infine — ha concluso l'uomo — ringraziare " La Stampa ". Grazie all'interessamento di questo giornale ed al clamore che esso ha suscitato, i tempi della burocrazia giudiziaria si sono po- tull notevolmente abbreviare»,

Luoghi citati: Briga Alta, Cuneo, Pavia, Pisa, Torino