II direttore di banca rapinato tre volte "In quei momenti si pensa alla famiglia,,

II direttore di banca rapinato tre volte "In quei momenti si pensa alla famiglia,, Lunedì a Condove ancora a faccia a faccia con la morte II direttore di banca rapinato tre volte "In quei momenti si pensa alla famiglia,, « Subire tre rapine è una esperienza sconvolgente » - Cinque anni fa ad Alpignano fu per due volte vittima della banda Cavaliere- - « Ne abbiamo già fatto fuori uno » gli gridò il capo - Poco prima aveva ucciso il dott. Gaiottino nella banca di Ciriè - « Anche i rapinatori di ieri erano pronti a sparare » - La moglie del direttore: « Per me è un incubo » ii Quando me li sono visti davanti con le rivoltelle, mi sono detto: "Mio Dio, fa che si sbrighino, che non succeda nulla ". Ma è stato un pensiero rapido, poi mi sono sentito privo d'energie, un automa; La paura viene dopo. Si rivivono gli attimi del dramma, si ricordano tutti i particolari. E vengono in mente i familiari e quello che sarebbe potuto capitare per un gesto inconsulto. Un incubo, mi creda, un incubo ». A ventiquattr'ore di distanza dalla rapina all'agenzia della Cassa di Risparmio di Condove (bottino, 4 milioni), il direttore rag. Italo Lemmi non si è ancora ripreso. Ha 43 anni, sposato e padre di una bimba, abita ad Alpignano. Lavora in banca dal 1953. « E' un'occupazione che mi ap- passiona, ma subire tre rapine e un'esperienza sconvolgente ». Le altre due sono avvenute cinque anni fa ad Alpignano, 1 banditi erano Cavaliere, Rovoletto e Notarnicola. I ricordi sono vivi, non si cancelleranno più. Quella mattina del 15 novembre '66 11 paese era avvolto dalla nebbia. All'improv-viso si è spalancata la porta, 1 tresono entrati. Dice Italo Lemmi:(i Vedo ancora il Rovoletto, tarchiato e tracotante. Impugnava un mitra a canna mozza, puntato verso il soffitto. Io l'ho guardato e lui: " Voltati dall'altra parte ". Cavallero dirigeva le operazioni, piazzato in mezzo alla stanza. Ci hanno fatto metterea terra, le braccia alzate. Poi ilterzo. Notarnicola, con un balzo ha scavalcato il bancone, ha arraffato denaro ». Una donna si è messa a piangere e il Cavallero: « Non le faci ciamo del male, vogliamo solo i soldini ii. Un accento piemontese che il Lemmi non si è dimenticato più. « Ad un certo punto le braccia mi hanno fatto male, ho chiesto che me le lasciassero distendere sul bancone, me lo hanno concesso. Quella prima volta ci hanno trattato con i guantiSe ne sono andati con quattro milioni. Ma al momento d'uscire al Cavallaro e caduta la sciarpa e ho visto quel suo naso aquilino e il volto che sembrava un ghigno ». La rapina è durata meno di due minuti. I banditi si sono dileguati nella nebbia. Due mesi dopo sono tornati. Erano nervosi, frasi smozzicate, le armi che tremavano in mano. Ricorda il Lemmi: « Hanno gridato: "Siamo di nuovo qui. Niente scherzi, ne abbiamo già fatto fuori uno", e spingevano due ostaggi presi a Ciriè poco prima dove avevano assassinato il dottor Gaiottino. Un uomo e una donna. Lui semisvenuto sul pavimento, lei che urlava e si dimenava. Rovoletto e Notarnicola avevano gli stessi abiti dell'altra volta. Cavallero indossava un soprabito color cammello. Hanno rubato tre milioni, sono stati an- cara più veloci, un minuto e- 40 secondi » Due esperienze terribili e martedi scorso la terza rapina. Dice il rag. Lemmi: « Avevano assalito da poco la succursale di Alpignano, temevamo che sarebbe capitato anche a noi. Sono entrati in due, tranquilli come clienti. Solo dopo aver varcato la so I pila si sono nascosti il volto con ao, n ra, o o r o o il collo del maglione blu. Uno e balzato al di là del bancone n. Continua: « Ha preso soldi dal "tcsoretto", poi ci ha spìnti in un angolo e ha puntato la pistola al cassiere intimandogli: "Alla cassaforte" ». Il cassiere, Andrea Quaglia di 133 anni racconterà al direttore che il bandito gli gridava con ' accento meridionale: « Svelto. j svelto o t'ammazzo, capito?» e| j aveva spostato il carrello dell'ar- 1 | ma pronto a far fuoco. Poi la i fuga. Domandiamo al rag. Lemmi: « Lei ha visto all'opera due ban, de a distanza di cinque anni, quaI li differenze ci sono tra i metodi 1 di Cavallero e quelli dei rapinatori di martedì? ». « Cavallero faceva azioni da " commando " molto rapide. L'ho detto, le sue rapine ad Alpignano sono state fulminee. Qui a Condove i banditi hanno agito con più calma, forse con maggior sicurezza. Hanno impiegato cinque minuti, erano pronti a sparare. Evidentemente sapevano che avrebbero avuto il tempo di allon-. tonarsi. Mi sono sembrati esperti, forse hanno già fatto altri colpi ii. « Secondo lei, quali rimedi possono essere adottati per frenare quest'ondata di delinquenza? ». « Forse il sistema di mettere una guardia davanti alle banche, non solo nelle città, era efficace. Bisognerebbe riprovare. E poi la si dovrebbe smettere con le amnistie e i condoni. Occorrerebbero sanzioni più severe, e anche una maggior collaborazione da parte dei cittadini. Capita a volte che qualcuno si accorga che è In corso una rapina. Eppure nessuno sì muove, se avvertisse subito i carabinieri qualche colpo potrebbe essere sventato ii. Il discorso ritorna su Cavallero. Come lo giudica Italo Lemmi? « Sovente penso a hit. Credo che sia un uomo intelligente. Sarebbe riuscilo bene, se avesse agito onestamente, invece... Per lorluna lo hanno fermato. Quell'individuo è una belva. Sarebbe stato capace di insanguinare il paese per portare a termine le sue imprese. Purtroppo però il male non e stato estirpato, altri seguono le sue orme. Troppi ». Si passa nervosamente la mano tra 1 capelli, ha la fronte Imperlata dì sudore. Dice: « Oggi per la prima volta mi sono assentato dal lavoro, ma l'emozione è stata troppo violenta ii. E la moglie: « Anche per noi che rimaniamo a casa, è un in- ' cubo continuo. Ogni volta che sento squillare il telefono penso che mi annuncino una disgrazia. Il lavoro In banca e diventato troppo pericoloso ii. ecsd6mcGldi e con proiettili — è stato scar- cerato ieri sera. Con lui ha la- sato le « Nuove n anche il guar- diano dell'azienda Luigi Ercole, 69 anni, accusato di custodire materiale bellico. Il sostituto procuratore della Repubblica dott. Giordano ha accolto l'istanza di libertà provvisoria presentata dal difensore avv. Dal Piaz. Il Brezza — sostiene l'avv. Dal Piaz — è incensurato, non ci pub essere alcun sospetto di organiz zazioni criminali o politiche. Non è Iscritto ad alcun partito. « Per che aveva armi da guerra?». «Nel- la zona ci fu un viavai di militari e partigiani, — si è giustificato l'industriale — fin da ragazzo ho scavato attorno alla fabbrica di mio padre, ho trovato le armi e le ho rimesse in ordine per la mia passione ». Nella domanda di scarcerazione il difensore ha fatto presente al magistrato anche le difficoltà cui sarebbe andata incontro l'azienda. Delle accuse si riparlerà al processo. Per ora, non essendo ritenuto un elemento pericoloso, anche se si tratta di un collezionista un po' particolare, il Brezza è tornato libero. e n o . l n : i e Il ragionier Lemmi subito dopo la rapina di Condove: è la terza esperienza

Luoghi citati: Alpignano, Ciriè, Condove