Incriminati quattro professori per gli esami ad Architettura

Incriminati quattro professori per gli esami ad Architettura Decisione del Procuratore di Firenze Incriminati quattro professori per gli esami ad Architettura I consiglieri della commissione per l'esame di Igiene edilizia (annullato da Misasi) che si tenne il 13 luglio, sono indiziati di concorso in abuso d'ufficio e falso ideologico continuato in atti pubblici (Dal nostro corrispondente) Firenze, 26 luglio. ^ I consiglieri della commissione per l'esame d'Igiene edilizia del 13 luglio alla fa' colta di Architettura di Firenze hanno ricevuto IV avviso di reato ». quali indiziati di concorso in abuso d'ufficio e falso ideologico continuato in atti pubblici: sono il prof. Romano Yh inni, di 44 anni, e gli architetti Silvano Fei di 50 anni, Mustafà Said Lukman Atrakchi-Al di 32 anni e Giorgio Trivisonno di 34 anni, tutti di Firenze. L'avviso di reato è stato fatto notificare dal procuratore generale prof. Mario Calamari, a conclusione dell'inchiesta condotta dal sostituto procuratore generale, dottor Alessandro Trevisan. Alla domanda se ci saranno nuove iniziative anche per altre commissioni o altri esami di Igiene, dalla Procura Generale è stato risposto: «Al momento si procede soltanto per Quanto riguarda gli esami di igiene del 13 luglio ». Gli esami di Igiene edilizia del 13 luglio sono tra quelli che il ministro Misasi ha annullato con un proprio provvedimento, d'intesa col rettore prof. Sestini. La decisione venne presa in base ai risultati dell'inchiesta svolta all'Università da tre ispettori ministeriali. Quel 13 luglio fu uno dei giorni più confusi dell'animatissima vicenda di Architettura. Tra applausi e dissensi, furono sostenuti esami che qualcuno paragonò a comizi. Dalle aule giungevano voci concitate e solo di tanto in tanto si riusciva a raccogliere quella del capogruppo, che esponeva per tutti i colleghi. Uno studente diceva ad una commissione: « Il nostro lavoro è costituito dalle lotte che abbiamo condotto in facoltà ». Parlava a nome di 32 colleghi e tutti ottennero, a quanto sembra, un 27. In una lettera ai giornalinei giorni successivi, il profViviani scrisse di aver lavorato insieme con gli studenti in condizioni ingrate, in locali piccoli e soffocati a qualcuno potevano aver fat to saltare i nervi. Ma sostenne la regolarità delle proveaffermando che sulla base dechgli elaborati di gruppo venvano poi fatte delle verifichindividuali, candidato per candidato. Evidentemente la Magistratura ritiene che non tuttpossa essere andato regolarmente, cosi come hanno fatto le autorità ministeriali accademiche, che hanno annulato gli esami. L'abuso d'ufficio dovrebbriguardare la parte dell'artcolo 323, nella quale si afferma che il pubblico ufficialeabusando dei poteri inerentalle sue funzioni, commett tale reato per procurare ad altri un vantaggio. In questo caso, il vantaggio potrebbe essere costituito dalla firma dei verbalini con i quali si attribuiva agli studenti un voto unico per esami sostenuti — come afferma Misasi — in deroga alle disposizioni vigenti, e cioè a gruppi, con un solo studente che parlava per tutti, anziché nel modo tradizionale, e. b. -f Dopo Regione e provincia

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