Una "famiglia,, rivale organizzò l'attentato contro Joe Colombo

Una "famiglia,, rivale organizzò l'attentato contro Joe Colombo Una "famiglia,, rivale organizzò l'attentato contro Joe Colombo L'ha accertato la polizia - Il negro che sparò sul « boss » avrebbe dovuto ricevere un compenso di 120 milioni - Mandanti i fratelli Gallo (Dal nostro corrispondente) New York, 3 luglio. L'attentato di lunedì scorso contro Joe1 Colombo, il fondatore della « Lega italoamericana dei diritti civili » fu organizzato da una « famiglia » rivale della mafia. L'attentatore, il negro Jerome Johnson, di 24 anni, avrebbe dovuto ricevere 200 mila dollari, 120 milioni di lire, per l'assassinio. Qualche giorno prima, egli aveva «provato» con alcuni mafiosi l'intera scena, presenti alcune guardie del corpo di Colombo, precedentemente corrotte. Compiuto il folle gesto, egli fu però eliminato sul posto perché non svelasse il complotto. Queste sensazionali rivelazioni sono state fatte ieri sera dal commissario Robert Daley, che dirige le indagini. Joe Colombo e sempre jn lotta tra la vita e ìa morte al «Roosevelt Hospital » n commissaiio Daley non ha voluto fare nomi, ma è stato assai preciso nei particolari. Ha dichiarato che Jerome Johnson si era inserito nella vicenda da alcune settimane, che andò al raduno di Columbus Circle come fotografo, accompagnato da una giovane negra. La sua macchina cinematografica è stata recuperata con 200 metri di pellicola impressionata, e potrebbe contenere immagini importanti. Il sicario era accompagnato da un mafioso che — egli pensava — lo avrebbe aiutato nella tragica impresa, ma che in realtà doveva ucciderlo a sua volta per non lasciare tracce. Le informazioni sembrano essere state fornite al commissario Daley da due fonti: la giovane negra amica dell'attentatore, e il cappellano della « Lega italo-americana dei diritti civili », don Gigante. La « famiglia » rivale tenterebbe ora di uccidere i principali collaboratori di Colombo: il suo braccio destro Jigs Forlano, il suo capoguardia Carmine Persico, detto «the snake », il-serpente, e forse il figlio primogenito Anthony. Robert Daley ha assegnato la protezione di questi uomini ad agenti scelti in divisa; anche il « Roosevelt Hospital » è piantonato giorno e notte. Secondo il commissario, New York sta per essere travolta da una sanguinosa guerra di « Cosa Nostra », del tipo di quella che agli inizi degli Almi Sessanta fece dodici vittime. I giornali indicano come responsabile la « famiglia » dei fratelli Gallo: Joe, da poco liberato dal carcere, e Albert. Tra le due « famiglie » c'è una vecchia ruggine. Una decina di anni fa, il fondatore della lega era infatti il « vice » del temuto Profaci, per cui lavoravano anche i Gallo. I fratelli (allora erano tre, ma il maggiore, Larry, è morto di cancro) si ribellarono ai capi. Per qualche mese, Brooklyn visse nel terrore. Dopo dodici morti e dodici feriti, fu fatta la pace. A Profaci, che spirò miracolosamente nel suo letto per cause naturali, successe Colombo, e i Gallo si tennero un po' in disparte. L'attentato di Columbus Circle, che ha sconvolto la comunità italiana, sarebbe dunque un regolamento di conti vero e proprio. I giornali americani affermano anche che il « boss of ali bosses ». cioè M mafioso più anziano e a capo della « famiglia » più potente, Cambino, di 72 anni, avrebbe favorito il complotto contro Joe Colombo. e. c.

Luoghi citati: Columbus, New York, Profaci