I guai dei tedeschi in Italia

I guai dei tedeschi in Italia I guai dei tedeschi in Italia Nei giornali molti episodi, ma pochi dati precisi: è tutto vero? (Dal nostro corrispondente) Bonn, 1 luglio. Il martellamento di notizie e di articoli contro il turismo in Italia continua instancabile sui giornali dell'editore Axel Springer. Calmatasi per un momento la Bild Zeitung — la quale ha perfino ammesso che le ferie sulla Riviera adriatica sono a buon mercato — subentra la Welt am Sonntag. la quale dedica un'intera pagina agli « scioperi che guastano le vacanze ». E, sotto una fotografia dell'albergo Excelsior di Roma, scrive: « Firenze: ciascuno è il facchino di se stesso ». « La vacanza in Italia — scrive il giornale di Amburgo — può essere un'avventura eccitante ». E riporta un elenco di queste « avventu¬ e ». peraltro contravvenendo alla regola del giornalimo tedesco di citare nomi date. Eccole nella traduione letterale: « Un gruppo di viaggiatori dalla Germania si trova improvvisamene abbandonalo ai piedi del Vesuvio. La loro guida-inerprete li ha semplicemene lasciati in asso, perché, per caso, l'inizio del suo ciopero coincideva con l'arrivo del gruppo ». Altro caso (sempre senza nomi): « Un'anziana signora del bacino della Ruhr singhiozza fuori di sé nell'ufficio postale di Porto d'Ischia. Ha in mano un telegramma che ha ricevuto con due settimane di ritardo, a causa di uno sciopero delle poste, contiene la notizia della mor te di sua sorella. L'isola del sogno diventa un paesaggio infernale ». « La bella Italia è cambiata — scrive ancora il giornale. — Da amante piena di abnegazione e di adattamento, è diventata una nevrotica eccentrica e imprevedibile. Mai negli ultimi dieci anni vi sono stati tanti viaggiatori che, dopo spiacevoli esperienze, hanno interrotto, senza pensarci troppo, le loro vacanze, e sono andati a cercare altrove quiete e rilassamento ». Per esempio, in Spagna, dove oltre 300 turisti tedeschi sono stati arrestati e maltrattati dalla polizia a Malaga. Ma i giornali di Amburgo minimizzano o ignorano del tutto questi fatti e continuano nella campagna con- li» l'Italia. t. s.

Persone citate: Axel Springer, Sonntag