Sono in vioggio verso lo Luno (con un'auto nell'astronave) di Ennio Caretto

Sono in vioggio verso lo Luno (con un'auto nell'astronave) "La missione più ambiziosa che sia mai stata tentata,, Sono in vioggio verso lo Luno (con un'auto nell'astronave) L'Apollo 15 è partito da Cape Kennedy alle 15,34 di ieri, in perfetto orario - Ritornerà fra 12 giorni - Scott e Irwin esploreranno per venti ore, a bordo della jeep, i crateri della «Palude della Putredine» - Durante il ritorno osserveranno un'eclisse e faranno esperimenti scientifici - Worden uscirà nel vuoto cosmico Allarme per l'accensione di una "spia.. - La Nasa ordina di proseguire (Dal nostro corrispondente) New York, 26 luglio. L'Apollo 15 è in viaggio verso la Luna. Il lancio da Capo Kennedy, l'inserimento nell'orbita terrestre, il distacco da essa, l'aggancio tra la cabina e il modulo, tutte le manovre iniziali cioè, si sono svolti regolarmente, David Scott, il comandante, James Irwin e Alfred Worden stanno bene. L'arrivo in prossimità della Luna è previsto per giovedì sera. Non occorre correzione di rotta: per le prossime 72 ore, i tre astronauti potranno dedicarsi a esperimenti scientifici e alla preparazione dello sbarco. A tarda ora della notte si è avuto un allarme improvviso: sui pannelli della cabina di comando dell'Apollo 15 e sugli schermi del centro di controllo di Houston si erano accese due spie luminose indicanti l'esistenza di un corto circuito nel sistema di controllo delle valvole che alimenta di carburante il motore principale del modulo di servizio. Il buon funzionamento di questo sistema è indispensabile al momento dell'arrivo del treno spaziale nel punto di inserimento su un'orbita lunare e quindi è importante per la missione lunare stessa e per il ritorno dei tre astronauti verso la Terra. Al centro di Houston si è cercato subito di individuare il punto esatto in cui si era prodotto il corto circuito: alle due è stato accertato che si è trattato d'un guasto localizzato ad un interruttore difettoso. La Nasa autorizzava quindi gli astronauti a proseguire la loro missione come previsto, con l'atterraggio sulla Luna. Per alcune ore, comunque, si è avuto paura. Il portavoce del centro di controllo aveva parlato esplicitamente della probabilità di dover annullare la missione lunare (se il guasto avesse riguardato direttamente le valvole d'immissione di carburante) lasciando che il treno spaziale, non sottoposto a correzioni di rotta, facesse il giro della Luna e tornasse poi a Terra lungo la rotta cosiddetta di sicurezza. Come tutte le partenze, anche questa è stata laboriosa. Scott, Irwin e Worden si sono alzati all'alba (le 4,19 locali, le 10,19 ora italiana) dopo un lungo sonno. Una breve visita medica, l'abituale sostanziosa colazione a base di uova e bistecca, la cerimonia della vestizione, e alle 7,05 l'ingresso nell'Apollo. Intorno a Capo Kennedy una folla enorme, la più numerosa dalla conquista della Luna due anni fa, un milione di persone, si stava svegliando « Buona fortuna » hanno gridato i 500 tecnici e i familiari ai tre astronauti, tra strette di mano e scambi di battute. Alle 9,34 (le 15,34 in Italia) l'Apollo 15 è salito nel cielo con cronometrica puntualità Il gigantesco razzo Saturno 5 la cui spinta era stata aumentata di 10 mila chili circa, a causa dell'accresciuto peso della cabina e del modulo, l'ha inserito in orbita nel giro di 12 minuti. « Bel lavoro, ragazzi » ha gridato Scott « un lancio perfetto ». Dalla tribuna d'onore di Capo Kennedy si sono levati applausi frago rosi: c'erano, tra gli altri, nove senatori e deputati, e il sarto italiano Pucci, che ha disegnato l'emblema dell'Apollo. Il presidente Nixon, che poco prima aveva parlato al telefono coi tre astronauti, ha seguito tutto alla televisione. Coi suoi 2500 chili complessivi in più, il vascello spaziale ha seguito un'orbita terrestre più bassa del solito, 145 chilometri anziché 162. Alle 12,30 (le 18,30 ora italiana) esso ha incominciato il lungo balzo verso la Luna. Più tardi, il modulo s'è staccato dall'involucro protettivo del Saturno, e la cabina, con un giro su se stessa, vi s'è unita. L'Apollo 14 aveva dovuto tentare sei volte questa operazione per un difetto dei ganci, rimasto senza spiegazione per Shepard, Mitchell e Roosa. « Tutto a posto » ha annunciato Scott « tra un po' dormiremo ». Il direttore del lancio, Walter Kapryan, ha definito la partenza « la più tranquilla e sicura della storia di Capo Krthmd Kennedy ». « Ieri sera un terribile temporale ha minacciato sia il razzo che l'Apollo n ha detto. « Fortunatamente, non sono caduti fulmini. Stamane, le condizioni atmosferiche erano soddisfacenti ». Il dottor Charles Bevry ha fornito notizie sui tre astronauti: « Stanno benissimo, sono di ottimo umore, hanno reagito ottimamente al lancio ». Il medico ha aggiunto: « Formano uno dei nostri migliori equipaggi. Ancora ieri, hanno voluto esercitarsi alla guida dell'auto lunare ». David Scott, James .Irwin e Alfred Worden considerano la loro missione « dal punto di vista scientifico la più significativa mai compiuta... Un viaggio indietro nel tempo, alla creazione del sistema solare ». Il loro obiettivo è una valle nella Palus Putredinis, tra gli Appennini, alti oltre 4000 metri, e la spaccatura di Hadley Rille, profonda 400. Vi si trovano formazioni na¬ turali, soprattutto crateri, di cinque età diverse, la più antica di 4 miliardi e mezzo d'anni. Ha affermato Rocco Petrone, il direttore del programma, di discendenza italiana: « E' una miniera geologica, coglieremo più frutti di tutti i precedenti Apollo insieme ». Imponente è il complesso di strumenti a disposizione dei tre astronauti. L'automobile elettrica, o Rover, costruita prevalentemente in una speciale lega di alluminio, pesa 250 chili circa, costa 8 milioni di dollari, e porterà gli astronauti fino' a 10" km dal mòdulo, per 35 km in tutto, nelle tre escursioni di sabato, domenica e lunedì prossimi. Scott e Irwin collocheranno sulla suj perficie una « stazione scientifica atomica » che trasmetterà dati per anni, e Worden lancerà un satellite artificiale di 35 chili che farà altrettanto in orbita per 12 mesi. Verranno montate altresì alcune telecamere, una sull'auto, per una completa « copertura » delle esplorazioni e — per la prima volta — della partenza. Nella notte tra venerdì e sabato, all'atterraggio (le 0,15 in Italia) Scott e Irwin non scenderanno subito dal modulo 4 Falcon. Per 90 minuti, essi descriveranno la località agli scienziati del centro di Houston: tra gli scopi della missione, v'è infatti quello di tracciare una mappa particolareggiatissima del 20 per cento della Luna. Gran parte di questo lavoro sarà fatto da Worden, che al ritorno verso la Terra eseguirà poi una « passeggiata » nello spazio di due ore, per prendere alcune telecamere e macchine cinematografiche dall'esterno della cabina. David Scott e James Irwin saranno il settimo e ottavo americano a sbarcare sulla Luna. Se gli investimenti finanziari lo rjermeueranno, nel futuro, grazie alla loro impresa, una stazione permanente potrà essere costruita sul satellite. Esiste tutto quanto necessario, dal Rover allo speciale materiale isolante del modulo. Poco prima della partenza, il presidente Nixon aveva diramato un breve comunicato. Esso dice tra l'altro: « Quella dell'Apollo 15 è la spedizione più ambiziosa mai intrapresa nel cosmo. Essa rispecchia l'irrequieta ricerca del nostro futuro, l'irresistibile impulso dello spirito umano a scoprire non solo dove siamo diretti ma donde veniamo... Speriamo di capire qualcosa in più di Dio e dell'umanità... Il mio augurio all'equipaggio dell'Apollo 15 e a tutti gli uomini è: andate con Dio ». La direzione di Capo Kennedy ha rammentato le parole di Armstrong al primo sbarco: « Un passo piccolo per un uomo, un balzo gigantesco per l'umanità ». Ennio Caretto (A pag. 12: La Luna ha ancora molti misteri, di Bruno Ghibaudi. Altri servizi e informazioni sull'impresa dell'Apollo). lllllllililllMllliliiiinilllllllllliiiliillililiiiiiiii Cape Kennedy. L'equipaggio dell'Apollo 15 mentre si avvia alla rampa di lancio (Telcfoto Ap)

Luoghi citati: Houston, Italia, New York, Scott