Cantanti invadono la sede della Regione

Cantanti invadono la sede della Regione Sospesa a Napoli la seduta del Consiglio della Campania Cantanti invadono la sede della Regione Un centinaio di persone hanno fatto irruzione nel Maschio Angioino mentre era in corso un dibattito, per protestare contro la sospensione del Festival - Erano guidati da Gallo, Rondinella e Fierro, consigliere comunale de - Si allargano le polemiche sul piano legale (Dal nostro corrispondente) Napoli. 8 luglio. La vicenda del 19' Festival della canzone napoletana, sospeso dal questore per ragioni di ordine pubblico, attualmente all'esame della magistratura per le presunte irregolarità degli organizzatori, ha coinvolto questa sera il Consiglio regionale. Un centinaio di persone ha fatto irruzione nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, mentre era in corso il dibattito sulla prima legge riguardante la scelta dello stemma e del gonfalone della Campania. Al grido di « vogliamo il festival, dateci le nostre canzoni», i dimostranti hanno invaso l'aula, cogliendo di sorpresa gli agenti di pubblica sicurezza che prestavano servizio all'ingresso della monumentale scalea. La manifestazione era guidata da un gruppo di cantan¬ ) al ooalgireri, il nrni re la la el Al tii», so sa uvinuuian¬ ti, tra i quali si sono distinti per combattività Nunzio Gallo, Giacomo Rondinella e il consigliere comunale democristiano Aurelio Fieno. Per alcuni minuti in sala sono echeggiate urla e invettive e sono volate anche delle pietre nell'emiciclo antistante il banco della presidenza. La passione per le canzoni ha contagiato una parte del pubblico presente alla riunione e la chiassata ha avuto toni aspri e accesi. I lavori sono stati sospesi dopo che il presidente, avv. Barbirotti. aveva invano, con ripetute scampanellate, cercato di riportare la calma nell'aula. « Abbiate rispetto, gridava, siamo al Consiglio regionale e non in una piazza. Qui non si tengono comizi, invito a tenere un contegno più riguardoso nei confronti di questo alto consesso ». jI rinforzi giunti dalla Que- 1llll llllllilllllllllllltltl llllllirilllllllllllLllllM stura hanno evitato che la protesta degenerasse in più gravi e deplorevoli episodi. Quando è tornata la calma una delegazione dei manifestanti, tra cui Gallo, Rondinella e Fierro, è stata ascoltata dall'assessore regionale alla Cultura, Jevoli. « E' una offesa ai napoletani e alla Regione, ha detto Fierro, e non possiamo rimanere inerti di fronte a questo sopruso. Napoli deve avere il suo festival. Qui finirà male ». In cambio ha ricevuto la promessa che la Regione muoverà gli opportuni passi perché la manifestazione canora napoletana venga ripresa. Sempre più aspra la battaglia legale sul fronte del festival. Un'altra denuncia è stata presentata alla procura della Repubblica contro gli organizzatori della rassegna sospesa nei giorni scorsi tra polemiche e carta bollata. 1 | i i | | Questa volta a rivolgersi alla I magistratura è il m" Pietro Avitabile, di 54 anni, figlio di un noto direttore d'orchestra di Radio Napoli e appartenente alla folta schiera degli esclusi. I motivi del ricorso sarebbero gli stessi addotti dai colleghi De Crescenzo, Buonafede. Vallefuoco, Aterrana ed altri e riguarderebbero presunte irregolarità compiute nella seiezione delle composizioni in gara. Nella denuncia il prof. Avitabile ha precisato di avere avuto il 6 luglio, a cinque giorni dalla sospensione del Festi- vai, un colloquio telefonico 1 tato dell'ente con un componente della commissione esaminatrice e la confidenza che nella selezione tutto era avvenuto ifi maniera sommaria. A suo dire non si sarebbe raggiunta una maggioranza tra gli esaminatori ed inoltre vi sarebbero stati espliciti « veti » verso composizioni di taluni autori invisi agli organizzatori del Festival. Il sostituto procuratore dott. Massimo Krogh, dopo avere a lungo interrogato il componente della commissione che si sarebbe lasciato sfuggire compromettenti giudizi, ha deciso di chiedere la formalizzazione del procedimento penale in corso, aprendo una normale istruttoria. Ha anche firmato gli ordini di comparizione per truffa aggravata contro l'editore Luciano Bideri Villevieille, che presiede il comiper la canzo- ne napoletana, il prof. Domenico Pirozzo, dell'ente « Salvatore Di Giacomo ». il paroliere Raimondo Dura, l'avvocato Francesco Mamma Iella c Giuseppe Febbraio. In seguilo alla decisione del magistrato inquirente, il prof. Michele Massa, ordinario di procedura penale della nostra Università, aveva sollecitato, stamane, l'invio degli atti al giudice istruttore, sostenendo che « il cosiddetto decreto di archiviazione non era più sufficiente come nel passato a salvaguardare la reputazione e l onorabilità delle persone tanto facilmente messe sotto 1 accusa ». « Soltanto un appro| fondilo accertamento dei fati ti — dice l'avv. Massa — può i mettere fine alle interessate | speculazioni dalle quali sono | nati denunce e processo, accertare in maniera inconfutabile l'assoluta innocenza degli accusati e la responsabilità dei temerari accusatori ». a. 1.

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