Calabrese ucciso da magliari napoletani di notte con una rivoltellata in bocca

Calabrese ucciso da magliari napoletani di notte con una rivoltellata in bocca Il delitto all'uscita da uno "snack bar,, di Firenze Calabrese ucciso da magliari napoletani di notte con una rivoltellata in bocca La vittima aveva 26 anni - Fermati i quattro presunti assassini - Sull'auto di uno di loro trovata una pistola dello stesso calibro di quella usata per il crimine - Un barista interrogato dal procuratore della Repubblica arrestato per falsa testimonianza j dal corrispondente a a g; ae. i en ian li o li na Firenze, lunedi mattina. Un venditore ambulante. Francesco Gullà di 26 anni, è stato ucciso la notte scorsa a Firenze, con un colpo di pistola in bocca Quattro magliari napoletani, suoi amici, sono slati fermati a poche ore dui delitio. L'oj mìcidio è avvenuto alle 1.20 ; ! all'uscita di uno « snack I bar», in via (lei Renai. Sono j stati sparati sci colpi di pistola ma. uno soltanto ha - raggiunto la vittima. I fermati sono tutti « gravemente indiziati » di aver . partecipato al crimine. La vitI timo, conosciuto come «Franco o' calabrese ». era nato j a Palcrmiti. in provincia di Catanzaro, ma da tempo era j ospite in una pensione di via Faenza 58. I Gli amici del Gullà sono: || Giuseppe Cuomo, di 15 anni, detto « Peppe o' pelu ». abitante a Signa, presso Firenze: Alfredo Borrelli. di 31 anni; Giuseppe Catone, di 29 anni, entrambi abitanti a Firenze e Antonio Peluso, ventisei anni, detto « Tonio o' minigonna ». residente a Napoli. II sostituto procuratore dott. Francesco Fletlry che ha seguito fin dal primo momento le indagini, ha dispo sto il fermo dei quattro quando gli inquirenti hanno scoperto una pistola nascosta sotto un tappeto dell'auto del Catone: è dello stesso calibro — 7.65 — di quella che ha ucciso il giovane calabrese. Sono stati disposti gli esaj mi necroscopici, quelli baliI stici sull'arma sequestrata e ! la prova del guanto di pa, raffina, per controtiare se ' sulle mani dei fermati ci soI no tracce di polvere da spa' ro II movente sembra sia i un « regolamento di conti ». ! Gli inquirenti non esclude' rebbero che la vittima e i i suoi amici siano « protetto| ri » dì alcune mondane. Due \ di queste sono state già convocate in questura per essere interrogate. Negli uffici della squadra mobile è stato invitato anche il barista Rosario Gentile, compaesano della vittima che lavora allo « Snack bar » di via dei Renai, da dove il Gullà era uscito pochi minuti prima di sere ucciso Mentre gli agenti avrebbero accertato che il calabrese aveva lasciato il lo- gi no di er o. coZe insieme ai quattro amici, il barista durante l'interrogatorio fatto dal magistrato ha detto di non aver visto e sentito nulla: è stato arrestalo per falsa testimi) manza Il delitto e avvenuto a pa chi metri dal bar dove il Gentile lavora, l'auto della vittima, una « 1750 » era ter aelde di to ma a poca distanza con uno il di ra po le, ia soerdei sportello aperto Prima de\ gli spari era giunta sul pai sto un'altra vettura e si era i udito un grido « Franco che le ! iai- " cìie oli inquirenti cerOc- cano di appurare se è stato ' pronunciatq dall'ucciso o da qualcuno che voleva fare ere- dcre che il Gullà lo stesse mi- nacciando. per giustificare una eventuale reazione. Quando la vittima è stata soccorsa e portata all'ospedale era priva di documenti. La sua identificazione è avvenuta attraverso In sua auto. I j 1 I ! j llj ! I j - . I j j I || Francesco Culla : ! 1 1 i Giuseppe Cuomo (a sinistra) dopo il fermo (Teleloto)

Luoghi citati: Catanzaro, Firenze, Napoli, Signa