Mills accusa la Casa Bianca di "rovinare,, l'economia Usa

Mills accusa la Casa Bianca di "rovinare,, l'economia Usa Sollecitata una politica dei redditi Mills accusa la Casa Bianca di "rovinare,, l'economia Usa Monito a Connally: « Diventerà il capro espiatorio degli errori di Nixon » - Il senatore democratico prevede un deficit di 30 miliardi di dollari nel bilancio dello Stato, il maggiore della storia americana (Dal nostro corrispondente) New York, 19 luglio. Alla vigilia di un'importante riunione economica del governo, il leader della commissione Finanze del Senato, Wilburn Mills, ha attaccato il presidente Nixon e il ministro del Tesoro Connally. Ha accusato il primo di «rovinare» l'economia e ammonito il secondo che diverrà «il caprio espiatorio degli errori della Casa Bianca». Mills, che parlava alla televisione, ha pronosticato un deficit di 30 miliardi di dollari per l'attuale bilancio dello Stato, il maggiore della storia americana. Secondo il senatore democratico, soltanto la sollecita adozione di una politica di controllo dei redditi e dei prezzi, la stabilizzazione del credito e la sostituzione a esso di stimoli fiscali consentiranno una ripresa. «Checché ne dica il governo — ha sostenuto — siamo ancora in piena recessione ed inflazione. Nonostante le sue responsabilità, l'Amministrazione insiste con sistemi superati. La invito a riesaminare la sua strategia prima che la situazione si aggravi. Domani potrebbe essere troppo tardi». L'attacco di Mills è stato confutato dal governo. Un membro del consiglio economico del presidente Nixon, Herbert Stein, scrive oggi sulla «Washington Post» che «l'economia americana è viva e vegeta, e si sta riprendendo dalla malattia del 1969». A suo parere, « la convalescenza non è ancora terminata, ma i progressi sono notevoli». Stein nota anche che il tasso d'inflazione è sceso al 4,2 per cento, il livello più. basso dell'ultima triennio, inferiore a quello della maggioranza degli altri paesi industrializzati, e che il reddito prò capite è salito del 6,6 per cento. Su un solo punto Mills e Stein sembrano d'accordo: la necessità di risolvere al più presto le controversie sindacali. Oltre un milione di operai americani sono in sciopero: nei telefoni, nelle miniere, nelle ferrovie (con astensioni « selezionate » dal lavoro), nei telegrafi, nell'industria del rame e in alcuni porti della costa occidentale. Lo sciopero dei telefoni è a oltranza, e alla fine del mese potrebbe avere gravi ripercussioni anche su altri settori. Si teme anche uno sciopero generale delle ferrovie. Un unico compromesso è stato finora elaborato, alla Magma, una società per l'estrazione e la lavorazione del rame, con 3 mila dipendenti. I Se fosse imitato in tutta l'in-1 dustria. le difficoltà dell'eco-1 nomia si accentuerebbero. Il | compromesso prevede infatti 1 un aumento salariale del 92 per cento, uno delle pensioni del 56 per cento e — a partire dal prossimo maggio — lina clausola «perpetua» per cui, ad ogni scattto del costo delta vita, corrisponderà un aumento dei salari. e. c.

Luoghi citati: New York, Usa