Dopo mezzo secolo di ateismo politico di Lia Wainstein

Dopo mezzo secolo di ateismo politico Dopo mezzo secolo di ateismo politico o e e e i e o Più di cinquantanni dopo \ l'avvento d'un regime ujji- cialmente ateo, la lotta con- Irò la religione in Urss non ha perso nulla della stta atti- \ vita, è anzi diventata più alie- I na da compromessi e sislc- j I malica. Oltre ad aspetti re I pressivi giuridici, quale per e I sempio il processo che verrà | intentato al noto scrittore re- ligioso Aitatoli) Levitin-Kra-1 snov. questa lotta viene com- j battuta anche a livelli scienti-1liei e pedagogici. I risultati | della complessa azione sono illustrati in libri appositi, co-1 ?ne II settarismo e l'epoca at-1 1 tuale di A. Klibanov (Ed. Nauka) e Le cure e gli affari degli atei (una raccolta pubblicata dalla casa editrice del ministero della Difesa. Maskovskij rabocij). Negli Anni Trenta Klibanov e uno studioso che ha già scritto altre opere sull'argomento, tra cui una Storia del settarismo religioso in Russia (1966). In questo suo ultimo studio il me- j desino fenomeno viene esaminato dall'inizio della rivoluzione fino agli Almi Trenta. In quell'epoca, e la cifra già consente d'intuire la diffusione e la complessità del fenomeno in Urss, le sole sètte russe, ad esclusione quindi delle varie sètte protestanti, erano una cinquantina. In quella fase iniziale, in cui ebbero luogo avvenimenti di vasta portata per l'affermazione del regime sovietico, come la costituzione delle Forze armale (1918-19211, un primo, fallito tentativo di collettivizzazione, tosto seguito dalla Nep (nuova politica economica) c la ricostruzione | : j! delle campagne, fase in cui vi fu anche, nel 1921, una care stia terribile, Lenin c i suoi collaboratori si mostrarono molto cauti. La «nebbia religiosa» amia va dispersa con l'aiuto della la parola; il superamento dei pregiudizi religiosi doveva avvenire «senza offendere la sensibilità dei credenti». Nel 1932, in una lettera ufficiale, indirizzata a dei settari, si poteva ancora leggere: «Da parte delle autorità sovieti che non vi può essere perse- sola arma intellettuale, col pensiero, con la stainpa, con dizione alcuna per convincimenti religiosi. Chi interpreta in tale modo singoli interventi si sbaglia del tutto ». Finché rimasero validi tali principi, fu manifestata una cerio tolleranza: gli obiettori di coscienza, per esempio, cui la fede vietava l'uso delle ar- ,Fmi, poterono, invece del servizio militare, lavorare come infermieri nell'esercito. Vi furono casi di vera e propria collaborazione: settari emigrati per sfuggire alle persecuzioni degli zar tornarono in Urss e nell'ambito dell'Orgkomsekl (commissione organizzativa per l'insediamelito dei settari nelle campagne) prestarono la loro opera di esperti agricoltori. Altri ritenevano che i dirigenti sovietici andassero aiutati e ascoltati, in quanto la loro autorità «è stata instaurata e confermata da Dio stesso. Il partito bolscevico-comunista va considerato benedetto da Dio e i suoi membri sono i fedeli servitori di Dio: questa è la verità, amen!» Il clima idilliaco del 1925 fu . definitivamente distrutto dalla collettivizzazione degli Anni Trenta, che segnò la fine sia delle vecchie sètte russe, sia di quelle protestanti. Tuttavia, l'oliera pubbli' cala dal ministero della D'ile\ sa prova che con la fine delle ] forme di collaborazione orgaì aizzata tra gruppi di credenti I e autorità i problemi creati ì dal perdurare dei sentimenti religiosi non sono affatto | scomparsi. Sembra definitivamente scomparso, invece. V atteggiamento circospetto delle autorità, fatto illustrato con la massima chiarezza dall'attuale raccolta. Ne risulta in primo luogo la diffusa prassi delle inchieste: tra gli scolari per accertare eventuali rapporti positivi delle famiglie con la religione, tra il pubblico per conoscerne le reazioni dopo conferenze di «lettori atei» su temi quali: Perché è dannosa la religione ai nostri tempi?, Come la scienza confuta i miracoli della religione, ecc. L'azione del partito Tali conferenze sono seguite con un interesse crescente, come dimostrano unti serie di dati raccolti nella regione di Rjazan' tra il 1960 e il i 1969: mentre il numero totale I delle conferenze da 60.467 è I passata a 101.708. quelle su j temi ateo-scientifici da 3412 ' sono salite a 5956. Dalla raccolta si apprendono inoltre molli particolari j sul lavoro ateistico svolto tra la popolazione rurale della j regione eli Rjazan', sui dirii genti, sulla preparazione dei quadri, sulla formazione di lina concezione del mondo materialistica, sul lavoro individuale con i credenti, sia pa¬ p0ìlEtlstze1dEadtzndclodcc| , te-lrenti di comunisti, sia genito I ri di allievi, sia compagni di n- j lavoro, e sulla penetrazione i- tra le masse, consistente in e- propaganda orale, oppure di] riee di si e fusa con mezzi tecnici o cura tu da istituti culturali. La capillarità dell'azione intrapresa dal partilo per eliminare i sentimenti religiosi sopravvissuti ancora oggi nell'Urss induce a pensare che la saltin \ zione radicale del problema' non sia poi tanto vicina. ' Lia Wainstein

Persone citate: Lenin, Levitin, Nauka

Luoghi citati: Russia, Urss