I fedayn (abbandonati dai paesi arabi) sono chiusi senza scampo in una vallata

I fedayn (abbandonati dai paesi arabi) sono chiusi senza scampo in una vallata Si è conclusa la massiccia offensiva delle truppe di re Hussein I fedayn (abbandonati dai paesi arabi) sono chiusi senza scampo in una vallata Le nuove posizioni, « concordate » con la mediazione siriana, sono sotto la costante sorveglianza dell'esercito - Amman controllerà anche eventuali attacchi ad Israele - I guerriglieri annunciano d'aver fatto saltare in aria un quadrigetto israeliano; Tel Aviv smentisce Amman, 17 luglio. L'offensiva delle truppe giordane contro i guerriglieri palestinesi si è conclusa con un successo. Dopo quattro giorni di scontri sanguinosi, i «fedayn» sono stati costretti ad abbandonare tutte le loro posizioni intorno a Jerash ed a ripiegare in una zona isolata della valle del Giordano, dove sono praticamente circondati dalle truppe governative, ed hanno pochissime possibilità di movimento. I «fedayn», che affermano di essere stati abbandonati da tutti i Paesi arabi, hanno dato l'annuncio del ripiegamento. Nel loro comunicato sostengono che le nuove basi che occupano sono state concordate con Amman, grazie alla mediazione siriana. L'amarezza dei palestinesi è evidente in vari comunicati, dove non mancano accenni polemici, chiari, anche se non espliciti, contro gli altri Paesi arabi. «Tutti i regimi arabi debbono sapere — afferma un comunicato — che la responsabilità per il sangue versato a Jerash non ricadrà solo sui mercenari giordani. Il silenzio e le cosiddette "inchieste" non sono altro che complicità». In futuro i guerriglieri dovranno far conto solo su se stessi e sulle masse, e dovranno cercare «nuovi alleati, veramente devoti al popolo palestinese». I comunicati diffusi dalle organizzazioni palestinesi sostengono che oggi si combatte ancora, ma non più intorno a Jerash, bensì nella valle del Giordano. Da Amman, invece, osservatori indipendenti sostengono che i combattimenti sono ormai finiti, e che i guerriglieri che si trovano ancora in Giordania sono stati sloggiati dalle posizioni che occupavano finora. Dopo la mediazione tra guerriglieri e giordani, la delegazione siriana si è recata oggi in visita nella zona di Jerash. La delegazione, guidata dal generale Abdel Razak al Drouri, comprende anche alcuni dirìgenti palestinesi. Comitati tripartiti stanno già prendendo misure per soc- correre i «fedayn» feriti e per organizzare il trasferimento dei guerriglieri nelle «zone concordate». Queste zone si trovano in una regione montagnosa parallela al corso del Giordano, cominciando da Salt e finendo una quarantina di chilometri da Ajloun. I palestinesi qui confinati saranno sotto la costante sorveglianza dell'esercito giordano, che controllerà non solo i rifornimenti, ma anche eventuali azioni militari oltre il Giordano. Stasera re Hussein ha criticato i capi dei guerriglieri, affermando che essi non partecipano alla battaglia contro Israele. «Il loro scopo — ha detto il sovrano — è di dividere la Giordania e la sua unità nazionale e di indebolirla costantemente con l'incitamento alla rivolta ». Poi ha aggiunto: « Penso che questa volta abbiamo finito con gli incidenti con i fedayn ». (Ansa-Afp)

Persone citate: Abdel Razak

Luoghi citati: Amman, Giordania, Israele, Tel Aviv