Forte calo di turisti

Forte calo di turisti Da gennaio di quest'anno Forte calo di turisti In certe zone si sono registrate punte del 30 per cento - Dichiarazioni del presidente dei pubblici esercizi (Nostro servizio particolare) Roma, 14 luglio. Valutazioni preoccupanti sulla campagna turistica in corso sono state formulate stamane dal dott. Antonio Prantera, presidente della Pipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), nel corso di una conferenza stampa. A suo parere, le presenze dei turisti italiani presentano ancora un lieve incremento (circa il 2 per cento); le presenze degli stranieri sono invece crollate nelle ultime settimane, con flessioni dal 10 sino al 30 per cento a seconda delle categorie alberghiere, per l'effetto congiunto di quattro fattori: l'aumento dei costi, disordine pubblico, conflittualità permanente, l'esagerato allarmismo' circa l'inquinamento delle spiagge. La bilancia turistica nel primo semestre 1971 riovreb- j be pertanto registrare un peggioramento di circa 300 miliardi: dovuto per un ter-1 zo al minore gettito del turismo proveniente da altri paesi e per due terzi alle maggiori spese dei turisti italiani all'estero. Secondo Prantera, l'esclusione del commercio e del turismo dalle recenti misure di fiscalizzazione degli oneri sociali non contribuisce certo a quell'azione di contenimento dei prezzi che sarebbe necessaria per evitare « il dirottamento delle correnti straniere verso paesi concorrenti dove la politica in favore del turismo viene seguita, dai rispettivi governi, con ben altra diligenza». Dopo aver affermato che gli esercizi alberghieri non sono in grado di « assorbire i maggiori costi » e che in questa situazione è « quasi preferibile un blocco dei prezzi purché lo s'imponga anche all'altra parte », Prantera ha sostenuto la necessità di una revisione approfondita della riforma tributaria da parte del Senato. Il presidente della Federazione dei pubblici esercizi ha concluso dando lettura di un comunicato del Sindacato nazionale dei concessionari degli arenili demaniali e degli esercenti degli stabilimenti balneari (aderenti alla Fipe) nel quale si precisa che « il limite d'inquinamento del mare rilevato recentemente in Italia dall'autorità sanitaria, se paragonato a quello di altri paesi rivieraschi europei ed extra-europei, non è tale da giustificare l'adozione delle misure drastiche preannunciate nei riguardi della balneazione organizzata ». ar. ba.

Persone citate: Antonio Prantera, Prantera

Luoghi citati: Italia, Roma