Un "sub,, torinese ad Albenga annega impigliato in una rete

Un "sub,, torinese ad Albenga annega impigliato in una rete La disgrazia nei pressi dell'isola di Gallinara Un "sub,, torinese ad Albenga annega impigliato in una rete Aveva 33 anni - Quando è stato soccorso, non- 'c'era più nulla da fare - Ragazzo di 17 anni muore nel lago a Verbania - Un'altra vittima in Versilia^ dal corrispondente Albenga, lunedì mattina, (i. m.) Un sommozzatore di 33 anni, Mario Rocchietti, residente con la moglie Irma Gellero di 40 anni, a Torino in corso Traiano 10, rimasto impigliato in una rete, è annegato presso l'isola di Gallinara. Soccorso da un « sub », dava ancora segni di vita, ma è morto mentre un motoscafo lo stava trasportando al porticciolo di Alassio per ricoverarlo in ospedale. Mario Rocchietti era giunto sabato sera con la nipote Irene ad Albenga in visita ad alcuni congiunti ospiti del campeggio Gallinara; ieri sera sarebbe dovuto rientrare a Torino dove la moglie (a Pinerolo da parenti) lo avrebbe raggiunto. Appassionato dello sport subacqueo, ieri mattina ha lasciato la spiaggia del campeggio su un fuoribordo assieme al cognato Giorgio Feraud, di Pinerolo, e si è recato ad un centinaio di metri dall'isola di Gallinara. Verso le 11,30, al momento di tornare a terra, i due si sono accorti che l'ancora sì era impigliata sul fondo, probabilmente in un tramaglio (una rete che viene lanciata in mare, sostenuta da galleggiante e salpata dopo alcune ore). Il giovane sommozzatore, per disincagliare l'ancora, si è tuffato in apnea. Si era già tolto il respiratore e non si è preoccupato di rimetterlo, pensando di sbrigarsi in pochi secondi. Invece è rimasto a sua volta impigliato nella rete, non riuscendo a riemergere. Il ritardo ha impensierito il cognato, che si è tuffato', ha afferrato il Rocchietti per un braccio, ma non è riuscito a riportarlo a galla. Riemerso, ha chiesto aiuto ad un ex istruttore subacqueo, il capitano Edoardo Riccardi, residente a Genova, in via Manassero, titolare di un cantiere di disarmo a Vado Ligure. Il Riccardi, immersosi un paio di volte, è riuscito a portare in superficie il giovane. Era ormai troppo tardi, anche se il poveretto dava ancora segni di vita. Caricato su un motoscafo, gli hanno praticato la respirazione artificiale, ina tutto è stato inutile. Il giovane, infatti, è morto mentre l'imbarcazione approdava al porticciolo di Alassio. La moglie e i parenti del Rocchietti, avvertiti telefonicamente, sono giunti ad Albenga nel tardo pomeriggio. Il Rocchietti gestiva una legatoria in via Mercanti 9. Verbania, lunedi mattina. (c.) Drammatica gita sul lago di una quarantina di soci dell'Unione Sportiva Pettinengo (Vercelli): un giovane. Giancarlo Nin, 17 anni, di Gurgo, e annegato. Giunta nella tarda mattinata in città, la comitiva, dopo aver fatto co- lozione e visitato il parco botanico di Villa Taranto, si è frazionata e un gruppo ha raggiunto la riva del lago per fare il bagno. Ha scelto la foce del torrente San Bernardino, un punto pericoloso perché in quello specchio d'acqua alcune scavatrici prelevano sabbia, formando profonde buche con insidiosi vortici. Appunto in uno di questi, quando la comitiva stava lasciando la spiaggia, è finito il diciassettenne Giancarlo Nin. Vistolo sparire sott'acqua, i compagni hanno inutilmente cercato di aiutarlo, poi si sono messi ad urlare. Tra i primi ad accorrere, il quarantenne Carlo Varsalona. proprietario del ritrovo « Il Casanova », distante dalla zona una quarantina di metri. Il Varsalona si è gettato in acqua e ricuperava in una buca profonda una decina di metri il corpo del giovane. Portato in ospedale, gli sforzi per rianimarlo sono stati inutili. Era morto per annegamento. Oleggio, lunedì mattina. (g.) Il corpo di uno sconosciuto di circa 25 anni è stato tratto a riva verso le 16 di oggi da tre giovani lombardi a circa 400 metri a valle del ponte del Ticino di Oleggio. Tre amici. Alberto Motta, di 23 anni, da Busto Arsizio; Vincenzo Lai, di 28, da Marnate; e Giovanni Rossini, di 17, da Olgiate Olona, stavano nuotando al largo del fiume quando notavano un corpo inanimato sul fondo del fiume. Lo portavano a riva e tentavano inutilmente di rianimarlo con la respirazione artificiale. Trasportato all'ospedale di Oleggio, i medici constatavano la morti per annegamento un'ora prima del ritrovamento. Lo sconosciuto era in costume da bagno. Diffìcile per i carabinieri stabilirne l'identità: la riva del Ticino era particolarmente affollata di bagnanti. Viareggio, lunedì mattina. (f. g.) Uno studente di 21 anni è annegato in Versilia e altre cinque persone hanno corso lo stesso rischio. Il mare era molto mosso e sul litorale erano state prese particolari misure di sicurezza: sette autoambulanze, con le apposite attrezzature, e quattro squadre di bagnini, appartenenti al corpo della polizia, erano di guardia, oltre al consueto servizio di soccorso di tutti i giorni. La disgrazia più grave è avvenuta nel primo pomeriggio, nella zona libera della Marina di Vecchiano. Uno studente di 21 anni, Giancarlo Baldi, di Prato, è annegato sotto gli occhi di cinque amici giunti da poco dalla cittadina toscana. Ogni soccorso è stato vano, il suo corpo è stato ripescato dopo mezz'ora di ricerche. La corsa verso l'ospedale di Viareggio non è servita: quando vi è giunto era già cadavere. Al Centro di rianimazione dell'ospedale viareggino erano giunte già altre cinque persone, che avevano corso il rischio di annegare. La Spezia, lunedì mattina. (f. c.) Il cadavere del giovane marò Francesco Semeraro, di 21 anni, scomparso mercoledì scorso, è stato recupera: to ieri pomeriggio, alle 14, dai vigili del fuoco, nello specchio d'acqua antistante la base della marina militare di Maralunga di Lerici. Cagliari, lunedì mattina, (m. g.) Lo studente Franco Deroma, di 18 anni, da Alghero (Sassari), è stato decapitato dall'elica di un motoscafo mentre faceva pesca subacquea, a poche centinaia di metri dalla riva. Mario Rocchietti, il « sub » torinese con la moglie