Forse rinviato il processo per l'uccisione di Tandoj di Mario Dilio
Forse rinviato il processo per l'uccisione di Tandoj Il dibattimento in Assise d'appello a Lecce Forse rinviato il processo per l'uccisione di Tandoj La richiesta è stata fatta dal procuratore generale - Le richieste dei difensori prevedono, infatti, l'acquisizione di importanti documenti (Nostro servizio particolare) Lecce, 5 luglio. L'opportunità di un rinvio a nuovo ruolo del processo di secondo grado contro ventun siciliani ritenuti responsabili di sei omicidi, tra cui quelli del capo della squadra mobile di Agrigento, dott. Cataldo Tandoj, e dello studente Nin ni D'Amandi, e di associazio-ne per delinquere, che da due settimane si svolge davanti al- la corte d'assise d'appello di Lecce, è stata sostenuta sta- mane dal procuratore genera-le dott. Chiriacò. Egli ha affermato, a soste- gno della sua tesi, che le ri- chieste avanzate nei giorni scorsi dagli avvocati difensori prevedono l'acquisizione di importanti documenti, tra cui gli atti delle indagini della Commissione antimafia per il decennio 1950-1960, e la citazione di numerosi testi, tra i quali l'ex presidente del Con¬siglio ed attuale ministro de-gli Esteri on. Aldo Moro, chesecondo ii dott. chiriacò ebbediversi colloqui con il commissario Tandoj e agevolò la pratica per il suo trasferimento dalla Questura di Agrigento a quella di Roma. « Poiché per venire in possesso del materiale — ha detto il procuratore generale — occorre un periodo di tempo superiore a quello massimo dei venti giorni previsti dall'articolo 431 del codice di procedura penale, rivolgo cortese invito alla corte perché decida con sollecitudine l'acquìsìzìone dei documenti ed il conseguente rinvio del dibattimento ». Il dott. Chiriacò ha ribadito di non ritenere necessario un sopralluogo della corte aRaft'adali e ad Agrigento, neiluoghi cioè dove si svolserogli episodi che terrorizzaronola Sicilia negli Anni 50. «Forse — ha detto — basterà la relazione di un esperto di urbanistica che. sulla scorta delle mappe catastali dell'epoca, ci dimostri qual era la struttura urbana delle zone che si vogliono rivisitare oggi ». Il procuratore generale ha chiesto anche la citazione di Calogero Mangione, che ne1960 era infermiere nell'ospedale psichiatrico di Agrigento, diretto dal prof. Mano LaLoggia. In seguito il Mangione fu sospettato di aver ucciso Tandoj; riabilitato, fu assunto in qualità di impiegato alla Questura eli Agri j gento, ed oggi è dipendente della prefettura della stessa città. Il vero mestiere eli Mangione è sempre stato però quello di confidente della polizia. Il dott. Chiriacò ha detto con un sorriso sulle labbra: « VoI glia guardare in faccia questo Calogero Mangione, per chie- 1 dergli diverse cose che lui de j ve sapere ». ' L'intento del procuratore I generale è di approfondire la I figura del commissario Tan1 doj, e la sua personalità, alla \ luce soprattutto di quella che j era la sua vera attività al i centro di un ambiente com- plesso e avviluppato dalla mafia, da traffici misteriosi e da un mondo politico non sempre cristallino. 11 30 aprile 1959, quasi un anno prima di essere ucciso, Tandoj trasmise all'autorità giudiziaria di Agrigento un rapporto riguardante l'omici¬ dio del capomafia di Raffadali Antonino Galvano. Il rapporto era palesemente incompleto. Neil'indicare come esecutori del delitto tali Scifo e Alongi, oggi tutti e due latitanti, scriveva al magistrato: « Prendete le tessere del mosaico che non ho potuto completare, e avrete modo di scoprire i mandanti dell'assassinio del Galvano ». Il commissario Tandoj non potè scrivere il molto di cui era a conoscenza, ma chi stava nell'ombra capi che egli era al corrente di tutto, e che con le sue indagini aveva raggiunto la prova della colpevolezza dei mandanti. Ecco perché fu ucciso, e a nulla servi l'essersi fatto trasferire a Roma, sollecitando — dice il p. g. — addirittura l'interessamento dell'on. Aldo Moro. Il processo continuerà domani. Mario Dilio
Persone citate: Aldo Moro, Alongi, Antonino Galvano, Calogero Mangione, Cataldo Tandoj, Galvano, Mangione
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