Un "ministero della carità" in Vaticano per l'assistenza

Un "ministero della carità" in Vaticano per l'assistenza Si chiamerà "cor unum,, (un solo cuore) Un "ministero della carità" in Vaticano per l'assistenza Polemiche in alcuni paesi dove le organizzazioni religiose risultano più efficienti e attive nelle opere assistenziali - Secondo il settimanale tedesco « Publik » è un « nuovo tentativo della curia romana di mettere le mani sulle opere degli episcopati locali» (Dal nostro corrispondente) | L'Città del Vaticano, 22 luglio. I deNasce in Vaticano un « mi-1 zionistero della carità »: il Pa¬ pa, con una lettera resa pubblica stamane, ha affidato al cardinale segretario di Stato, Villot, il compito di organizzarlo « al più presto » e di presiederlo. Il termine di « ministero » in realtà corrisponde relativamente alle caratteristiche del nuovo orga- derasoginofonch) 11nismo, definito ufficialmente I lo« Consiglio pontificio » con il nome di cor unum (in italiano, «un solo cuore»). Noni potrà, infatti, disporre di una autorità, configurata giuridicamente, analoga a quella degli altri dicasteri della Santa Sede. Tale tuttavia si tende a considerarlo polemicamente in alcuni paesi dove gli episcopati risultano più efficienti ed attivi nel settore della carità. Il settimanale cattolico tedesco Publik, per esempio, si è fatto portavoce delle resistenze più decise alla nascita del nuovo organismo già preannunciato dallo stesso Pontefice lo scorso 30 giugno. Dopo aver segnalato la minaccia che ne deriverebbe per l'indipendenza dell'organizzazione assistenziale tedesca, il periodico definisce le misure prese da Paolo VI « «n nuovo tentativo della curia romana, e .specialmente della segreteria di Stato, di mettere le mani sulle opere nate per iniziativa degli episcopati locali o nazionali ». Publik lancia quindi un avvertimento: « Le azioni caritative nazionali morirebbero rapidamente: infatti nessuna comunità cattolica di qualsiasi Paese sarebbe d'accordo, dopo dodici anni di autonomia, di orientarsi improvvisamente verso Roma nell'aiuto per lo sviluppo e per le catastrofi. Le offerte diminuirebbero notevolmente, centralizzando a Roma tutte le iniziative nazionali, l'aiuto caritativo risulterebbe strettamente subordinato alla "politica di Chiesa " in una misura incompatibile con gli scopi riconosciuti dell'aiuto al Terzo Mondo ». Paolo VI, prevedendo evidentemente simili reazioni, ha evitato di imporre con un documento solenne un organismo che costringa d'autorità i responsabili delle iniziative assistenziali nazionali a cedere il timone alla Santa Sede. Ha preferito la forma di una lettera al segretario di Stato, invitandolo a creare il Consiglio, i cui scopi dovranno essere soprattutto di coordinamento, « nel rispetto dei diritti e del modo di agire » dei singoli organismi. Il Consiglio cor unum dovrà, nelle intenzioni del Pontefice, « cercare di coordinare le energie e le ini- j ziative di tutti gli organismi cattolici, anzi di tutto il popolo di Dio. con opportuno scambio di informazioni e \ nello sviluppo crescente dello spirito di cooperazione, in modo che, senza interruzione ed in maniera organica, sia favorito il progresso umano integrale, attraverso una sempre più razionale utilizzazio- Ine dei mezzi adatti per con seguirlo ». Attualmente in ogni Paese occidentale esistono uno o più enti cattolici impegnati negli aiuti al Terzo Mondo e alle vittime di catastrofi naturali. Le più note e più ricche sono la Misereor tedesca, l'organizzazione episcopale statunitense, il Secour catholique francese, la Caritas svizzera. In diverse nazioni il governo interviene in misura cospicua ad integrare le somme raccolte tra i fedeli. Ciò a volte può condizionare i programmi degli aiuti cattolici e nello stesso tempo incoraggiare gli interessati a guardare con sospetto un'assistenza che giunge con una etichetta nazionale, anche se promossa da enti religiosi. Alla vicepresidenza dell'organismo è stato chiamato l'attuale vicepresidente del Consilium de luicis, il vescovo spagnolo Torrella Cascante. La sede del Consiglio sarà nel Palazzo apostolico vaticano, dove la prima riunione è prevista per il prossimo autunno, f, p.

Persone citate: Paolo Vi, Torrella Cascante, Villot

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Roma