Gromyko esalta a Mosca il trattato con gli egiziani

Gromyko esalta a Mosca il trattato con gli egiziani La visita di Riad nell'Urss Gromyko esalta a Mosca il trattato con gli egiziani « Faciliterà la liquidazione delle conseguenze dell'aggressione israeliana » - La ratifica dell'accordo Mosca, 1 luglio. « Il trattato tra l'Unione Sovietica e l'Egitto, firmato al Cairo il 27 maggio scorso, è un importante fattore per il mantenimento della pace internazionale » ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri sovietico Gromyko, sottolineando che Mosca e II Cairo agiscono per « unire i loro sforzi nella difesa della pace internazionale dalle interferenze delle forze aggressive ». Gromyko ha preso la parola al termine della cerimonia che si è svolta in occasione dello scambio degli strumenti di ratifica del trattato; per partecipare alla cerimonia, era giunto a Mosca martedì il viceprimo ministro e ministro degli Esteri egiziano, Mahmud Riad. Nel suo discorso, il capo della diplomazia sovietica ha espresso la « profonda soddisfazione » del comitato centrale del pcus e del governo sovietico per l'entrata in vigore dell'accordo, « che — egli ha detto — occupa un posto di rilievo nella storia delle relazioni sovieticoegiziane ».. Gromyko ha infine sottolineato che « è difficile sopravvalutare l'importanza intemazionale del trattato, specialmente alla luce della situazione tesa esistente nel Medio Oriente provocata dal proseguimento dell'aggressione israeliana contro gli Stati arabi. Noi siamo convinti che il trattato faciliterà la liquidazione delle conseguenze dell'aggressione imperialistica israeliana, lo stabilimento di una pace giusta e duratura nel Medip Oriente ». Nel suo discorso di risposta, Riad ha affermato che « nei quindici anni trascorsi, le relazioni sovietico-egiziane non solo si sono enormemente sviluppate, ma sono diventate un modello di quello che devono essere le relazioni tra popoli legati da vincoli di amicizia, reciproca comprensione e cooperazione ». (Ansa)

Persone citate: Gromyko, Mahmud Riad

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Medio Oriente, Mosca, Riad, Unione Sovietica