Napoli: si cercano gli sparatori contro l'avvocato del Festival

Napoli: si cercano gli sparatori contro l'avvocato del Festival Un altr0 incidente ha agitato n mondo della canzone Napoli: si cercano gli sparatori contro l'avvocato del Festival Forse i colpi erano a salve - Una conferenza-stampa degli organizzatori della manifestazione l i o , o o i l (Dal nostro corrispondente) Napoli, 21 luglio. (a. I.) Gli ambienti teatrali, e quelli della canzone napoletana, sono stati messi a rumore dall'attentato subito questa notte, verso le 2, da un noto penalista napoletano, l'avvocato Angelo Cerbcne. Da un'automobile sono stati esplosi contro il professionista otto colpi di pistola, andati a vuoto. Nella sparatoria, viene ravvisata una forma'di vendetta, uno squallido e assurdo codicillo di violenza alle polemiche sul Festival della canzone napoletana. Il Cerbone è il legale degli esclusi dalla manifestazione canora, cioè di colerò che, con un dettagliato esposto alla magistratura, bloccarono l'esecuzione del Festival. L'avvocato Cerbone (che tra l'altro è il difensore di Alfredo Maisto, il «boss» della malavita di Giugliano, arrestato a Civitavecchia venti giorni or sono, dopo un lungo periodo di latitanza) era rimasto nel suo studio di via Santa Lucia dalle 16 all'I .30 con Renato Forlani, Vincenzo De Crescenzo, Pelligieri, Gennaro Amato, Pasquale Gallifuoco e Gianni Aterrano, au-1 tori esclusi dal Festival. Dalle 23.20 all'1.20 si sono succedute strane telefonate anonime, nelle quali si chiedeva se il legale era ancora in casa. Precedentemente gli era stato fissato un appuntamento presso un locale del centro, con persona « da nominarsi». All'I .30, con i collaboratori del suo studio, avvocato Raffaele Leone e dottor Vittorio Giannattasio, l'avvocato Cerbone è sceso in strada, proseguendo la conversazione davanti al bar Calone, locale che appartiene al padre d: Massimo Ranieri, a pochi passi dal portone di casa sua, dinanzi al quale era fermo il custode del fabbricato, Antonio Conte. E' stato a questo punto che da via Clima — una traversa di via Santa Lucia — è sbucata una «Fiat 1100» di color chiaro, con quattro individui a bordo. L'auto, che evidentemente era in attesa da parec chio tempo, è giunta a piena velocità all'altezza del gruppetto; poi ha rallentato di I colpo e uno dei quattro scoi nosciuti ( quello seduto ac! canto al guidatore), ha spor to il braccio armato di pisto1 la dal finestrino e per ben otto volte ha premuto il grillet to puntando l'arma contro i nove uomini. Il legale si è buttato per terra per sfuggire ai colpi, gli altri si sono riparati dietro auto in sosta. Subito dopo la macchina ha imboccato via Chiata'mone, dileguandosi. Nel frattempo, il Cerbone aveva avuto modo di rilevare i primi quattro numeri di targa, che specificava nella denuncia presentata subito dopo in questura. Quando alcune pattuglie della «Volante» giungevano sul posto per le prime indagini, non trovavano bossoli sul selciato. E' probabile che siano stati fatti sparire. Qualcuno afferma che l'arma era una semplice scacciacani usata solo per in¬ ttpcddaCrsapAnltgvb timidire. Le indagini in atto tendono a chiarire questo punto. Che però l'episodio sia connesso al Festival è fuori di dubbio. Il Festival venne sospeso dalla magistratura in seguito all'esposto presentato dal Cerbone per conto degli autori esclusi, che dicevano di essere stati bocciati in seguito a pressioni ricevute dal gruppo che giudicava le canzoni. A mezzogiorno, si è tenuta una conferenza stampa presso l'Ente della canzone napoletana, indetta dal comitato organizzatore del Festival. L'avvocato Mammalella, per conto degli organizzatori del Festival, ha sottolineato che questi non intendono controbattere alle affermazioni degli «esclusi», poiché è in corso un procedimento della magistratura. L'avvocato Marti- malella ha precisato che qua- lora gli organizzatori doves-sero essere citati per il risar- cimento dei danni, iniziereb-bero un'azione nei confronti della Rai.

Luoghi citati: Civitavecchia, Napoli