Heath: Maggioranza per il Mec di Mario Ciriello

Heath: Maggioranza per il Mec Eccezionale conferenza stampa a 200 giornalisti inglesi e stranieri Heath: Maggioranza per il Mec Il Primo Ministro inglese si è dichiarato sicuro di vincere tutte le votazioni parlamentari - L'anti-europeismo dell'opinione pubblica? - «Passerà» - La sterlina? «E' forte» (Dal nostro corrispondente) Londra, 12 luglio. Il premier Edward Heath ha oggi risposto alle domande di oltre 200 giornalisti inglesi e stranieri: tema, l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità europea. Mai prima d'ora un primo ministro britannico s'era presen- tato, in patria, ad una conferenza stampa internazionale. Già corre, ironica, la voce che Heath vuole seguire l'esempio di De Gaulle e Pompidou. Tante e tali sono ormai state le discussioni su questo argomento che ben poco resta da dire. Infatti le parole di Heath non hanno aggiunto molto a quanto già si sapeva. Due punti però sono di un certo interesse. Primo: Heath si è dichiarato « sicuro » di ottenere una maggioranza parlamentare in tutte le votazioni. Secondo: ha detto che, se un futuro governo inglese (in altre parole, un governo laborista) decidesse, violando i trattati, di abbandonare la Cee, il gesto « sarebbe della massima gravità ». E' comunque una possibilità quanto mai remota. Heath ha rivelato di aver ricevuto una lettera di congratulazioni e di auguri dal presidente Nixon, lettera che conferma come il negoziato Londra-Cee sia stato una « success story » non solo per l'Inghilterra e per l'Europa, ma per l'intero Occidente. Secondo il premier, non vi sarà una « guerra commerciale » Europa-Usa: « Sono certo che l'America e la Comunità allargata raggiungeranno un accordo più che soddisfacente ». Heath ha aggiunto: « L'Europa e l'America saranno le due colonne della solidarietà atlantica. Si avvera così la profezia del presidente Kennedy ». Sarà necessario svalutare la sterlina?, ha domandato un giornalista. Heath ha risposto: « La sterlina è forte. Una volta nel Mercato Comune, potremo attuare in Inghilterra una politica economica ancora più risoluta per cui la sterlina dovrebbe rafforzarsi ulteriormente. Allo stesso tempo, si avanzerà verso una politica monetaria europea ». L'attuale antieuropeismo dell'opinione pubblica non sembra preoccupare il premier. « Passerà », afferma. « La vecchia generazione è diffidente perché ricorda un'Europa dilaniata dalle guerre. I giovani invece viaggiano da un capo all'altro del continente, e considerano i confini barriere artificiali ». Tutte le notizie dal « fronte laborista » danno ormai per certo un « no » di Harold Wilson all'Europa. Se, fino a qualche giorno fa, vi era nel « gabinetto ombra » (19 persone) una maggioranza pròMec. questa maggioranza sembra adesso scomparsa. Due ex-ministri, Healey e Crossland, paiono essere uniti agli « anti-marketeers ». Nell'intero « Labour Party », dal vertice alla base, prevarrebbero dunque gli antieuropeisti. Così stando le cose, Wilson vedrebbe sempre più giustificata la sua teoria secondo la quale primo dovere di un leader è difendere l'uni: tà del partito. Mario Ciriello Edward Heath Edward Heath

Persone citate: De Gaulle, Edward Heath, Harold Wilson, Healey, Kennedy, Nixon, Pompidou