Martedì a Viareggio si decide la squadra per gli "europei"

Martedì a Viareggio si decide la squadra per gli "europei" L'atletica inizia il periodo più delicato dell'anno Martedì a Viareggio si decide la squadra per gli "europei" Quanti saliranno sul «charter» per Helsinki? - Le contrastanti indicazioni del meeting di Verona, dove il risultato più confortante è venuto dal pubblico: 25 mila spettatori, contro i 22 mila per l'Aida all'Arena (Dal nostro inviato speciale) Verona, 22 luglio. La città riprende fiato dopo la confusione massima di ieri sera, crediamo un record assoluto. 1 venticinquemila veronesi, di città e dintorni, presenti allo stadio per la riunione di atletica si sono riversati in centro (qualcosa bisognava pur mangiare, dopo essere stati allo stadio dalle 7 e mezzo sin quasi all'una) mezz'ora prima che uscissero ì ventiduemila dall'Arena, dove avevano assistito al « bis ii dell'Aida. Lo sport, che aveva vinto la battaglia del pubblico con l'opera lìrica, ha finito per soccombere sul piano del folclore. Specie le signore, arrivate dal Bentegodi in maglietta e pantaloni, hanno perso nettamente la battaglia dell'eleganza con le tifose dell'opera. La baraonda è finita alle 3 di mattina, con la chiusura dei ristoranti e stamane — con la riapertura delle strade bloccate al traffico attorno all'Arena— a Verona si torna a vivere normalmente. Gli atleti di tutte le nazioni che hanno dato vita alla manifestazione di ieri sera hanno lasciato la città; per gli italiani la tregua sarà breve in quanto Il ritrovo è fissato per sabato a Viareggio dove, domenica e lunedi, avrà luogo la sfida con Spagna e Grecia, ultima tappa della preparazione in vista degli « europei ii che si svolgeranno ad Helsinki dal 10 al 15 agosto. Martedì mattina, concluso il « triangolare ii (contestazione permettendo: è giunta notizia che estremisti vorrebbero impedire la manifestazione che vede in campo rappresentanti della Grecia dei colonnelli e della Spagna), i responsabili tecnici della nostra atletica si riuniranno per compilare una lista di nomi che verrà sottoposta per l'approvazione al Consiglio federale, riunito anch'esso a Viareggio. In serata si avrà l'annuncio dello schieramento per Helsinki e speriamo non abbia code di qualificazioni e ulteriori sfiareggi con atleti in ballottaggio. Fossimo ul posto dei responsabili della Fidai, lo ripetiamo, formeremmo una squadra limitata agli elementi in grado di ben figurare ed ai giovanissimi meritevoli di incoraggiamento: una trentina di atleti in tutto o poco più, fra ragazzi e ragazze. Il viaggio e la permanenza ad Helsinki non ammontano a cifre proibitive, è vero, ma eventuali « risparmi ii potrebbero essere utilizzati per favorire successive partecipazioni ai maggiori meetings nelle varie città d'Europa. Se si fanno eccezioni, da trenta selezionati si può arrivare anche al doppio; ci auguriamo di no, non è bello vedere atleti in maglia azzurra staccatissimi nelle corse o in coda nei concorsi in una competizione del valore di un campionato continentale. Oliosi e Guerini nei 100, Mennea ed Abeti nei 200 (più una riserva per la staffetta veloce/. Liani sui 110 ostacoli. Fiasconuro e Puosi sui 400, Ballati sui 400 ostacoli /più Cenerino ed altri due per arrivare alla 4 x 400), Del Buono. Ardizzone, Fìnelli (?). Cindolo ed Arese nel mezzofondo, Simeon e Vecchiato nei lanci, Azzaro. Dionisi e Gentile nei salti, un solo maratoneta (Manetta, e non importa che ci siu equilibrio, piuttosto che allargare la rosa sarebbe meglio mandarne nessuno). Vi.-.ini e Pamich (se Abdon vorrà, se lo merita) nella marcia: questa la squadra maschile; in campo femminile c'è meno da fativare: Ongar negli ostacoli. Molinari nello sprint. Covoni (per la guru che vorrà fare). Ramello e Boniolo nel mezzofondo. Simeoni e Massenz nel salto in alto. Il resto a casa, alla televisione. I campionati d'Europa sono una cosa seria. Martedì sapremo quuli criteri avrà usato la Fidai. Il compito del presidente Nebiolo e dei tecnici non è facile: ci sono simpatie, ci sono atleti che meritano la soddisfazione sul piano dell'impegno se non per i risultati raggiunti (l'aver ottenuto il « minimo ti è molto ma non tutto, specie se si è trattato di un vjialoit isolato), ci sono infine le scsrbsiantvO scelte... geografiche, ereditate dal calcio. L'importante è che non si confondano i campionati d'Europa con i viaggi premio: le brutte figure, le umiliazioni, pesano su un atleta più che non il dispiacere per essere rimasto a casa. Con questo, selezione ridotta non vuol dire « selezione vincente ii. Ai campionati d'Europa del '69 ad Atene la nostra atletica vinse una sola medaglia con Eddy Ottoz; stavolta può conquistarne due (Arese e Fiasconaro). ma anche nessuna. Sin da ora non bisogna ragionare in termine di successi: in un'atletica mondiale che avanza, il piazzamento in una finale europea è già un grosso successo. Proprio per questo non si può arrischiare una squadra molto folta; chi giudica da lontano fa molto in fretta a fare un rapporto tra il numero dei partecipanti ed i presenti nelle finali. Bruno Perucca i. Sergio Liani, 13"9 sui 110 ostacoli mercoledì sera a Verona, dietro Davenport c Babb, rimane una delle migliori «carte» dell'atletica azzurra ad Helsinki (Foto Giuliani)