Firenze: incidenti ad Architettura tra gruppi "moderati,, di sinistra

Firenze: incidenti ad Architettura tra gruppi "moderati,, di sinistra Durante un'assemblea a palazzo San Clemente Firenze: incidenti ad Architettura tra gruppi "moderati,, di sinistra Gli extraparlamentari hanno impedito agli aderenti di « Vera architettura » di intervenire al dibattito e di distribuire volantini - Quattro giovani hanno anche denunciato di essere stati aggrediti e percossi (Dal nostro corrispondente) Firenze, 12 luglio. Alla facoltà di Architettura ci sono stati anche oggi episodi di intolleranza. Gli aderenti a « Vera architettura » (studenti moderati) non hanno potuto partecipare all'assemblea indetta stamane a palazzo San Clemente, sede della facoltà, e sono stati estromessi con la forza dagli appartenenti ai gruppi extra-parlamentari. Solo l'intervento degli agenti e dei carabinieri ha evitato che gli episodi di violenza assumessero propor! zioni più gravi. Alcuni giovani di « Vera ar¬ chitettura » sono stati percossi: Luca Giuliattini, di 22 anni, è stato giudicato guari bile in sette giorni per contusioni ed escoriazioni. Egli ha detto che un gruppo di universitari aderenti al « comitato del bilancio » e al « comitato politico » gli hanno in timato di uscire da palazzo S. Clemente: «una quarantina», poi, l'avrebbero percosso. Il Giuliattini ha denunciato il fatto in questura, o come lui altri tre studenti hanno denunciato di essere stati aggrediti e percossi. Quali fossero le intenzioni nei confronti degli aderenti a « Vera architettura » lo si poteva ben intuire dal vistoso cartello che era appeso sul portone della facoltà, nel cui giardino era stata ndetta l'assemblea: « "Vera architettura" non deve entrare in Facoltà » era scritto. Quelli di « Vera architettura » non si sono piegati: insieme alla sezione fiorentina della Confederazione studentesca nazionale, avevano preparato un documento da illustrare durante la riunione. Nel documento si parla fra l'altro del « ritardo di mesi nell'inizio dei corsi, con grave pregiudizio dell'attività didattica; della diserzione di taluni docenti dalle lezioni, limitandola a poche ore annue d'incontri con gli studenti, più frequentemente in attivi politici che non in attività didattiche; dell'abuso operato ai danni del lavoro di elaborazione degli studenti, impiegato non a fini didattici, ma mercificato da taluni docenti per scopi di mero utile economico ». Gli aderenti a « Vera architettura » hanno cercato di distribuire il documento durante l'assemblea alla quale partecipavano circa quattrocento giovani e alcuni docenti. E' stato allora che sono cominciate le intemperanze: alcuni studenti hanno strappato i ciclostilati, altri si sono fatti minacciosi per bloccare gli studenti di « Vera architettura ». gridando: «Dovete andar via, siete dei provocatori fascisti! ». Gli altri hanno reagito, chiedendo di poter leggere il documento al microfono: non ci sono riusciti. Poi una specie di « servizio d'ordine interno » composto dagli studenti di sinistra ha cominciato a spingere quelli di « Vera architettura » per farli uscire dalla facoltà: parapiglia con spintoni, intimidazioni e schiaffi. Alle 11,30 i contestati sono stati costretti a uscire. Sono arrivate le camionette della « Celere », l'idrante, i camion con i carabinieri del battaglione mobile, ma il prof. Ricci, decano del consiglio allargato (dopo le dimissioni del presidente prof. Sanpaolesi) ha detto ai funzionari di polizia che la presenza degli agenti e dei carabinieri all'interno della facoltà non era necessaria, in quanto i docenti (alcuni erano presenti nel giardino dove l'assemblea continuava a svolgersi come se non fosse accaduto nulla i erano in grado di controllare la situazione. Allora la polizia è rimasta fuori. Vivissimo il malcontento fra i giovani estromessi a forza: « Anche noi paghiamo le tasse — ha detto uno di essi — abbiamo diritto di parlare come gli altri », e ancora: « Non so esattamente cosa mi sia capitato: distribuivo il nostro documento. Mi hanno chiesto se ero di "Vera architettura", ho risposto di sì, con uno schiaffo mi hanno fatto volar via gli occhiali, poi mi sono ritrovato in mezzo ad un gruppo che mi sballottava a destra e a sinistra. Ho cercato di difendermi, ma erano in tanti ». Il Consiglio di facoltà allargato si è riunito nel pomeriggio nel palazzo di San Clemente per discutere sul calendario degli esami che dovrebbero incominciare domani. Successivamente gli studenti dei gruppi extraparlamentari si sono riuniti nuovamente in assemblea. Una ventina di allievi che avevano assistito ai tafferugli di stamane, hanno confermato in questura il racconto fatto da Giuliattini e dagli altri tre studenti che hanno denunciato di essere stati aggrediti durante l'assemblea. e. b.

Persone citate: Luca Giuliattini, Ricci, Sanpaolesi

Luoghi citati: Architettura, Firenze, San Clemente