Rotondi è deceduto per cause naturali (ma i medici hanno deciso altri esami)

Rotondi è deceduto per cause naturali (ma i medici hanno deciso altri esami) Questi i risultati dell'autopsia sul tassista milanese Rotondi è deceduto per cause naturali (ma i medici hanno deciso altri esami) Il decesso causato da « un episodio broncopolmonare con collasso cardiocircolatorio intervenuti in un soggetto cirrotico » - Sarà ancora eseguita la prova istologica per scoprire eventuali intossicazioni - La moglie sviene al riconoscimento della salma - Domani i funerali (Dal nostro corrispondente) Milano, 17 luglio. Cornelio Rolandi il « superteste » della strage di piazza Fontana è deceduto per cause naturali. Queste le conclusioni annunciate stamane al termine dell'autopsia dai professori Romeo Pozzato e Antonio Ritucci dell'istituto di Medicina legale dell'Università. I periti si sono riservati comunque 45 giorni di tempo per far pervenire le loro conclusioni al magistrato. Il riconoscimento della salma, avvenuto all'obitorio di via Francesco Sforza, è stato drammatico. La moglie del tassista, Teresa Benigno, al momento di entrare nella camera mortuaria è stata colta da malore e ha dovuto essere soccorsa immediatamente dal figlio Luigi di 19 anni e dai numerosi parenti che l'accompagnavano. La donna, che appariva molto provata dal dolore, è giunta all'Istituto medico-legale poco dopo le 8. Indossava una gonna nera e una camicetta viola, gli occhi arrossati erano nascosti da un grosso paio di occhiali neri. Poiché la donna si è sentita male, il doloroso compito è stato allora assolto dal fra- tello dello scomparso, Carlo, di 52 anni, e dallo stesso figlio del Rolandi. Gli altri congiunti (una sorella, i cognati e un nipote) hanno atteso all'esterno restando vicino alla vedova. L'autopsia s'è iniziata alle 9 circa ed è durata quasi due ore. Al termine i periti si sono intrattenuti con il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Acri, che conduce le indagini sul caso. Secondo quanto si è appreso più tardi, Cornelio Rolandi sarebbe morto a causa di « un episodio broncopolmonare con conseguente collasso cardiocircolatorio, intervenuti in un soggetto cirrotico ». I professori Pozzato e Ritucci comunque hanno bisogno ancora di un mese e mezzo di tempo che servirà loro per completare gli esami sui campioni di tessuti prelevati: verrà eseguito anche l'esame istologico che potrebbe rilevare un'eventuale intossicazione. Al termine della necroscopia il magistrato ha autorizzato i familiari a prelevare la salma del tassista, che però, in seguito ad alcuni ostacoli burocratici, potrà lasciare l'obitorio soltanto domattina alle 8,30. Lunedì,'si terranno i funerali con partenza da via Copernico 1, a Corsico, dove Rolandi abitava. Ancora una volta i parenti, prima dell'inumazione, dovranno procedere ad un riconoscimento ufficiale che verrà portato a termine ancora dal fratello del defunto. I parenti di Cornelio Rolandi hanno voluto evitare stamane un incontro con i gior nalisti e, dopo le formalità all'istituto di Medicina legale si sono allontanati da una porta secondaria che dà su largo Richini. All'ingresso del l'obitorio Carlo Rolandi, fra tello di Cornelio, visibilmente provato dal dolore, aveva detto poche parole: « Siamo tutti affranti. E' stata una cosa dolorosissima, anche perché imprevista; mio fratello era venuto due giorni fa a casa mia e stava benissimo non potevamo certo immaginare che sarebbe finito così ». Da quanto si è potuto sapere Cornelio Rolandi, già 24 ore prima della morte, aveva avuto un lieve rialzo febbrile, trascurabile in un fisico integro, ma abbastanza grave in un uomo dalla salute mi¬ nata. Il prof. Lichelli, primario dell'ospedale San Carlo, che aveva visitato Rolandi nell'ottobre scorso, ha dichiarato che, nel corso dell'ultima visita, il tassista era in condizioni di salute abbastanza buone. Cornelio Rolandi l'altra notte si era alzato dal letto verso le 3 perché si sentiva poco bene. Recatosi nel bagno, era stramazzato a terra stroncato da un collasso. Così lo aveva trovato pochi minuti dopo la moglie, che era accorsa mpensierita dal protrarsi della sua assenza. g. m.

Luoghi citati: Corsico, Milano