Sfortunati Ickx [3] e Regazzoni

Sfortunati Ickx [3] e Regazzoni Sfortunati Ickx [3] e Regazzoni Il vincitore è rimasto al comando dall'inizio alla fine, per ottanta giri - Tanti guaì per le Ferrari: Regazzoni si ritira dopo aver urtato un marciapiede - Lo svedese Peterson (secondo) esordiente-rivelazione dal nostro inviato Montecarlo, lunedi mattina. Nessun duello, nessuna battaglia nel Gran Premio di Montecarlo. C'è stato un unico protagonista, che si chiama naturalmente Jackie Stewart. Lo scozzese ha dominato come ha voluto, abbassando più volte il primato di questo circuito a serpentina che ieri era afrollato all'inverosimile. Una muraglia umana, una marea colorata, rotta dalle grida dei tifosi della Ferrari. E' andata male, inutile nasconderlo. Ickx si è dovuto accontentare del terzo posto, preceduto dalla «rivelazione» svedese Rònnie Peterson, mentre Regazzoni si è dovuto ritirare dopo aver urtato tui marciapiede. Andretti, lo sapete, non si è qualificato e tutti i tentativi per allargare il numero dei partenti a venti sono risultati vani. Ma anche Andretti non avrebbe potuto opporsi a Stewart, soprattutto qui. Lo scozzese, ben sorretto dalla sua Tyrrell, su cui era stato montato uno dei nuovi Super-Cosworth da 450 Cv, ha offerto ieri l'ennesima prova della sua classe. E' partito in testa ed in testa è arrivato, dopo 80 giri da manuale. Le curve affrontate sempre nello stesso modo, la successione dei cambi sempre perfetta, mai un'imperfezione — anche minima —, volando per i saliscendi e le curve del Principato, il casco inclinato sulla destra, freno - frizione - cambio - acceleratore, le ruote a sfiorare il trabocchetto costituito dai marciapiedi e dai guard-rails. In questo circuito- che obbliga il pilota ad una assoluta perfezione di guida. Stewart è stato un maestro, cui hanno invano tentato di opporsi Siffert con la Brm, Ickx con la Ferrari e Peterson con la March. Siffert è stato costretto al ritiro dal cedimento del motore, Ickx non ha brillato come suo solito al volante di una macchina dotata di pneumatici non azzeccati in relazione alle condizioni dell'asfalto e del tempo, Peterson ha compiuto una gara eccellente, e il rilievo acquista maggior valore se si considera che lo svedese I esordiente in Formula 1 proprio l'anno scorso a Montecarlo) ha corso con uno dei Ford-Cosworth vecchio tipo. « Non abbiamo inai avuto tanti guai come nel Principato » ha detto Mauro Forghieri, direttore tecnico della Ferrari. In effetti, dopo il « caso Andretti », i guai per la squadra di Maranello sono cominciati ieri ancor prima del via. Mentre i commissari sportivi si affannavano a far allineare le 18 vetture sullo schieramento di partenza, sulla 312-B2 di Regazzoni è scat- 1 tato l'estintore. Il comando, forse urtato nella confusione, è entrato in azione, crean- 1 do una gran nube di polvere. E' stato un momento quasi drammatico. Mentre gli altri piloti partivano per un giro di ricognizione lungo il cir- ì cuito, i meccanici si sono gettati sulla macchina dello svizzero. In pochi, febbrili minuti, l'impianto è stato ripristinato. Regazzoni ha rag-; giunto il suo posto sulla linea del via soltanto pochi secondi prima che Louis Chiron. starter d'onore, abbassasse la bandiera monegasca. sdtesilrsCtititorrseersbSumecsgpipizvmLi ! I rj s| lltCmec| n: lI vj mi dj p\Stewart in tuga Stewart si è involato senza fatica e sulla sua scia si e inserito Siffert a sua volta seguito da Ickx. Come mai il belga non ha ripetuto la splendida gara di Barcellona, in cui — pur arrivando secondo alle spalle di Stewart — si era comportato in modo splendido? Il motivo, forse, è triplice. Nei primi giri, il belga ha « toccato » in un marciapiede ed ha lievemente rallentato nel timore di una lesione ai pneumatici o alle sospensioni (timore che, si è scoperto alla fine, non aveva ragione d'essere) poi, le gomme, come abbiamo accennato, non erano le più indovinale. Erano stati montati pneumatici con mescola per temperature più elevate di quelle effettivamente registrate, e l'indovinare o no il tipo di gomma può significare la perdita o il guadagno di molti secondi. Infine, come ha riferito lo stesso Forghieri, il motore dopo metà gara «grattava» e ci deve essere stato anche un calo di rendimento. Questo per Ickx. Più movimentato il Gran Premio di Regazzoni. Dopo il confuso avvio, lo svizzero ha navigato in nona posizione preceduto dalla Lotus di Wisell. Durante il 22" giro, all'ingresso della curva che immette dalla discesa del Casino nella litoranea, Regazzoni e Wi- sell si sono toccati. Lo svedese ha «chiuso» bruscamente, tagliando la strada allo svizzero che è finito contro il marciapiede. Lo svedese ha riportato gravi danni alle sospensioni posteriori, mentre Clay ha rotto i due pneumatici di destra. Wlsell si è ritirato subito, Regazzoni è tornato al box e dopo un giro è ripartito, fermandosi però subito dopo. Anche la sospensione della sua 312-B2 era rimasta lesionata. Corsa monotona La mancata sfida di Ickx e della Ferrari a Stewart ha reso monotona la corsa, nel senso che nessuno poteva dubitare di una vittoria di Stewart. Peterson ha offerto un palpito di emozione rimontando bravamente Siffert e Ickx, ma è stata povera cosa, né ci si poteva appassionare per la gara dei « gregari ». volenti o nolenti, impegnati per la conquista di ima posizione d'onore e soprattutto, sollecitati a cedere il passo al superasso scozzese. Negli allenamenti, avevano chiesto a Ken Tyrrell, managers di Jackie, perché prendese solo i tempi del suo pilota. E Tyrrell aveva risposto: « E perché dovrei fare diversamente? E' lui che conta». Battuta poco britannica, magari, ma, al momento attuale, piuttosto esatta. Stewart sta involandosi verso la conquista del suo secondo titolo mondiale. Con il successo di ieri è salito a quota 24, mentre Ickx ha 10 punti e Andretti 9. Gli altri piloti stanno anche peggio. Stewart, per intenderci, è un po' il Merckx della situazione. Sul Gran Premio di Montecarlo merita ancora rilevare che si sono piazzate bene le vetture dotate dei nuovi Super-Cosworth I a parte Stewart, Hulme, Fittipaldi, Stommelen, Surtees e Pescarolol; poco soddisfacente la prova delle Matra-Simca, con Amon bloccato al via dal mancato inserimento delle marce e, una volta partito, dal cedimento del differenziale, e Beltoise costretto al ritiro per lo stesso motivo, delle Brm e delle Lotus. Graham Hill, l'eroe di Montecarlo, il pilota con più successi su questo circuito, è andato a sbattere contro un muragliene alla curva del tabaccaio, davanti al porto. E' tornato I a piedi al box. Qualche ap-1 plauso di cortesia, e basta. Gli occhi erano puntati sulla | monoposto blu di Stewart. Anche nei Grands Prix gli idoli tramontano... Michele Fenu I Così al traguardo li Stewart. Tyrrell-Ford. 80 giri del circuito di 3145 m. pari a km. 251,6 in un'ora 52'21"3, alla media oraria di km. 134,359; 2) Peterson, March-Ford a 25"6; 31 Ickx, Ferrari 312 B2 a 53"3; li Hulme, McLaren-Ford a l'6"7; 5) Fittipaldi, Lotus-Ford a un giro; 6i Stommelen. Surtees-Ford a uri giro; 7i Surtees, SurteesFord a un giro; 8) Pescarolo, March-Ford a 3 giri; 9) Rodriguez, Brm a 4 giri: 101 Schenken, Brabham-Ford a 4 giri. Ritiri p cause 1 giro: Graham Hill. BrabhamFord, uscita di pista: 15': Cevert, Tyrrell-Ford, rottura cerchio e pneumatico; 22: Wisell, LotusFord, sospensione; 24 Regazzoni, Ferrari 312 B 2, ruote e sospensione; 260 Gethin, McLarenFord, sospensione; 45:: Amon, Mat.ra-Simca. differenziale; 47*: Beltoise, Matra-Simca. differenziale: 58-: Siffert. Brm, motore.

Luoghi citati: Barcellona, Maranello, Montecarlo