I tedeschi ci amano ancora?

I tedeschi ci amano ancora? Tavola rotonda de "La Stampa,^sulle difficoltà del turismo in Italia I tedeschi ci amano ancora? Ogni anno diminuiscono del 5^o (dal 1966 trentamila turisti perduti) - Tuttavia rimangono numerosi: su molti tratti di spiaggia non si sente che la lingua germanica - L'impegno di Regione e Comuni per il mare inquinato e i rumori -1 suggerimenti di due giornalisti tedeschi in Italia Le polemiche sulla misura del ristagno turistico in Italia, con accenti di interesse particolare per la Riviera ligure, hanno suggerito a La Stampa l'iniziativa di raccogliere a colloquio responsabili pubblici e critici stranieri, per far seguire alle denunce generiche una migliore conoscenza del fenomeno e delle sue cause. Abbiamo invitato a Genova, per uno scambio di idee: il presidente della Giunta Regionale della Liguria Gianni Dagnino; l'assessore regionale al turismo Luigi Casassa; i sindaci: di Sanremo, Piero Parise; di Alassio, Traiano Testa; di S. Margherita, Raffaele Bottino; il presidente dell'Ept di Savona, Giovanni Bono; i corrispondenti in Italia di due giornali tedeschi che avevano preso parte al dibattito internazionale sul turismo in Liguria: Veit Molter (Abend Zeitung di Monaco); Friedrich Lampe fMannheimer Morgen e Radio Stoccarda/1. Per La Stampa c intervenuto Mario Fazio. Alla frusta LA STAMPA — Il turismo rappresenta per la Regione ligure ima vera e propria industria: più di 270 mila posti-letto, quasi due milioni e mezzo di arrivi dalle altre regioni italiane e dall'estero, da 250 a 300 miliardi di « fatturato ». Dal 1966, anno di massima espansione il turismo straniero è in continuo declino, con forti differenze a favore delle località che hanno meglio conservato i valori naturali e originali. Lo scorso anno nella provincia di Savona, seconda in Italia per turismo balneare dopo quella di Forlì, gli arrivi dalla Germania sono stati 69.270 contro gli 88.461 del 1966 (941 mila 317 presenze contro 1.128.220). Come reagire, con quali politiche regionali? Come correggere le deformazioni evidenti nella struttura delle cittadine costiere, offrendo condizioni ambientali più adatte al turismo moderno che sta evolvendo verso forme nuove di « naturalismo »? Che fare per ottenere il mare pulito? Presidente Dagnino — Ringrazio a mia volta La Stampa. Questa iniziativa e di grande valore civile perché fa seguire all'informazione giornalistica l'incontro diretto fra responsabili pubblici. I cittadini, cosi, non ricevono soltanto denunce e allarmi: possono sentire da tutti noi, attraverso un giornale, quali sono le reali possibilità di azione per porre rimedio ai mali ormai noti. In questo caso si tratta dei mali del turismo nella nostra Regione. Io ritengo che le campagne di stampa siano state benefiche. Le denunce che abbiamo letto a proposito dell'inquinamento del mare sono arrivate come un pungolo: ci hanno svegliato, direi che ci hanno messo alla frusta, invitandoci a fare qualcosa, subito. Grazie alle denunce la Riviera ligure potrà avere il mare pulito con anticipo di alcuni anni rispetto a regioni mediterranee concorrenti che mascherano il loro inquinamento. Alludo alla Spagna e alla Grecia: fra qualche anno saranno nei guai. Che fare intanto per il rilancio del turismo straniero in Liguria? La Regione non ha ancora raggiunto la pienezza dei poteri; non ha una finanza propria. Proprio sulle pagine de La Stampa se ne è discusso con l'intervento del presidente del consiglio, Colombo. Ma nell'attesa di poteri reali in materia di turismo, urbanistica, lavori pubblici di interesse regionale, noi possiamo fare qualcosa: coordinare l'azione dei comuni contro l'inquinamento del mare, promuovere studi per la difesa e il restauro degli arenili, avviare il piano per l'uso del territorio. Ci stiamo muovendo per i parchi regionali, per impianti sportivi e piscine al servizio di più comuni riuniti in comprensori. Credo che ritorneremo su questi temi nel corso della discussione. LA STAMPA — Negli ultimi quattro anni gli arrivi dei turisti dalla Germania 1 erano diminuiti del 21 per cento nelle province liguri più frequentate. Nella ricerca delle motivazioni si è dato gran peso alla campagna fatta in Germania dai giornali favorevoli ad altri Paesi mediterranei concorrenti. Sentiamo i colleghi tedeschi. | I | '0i j