Balletto, prosa, jazz nei Giardini Reali (ed una polemica conferenza stampa)

Balletto, prosa, jazz nei Giardini Reali (ed una polemica conferenza stampa) Otto spettacoli, venti recite all'aperto, dal 13 luglio al 6 agosto Balletto, prosa, jazz nei Giardini Reali (ed una polemica conferenza stampa) Il presidente dell'Ente turismo, Gavazzi, replica alle dichiarazioni dell'assessore Alessio - Il ciclo si aprirà con un complesso di danza olandese, proseguirà con una «Fiesta gitana» - I Watussi arriveranno L'estate torinese si presenta con tanto teatro, e tante polemiche. Le rappresentazioni sono prossime, le schermaglie sono già iniziate. Ai Giardini di Palazzo Reale l'Ente Manifestazioni torinesi programma per il dodicesimo anno la rassegna di grandi spettacoli all'aperto. Al parco Rignon, nella zona di Santa Rita, il comune ha organizzato, per la prima volta, un ciclo di serate di prosa, danza, lirica, film. La prima iniziativa è nata, come tutti gli anni, per tenere viva l'estate torinese con una serie di manifestazioni a carattere internazionale, nel periodo in cui è più intenso il passaggio dei turisti stranieri. La seconda si inserisce nel programma di decentramento del comune, affidato ai suoi due enti di spettacolo, il Regio e lo Stabile. Ma, fra l'una e l'altra, non si riesce a stabilire nessun contatto; anzi, le due organizzazioni sembrano lavorare su un piano di antagonismo, se non proprio di concorrenza. La stagione del parco Rignon è stata varata dopo che il comune aveva rifiutato all'Ente Manifestazioni torinesi il tradizionale contributo di 35 milioni per gli spettacoli nei Giardini Reali; e l'assessore alla cultura e al decentramento, Alessio, ne ha spiegato i motivi nella conferenza stampa di venerdì scorso. Alle sue dichiarazioni ha vivacemente replicato il dottor Gavazzi, presidente dell'Ente turismo e consi¬ gliere delegato dell'Ente Manifestazioni torinesi, nella conferenza stampa, tenuta ieri in un grande albergo cittadino, per presentare il programma dell'altra stagione. « Siamo stati trascinati ingiustamente nella polemica per un intervento male informato dell'assessore Alessio — egli ha detto —. Noi non ci siamo voluti mettere in competizione con gli altri. Anche dopo che il comune ci aveva negato la sua sovvenzione, e a prezzo di certi sacrifici, siamo riusciti ugualmente ad allestire una stagione al livello degli anni scorsi. Ma l'assessore Alessio, nella sua conferenza stampa, ha dedicato molto spazio all'Ente Manifestazioni torinesi: e con argomenti falsi ». Quali sarebbero questi «falsi» secondo il presidente dell'Ept? Due, sostanzialmente: « ivo/! è vero che il comune sia il maggiore contribuente dell'Ente Manifestazioni torinesi; perché il maggiore contribuente è sempre stato l'Ente turismo. E non è vero che non ci fosse collaborazione fra comune ed Ente turismo. Questo, da parte di Alessio, è offensivo verso i suoi colleghi assessori. Vorrebbe dire che prima il prof. Jona, e poi l'assessore Moretti non contavano niente. In realtà la collaborazione c'è sempre stata; e, nonostante tutto, c'è anche oggi. Esiste, fra noi e il comune, solo una divergenza sull'interpretazione di una legge. Al di fuori dell'assessorato alla cultura tutti gli altri organi del comu¬ ne, e in particolare l'assessorato al turismo, hanno continuato a darci il loro aiuto». Gavazzi ha parlato delle difficoltà dalle quali è sorto il programma della prossima stagione: « Ma avevamo il dovere di allestirla, proprio in questo momento. Mentre il turismo italiano attraversa una pericolosa flessione, non potevamo rinunciare ad una delle poche iniziative di largo respiro che Torino può presentare agli stranieri, e che ormai è largamente conosciuta in Europa. Purtroppo, ci siamo visti boicottati, proprio nella nostra città ». Gavazzi non si riferisce soltanto alla mancata sovvenzione, che considera sempre « un problema ancora aperto ». « La nostra stagione era stata già decisa a dicembre, con il consenso del consiglio di amministrazione, in cui anche il comune è rappresentato. Abbiamo dovuto ridimensionarla. Avevamo in programma noi i balletti di Harlem, e li abbiamo dovuti lasciare al comune, per il parco Rignon. Pazienza. Ma avevamo già concordato con la compagnia dì Enriquez una serie di recite del suo " Macbeth ". Ed Enriquez, improvvisamente, si è tirato indietro. Questo ci sembra un atto di ostilità, da parte del Teatro Stabile ». Malgrado tutto, la stagione si presenta ricca di spettacoli, con venti rappresentazioni in ventiquattro giorni, dal 13 luglio al 6 agosto. Il cartellone, che era già stato preannunciato nelle sue gran¬ di lìnee alcune settimane fa, è stato ora messo a punto. Aprirà il ciclo il Nederlands Dans Theater, un complesso olandese di danza classica e moderna, che ha in programma coreografie su musiche di Beethoven e Hindemith e i Carmina burana, presentati per la prima volta dalla compagnia al Teatro Reale dell'Aia nel '62 (recite il 13 e 14 luglio). Seguirà Fiesta gitana, un complesso spagnolo di trenta danzatori, che si esibisce in uno spettacolo di « flamenco » (15, 16 e 17 luglio). Quindi, due serate per gli appassionati del jazz. Lunedì 19 luglio si esibiranno i quintetti di Kenny Clarke, l'uomo del « be-bop » e dell'argentino « Gato » Barbieri, l'erede di John Coltrane, oggi ritenuto in America il primo dei sax-tenore. Giovedì 22 il quartetto di Gerry Mulligan, caposcuola dello stile « californiano ». Sabato 24 debutterà il primo spettacolo di prosa: La dodicesima notte di Shakespeare, nella nuova edizione allestita da Orazio Costa, con Mario Scaccia, Ileana Ghione, Leda Negroni, Umberto d'Orsi, Massimo Foschi, Roberto Herlitzka, Antonio Piovanelli (repliche fino al 28 luglio). La sera del 30 arriveranno i giganteschi Watussi, con il balletto nazionale del Rwanda: è lo spettacolo forse più atteso, per il suo richiamo pittoresco, accentuato dal ricordo delle « miniere di re Salomone » (re¬ pliche il 31 e il 1" agosto). Ancora prosa, il 2 e 3 agosto, con un'opera di Garcia Lorca: Yerma, allestita da Beppe Menegatti, protagonista Edmonda Aldini. Infine, un grande complesso di danza classica: il balletto dell'Opera di Sofia, con 120 elementi, che presenterà la sera del 4 agosto Romeo e Giulietta di Prokofiev e il 5 e il 6 II lago dei cigni di Ciai- kovski. g. c.

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