La Stet: un fatturato di 690 miliardi di lire

La Stet: un fatturato di 690 miliardi di lire Assemblee e dividendi La Stet: un fatturato di 690 miliardi di lire a o n i l r - Si è tenuta ieri a Torino, sotto la presidenza del dottor Arnaldo Giannini, l'assemblea della Stet (Società Finanziaria Telefonica p. a.), che ha approvato il bilancio al 31 marzo 1971 chiusosi con un utile di 18 miliardi 457 milioni di lire: il dividendo, in pagamento da lunedi prossimo, è di 155 lire per azione, al lordo cjelle ritenute di legge. La relazione del Consiglio di amministrazione rende noto che il fatturato del Gruppo ha superato 690 miliardi di lire, con un incremento del 16 per cento rispetto al 1970, mentre il personale è aumentato del 9,6 per cento passando da 75.928 a 83.185 unità. L'investimento totale ha superato 250 miliardi di lire, con un aumento di oltre il 15 per cento. In particolare, nel Mezzogiorno gli investimenti sono saliti da 65 a 79 miliardi. La relazione mette quindi in evidenza le principali realizzazioni, fra cui l'attivazione integrale della teleselezione telefonica sull'intero territorio nazionale (31 ottobre 1970) e, in campo internazionale, l'attivazione del grande cavo transoceanico « Tat 5/MAT 1 ii della lunghezza di oltre 8 mila chilometri che collega l'Italia con gli Stati Uniti. Ancora nel campo delle telecomunicazioni si sono avuti sensibili progressi, sia per quanto riguarda l'incremento degli abbonati al telefono che degli apparecchi in servizio e del traffico extraurbano, pur se non è stato possibile alla Sip soddisfare in pieno, come si sarebbe dovuto, la nuova domanda di utenza a l | causa del perdurare delle difficoltà delle aziende fornitrici. Ciò nonostante — sottolinea la relazione — la densità telefonica a fine 1970 era il 17,1 apparecchi per ogni 100 abitanti, qpPPia di quella del dicembre 1961. Tra le società del Gruppo, le aziende manifatturiere sono quelle che più direttamente ed in maggiore misura hanno risentito dello stato di tensione del mondo del lavoro. L'elevato numero di ore lavorative perdute nel corso del 1970 (oltre 900 mila) e l'effetto moltiplicatore causato dalle attuali forme di lotta attuate in occasione delle agitazioni sindacali hanno causato alle produzioni danni superiori alle astensioni dal lavoro. Per quanto riguarda il Mezzogiorno, il Gruppo ha sviluppato nuove Iniziative tramite la SitSiemens con insediamenti a L'Aquila e Santa Maria Capua Vetere e la consociata Atea Sempre per il Sud, la Stet prevede investimenti per il quinquennio 1971-1975 di 700 miliardi (contro 440 del precedente programma quinquennale); per la ricerca e lo sviluppo il piano prevede inoltre investimenti e spese per 207 miliardi. Per la fine del 1975 poi, il Gruppo Stet dovrebbe sfiorare 118 mila dipendenti L'assemblea ha nominato consiglieri di amministrazione 11 signor Ernesto Adler ed il Cav. del Lav. dott. Paride Formentini, già cooptati dal Consiglio. Il Consiglio di amministrazione, riunitosi subito dopo l'assemblea, ha confermato presidente della società il dott. Arnaldo Giannini, vicepresidente il prof. avv. Eugenio Minoli e l'on. avv. Arrigo Paganelli. Amministratore delegato e direttore generale è il dott. Carlo Cerutti.

Persone citate: Arnaldo Giannini, Arrigo Paganelli, Carlo Cerutti, Ernesto Adler, Eugenio Minoli, Paride Formentini

Luoghi citati: Italia, L'aquila, Santa Maria Capua Vetere, Stati Uniti, Torino