Un orefice è sequestrato da banditi che lo rapinano di oltre 15 milioni

Un orefice è sequestrato da banditi che lo rapinano di oltre 15 milioni L'aggressione, di notte, nel centro di Cesenatico Un orefice è sequestrato da banditi che lo rapinano di oltre 15 milioni Cinque giovani, mascherati e armati, hanno bendato il commerciante e lo hanno fatto salire su un'auto - Dopo avergli sottratto 270 mila lire, si sono fatti condurre nel negozio dove si sono impadroniti dei gioielli i /Dal nostro corrispondente! Forlì, 6 luglio. ( v.r. ) Cinque giovani armati e mascherati hanno sequestrato la notte scorsa per circa due ore e mezzo un orefice di Cesena in una località isolata: dopo averlo rapinato di 270 mila lire, i banditi si sono fatti condurre nel negozio, dove hanno sottratto gioielli per un valore di 15 milioni, quindi si sono dileguati. Verso le 3 di stamane si presentava ai carabinieri della stazione di Cesenatico il ventiseienne Fausto Novelli, residente a Cesena, che denunciava l'accaduto. Secondo la sua deposizione, l'orefice è stato sequestrato nel centro di Cesenatico poco dopo la mezzanotte. Quindi, dopo essere stato bendato e tenuto sotto controllo dai cinque fuorilegge in una località limitrofa, è stato costretto a portare i banditi, a bordo di due « Giulie 1750 », l'una verde e l'altra rossa, nel negozio sito in località Villamarina, di proprietà del cognato, Libero Maraldi, 40 anni, anch'egli di Cesena. Più tardi i carabinieri rinvenivano in località Campestre di Ce- senàtico la « 1750 » di colo-re verde in fiamme. Dei rapinatori nessuna traccia. Un'altra rapina è stata compiuta stamane all'ufficio postale di Borghi, a una trentina df chilometri da Rimini. Due « capelloni » sui vent'anni, dall'accenno meridionale, sono entrati con il pretesto di fare una raccomandata. Nell'ufficio si trovava soltanto il direttore, Vittorio Galli, 30 anni, di Miramare (Rimini), che, insospettito dall'atteggiamento dei giovani, ha provveduto a rinchiudere in cassaforte la maggior parte del denaro. La precauzione si è dimostrata fondata, perché all'improvviso i «capelloni» hanno estratto due pistole intimando al Galli di consegnare tutti i soldi. I rapinatori, ' che non sembravano «professionisti», hanno dovuto così accontentarsi di 60 mila lire. Poi so- no fuggiti a bordo di una « Giulia » targata Forlì.

Persone citate: Maraldi, Vittorio Galli