Ventimila candeline all'Arena stasera al centenario di "Aida,,

Ventimila candeline all'Arena stasera al centenario di "Aida,, Nel più grande teatro, l'opera più popolare Ventimila candeline all'Arena stasera al centenario di "Aida,, Il melodramma verdiano aprì la fortunata serie degli spettacoli nell'anfiteatro; e da allora ci è ritornato sempre con fortuna - Per stasera è previsto un grande « esaurito » - Protagonista sarà la cantante negra Martina Arroyo (Dal nostro inviato specia'.e) Verona, 14 luglio. Ventimila candeline per un compleanno d'eccezione: «Aida» domani sera festeggerà i suoi cento anni aprendo la quarantanovesimo stagione lirica all'Arena. In questa enorme cornice fatta di pietra, la protagonista della più popolare opera di Verdi si appresta a riscuotere un nuovo successo, un'altra attestazione del suo prestigio nemmeno scalfito dall'età veneranda. E sulle scalinate gremite di spettatori si ripeterà la tradizione della fiaccolata h d i it i gurale nell'anfiteatro. Secondo le previsioni, la recita dovrebb far registrare il «tutto esauriton. La vigilia è un fervore di ultimi preparativi, un andirivieni di addetti all'allestimento dello spettacolo. Domani già nel pomeriggio una fiumana di gente comincerà a invadere l'Arena, riversandosi sui gradini ancora impregnati dalla canicola. Proprio « Aida, apri la lunga, fortunata serie di speltacoli operistici nell'anfiteatro. Si era nel 1913. Il tenore Giovanni Zenatello. il musicista Ferruccio Cusinati e l'impre- sario teatrale Ottone Rovaio se ne stavano tranquillamente seduti ad un tavolino d'uno dei bar che si affacciano sulla piazza Bra. Si spartivano conversando una di quelle tiepide, pigre serate veronesi. Durante una pausa del discorso. Zenatello rimase ad osservare assorto la mole sonnolenta dell'Arena che gli stava di fronte. Poi usci con questa frase: «Sentite, che ne direste se si rappresentasse un'opera lirica là dentro?». Ferruccio Cusinati e Ottone Rovato guardarono l'amico un poco attoniti. «Là dentro?», ripeterono, gli occhi spalancati. «Ma si — insistette imperturbabile Zenatello — non vedo che cosa ci sarebbe di strano». Con il procedere della conversazione l'idea cominciò a farsi strada anche nella mente del musicista e dell'impresario. E quando lasciarono il tavolino del bar. i tre uomini erano d'accordo. Oltre al problema dell'allestimento (doveva essere gigantesco, in un posto del genere) ve n'era un altro più importante e delicato: quello dell'acustica. Le pietre dell'Arena, si chiedevano i promotori dell'iniziativa, avrebbero trattenuto la musica, oppure le note sarebbero andate disperse sotto la volta del cielo stellato? Superate le prime perplessità, si decise di andare a fare una prova. L'esito fu positivo: l'anfiteatro funzionava come una cassa armonica. Ma gli organizzatori vollero essere sicuri che la rispondenza fosse perfetta, che non andasse perduto nemmeno il più esile trillo di violino. Perciò aggiunsero alla prova un particolare esperimento. Uno di loro salì sull'ultimo gradino dell'anfiteatro e lasciò cadere una moneta. Dalla parte opposta, si udì distintamente il soldo che rotolava di scalino in scalino. Così prese l'avvio la stagione lirica all'Arena. La prima recita ebbe, naturalmente, il carattere dell'improvvisazione. Ma il risultato fu strepitoso: migliaia di persone sulle gradinate e sulle sedie della platea, tolte alle chiese ed alle sacrestie. Radames ricevette un autentico trionfo, e con lui la protagonista dell'opera verdiana. Ora. Aida ritorna all'Arena per il suo centenario. L'interprete principale sarà Martina Arroyo. una cantante negra che ha sposato un violinista italiano. Il «cast» è composto inoltre da Giovanni Foiani. Fiorenza Cossotto. Ccrrlo Bergonzi. Ivo Vinco. Giampiero Mastromei, Piero De Palma e Maria Gabriella Onesti. La direzione dell'orchestra è affidata a Francesco Molìnari Pradelli. la regia è di Sandro Balchi, le scene e i costumi sono di Giulio Coltellacci, le coreografie di Luciana Novara. Giuliano Marchesini paiiQd picchiata d;il padre al qiuilc aveva confessato di essere incinta; e la difenderà dalle insistenze del genitore per riaverla. Domani sono in programma i film Oceano di Folco Quilici e Going down the road (Giù per la strada) di Donald Shebib (Canada). Per la rassegna del film nuovo, a Messina, saranno proiettati Les maudits sauvages di Jean-Pierre Lefèbvre (Canada) e Trash di Paul Morissey (Stati Uniti). Protesta dei registi

Luoghi citati: Canada, Messina, Stati Uniti, Verona