I cantanti non guadagnano più un milione per una sola serata

I cantanti non guadagnano più un milione per una sola serata I cantanti non guadagnano più un milione per una sola serata Soltanto Ornella Vanoni e Milva hanno potuto imporre un aumento del loro «cachet» - Gli altri sono scesì a quotazioni di mezzo milione, o si sono ritirati - "II pubblico non vuole più divi, ma buone orchestre" (Nostro servizio particolare) Roma, 10 luglio. Estate « magra », quest'anno, per i personaggi della nostra musica leggera. Con l'estate è iniziato il periodo che un tempo i cantanti consideravano la loro « alta stagione »: con i contratti a peso d'oro nelle grandi località di villeggiatura, che si disputavano una con l'altra le maggiori vedettes. Per le prossime settimane, le previsioni si presentano assai diverse. Solo un paio di cantanti, Ornella Vanoni e Milva, hanno potuto pretendere ritocchi ai loro compensi rispetto allo scorso anno. La Vanoni, in particolare, contende ora il primato delle quotazioni a Mina: riceverà oltre un milione e 200 mila lire per ogni serata. Quasi tutti gli altri cantanti, per lavorare, hanno dovuto ridurre le pretese. Qualcuno, piuttosto di cedere, preferisce trascorrere la stagione estiva in famiglia sperando in un futuro migliore. Le quotazioni registrano una flessione oscillante tra il 10 e il 20 per cento. La media, per i nomi più celebri, è sul mezzo milione a sera. Per superare la crisi della musica leggera si stanno formando cooperative di cantanti con il proposito di dare vita, in autunno, a tournées teatrali. Una di queste « ditte » vedrà riuniti Gianni Morandì e Lucio Dalla. « Sono sicuro — dice Morandi — che sarà per me un'utile esperienza e sono felicissimo di poter lavorare con Dalla che considero uno dei più intelligenti cantautori italiani. Il nostro spettacolo sarà rappresentato nelle grandi e piccole città. Faremo un discorso molto popolare, con canzoni nuove, su problemi sociali, alternate a brani del nostro miglior repertorio ». In realtà molti dei nostri cantanti più in voga fino a ieri non riflettono più i gusti del pubblico. « La gente — dicono i gestori dei locali — è stanca dei divi milionari, che non fanno spettacolo. Si fa l'esaurito soltanto quando si presentano professionisti di collaudata esperienza, mentre stanno tornando di moda le orchestre ». Nei cartelloni delle attrazioni estive diffusi nei centri di villeggiatura, spiccano trombettisti e sassofonisti, con le celebrità del jazz: Ella Fitzgerald, Gerry Mulligan, Oscar Peterson, Hampton Hawes, Irio De Paula, Joe Venuti. Alla fine di agosto, per il festival pop di Palermo, arriverà anche Mattalia Jackson: sarà questa la prima esibizione italiana della celebre cantante negra. Per uno solo fra i divi della canzone italiana i gestori dei locali d'estate sarebbero oggi disposti a firmare un contratto in bianco. E' Lucio Battisti. Ma questi ha rinunciato a esibirsi negli show, accontentandosi dei milioni che incassa come autore. Le sue canzoni sono fra quelle più richieste nei juke-boxes: Pensieri e parole, di cui è anche interprete, Amor mio (cantata da Mina), Amore caro, amore bello (Bruno Lanzi), Vendo casa (I Dìk Dìk) e Nessuno, nessuno (Formula Tre). Quest'anno in Versilia non canterà Mina; e a Forte dei Marmi, in attesa del secondo figlio, e ha rinunciato a tutti gli impegni. E' sempre la prima « vedette » della canzone italiana e il personaggio che dà maggiori garanzie agli organizzatori di spettacoli. L'estate scorsa, per le sue quattordici esibizioni alla Bussola, sono stati incassati circa 10 milioni a sera; in primavera a Milano per le sue cinque recite in teatro, con Giorgio Gaber, si sono raggiunti i 44 milioni. Ora l'ultimo disco della cantante cremonese. Amor mio, figura tra i più venduti nella Hit parade pur non essendo mai stato eseguito in tv. Quest'estate alla Bussola toccherà a Ornella Vanoni e a Minnie Minoprio il ruolo di « prime donne ». I « rivali » del locale versìliese contrappongono Patty Pravo, un altro personaggio che ha mantenuto intatta la sua già elevata quotazione. Una trentina di serate attendono nelle prossime settimane anche Johnny DorelU e Milva, entrambi reduci da un'intensa attività teatrale. Il loro compenso si aggira sul milione per sera (ma comprende anche il complesso che li accompagna). Massimo Ranieri ha preferito alle serate un altro film di Mauro Bolognini, lo stesso regista di « Metello » e di « Bubu ». Ernesto Baldo

Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Milano, Roma