Forse lo scrittore Sinjavskij scarcerato per buona condotta di Paolo Garimberti

Forse lo scrittore Sinjavskij scarcerato per buona condotta È in un campo di lavoro in Russia Forse lo scrittore Sinjavskij scarcerato per buona condotta Nel 1966 venne processato assieme a Ivlij Daniel per attività antisovietica e condannato a sette anni di carcere duro nostro servizio Mosca, lunedi mattina. Secondo fonti non ufficiali, le autorità giudiziarie sovietiche avrebbero deciso di scarcerare, nelle prossime settimane, lo scrittore Andrej Sinjavskij, che sta scontando una condanna a sette anni in un campo di lavoro. Lo I scrittore — la cui condanna, insieme con Julij Daniel, j nel febbraio 1966, suscitò molte proteste tra gli intellettuali sia nell'Unione Sovietica sia in Occidente — sa- j rebbe rimesso in libertà per j « buona condotta » con diciotto mesi di anticipo ri- j spetto alla scadenza della j pena. La moglie e i parenti di Sinjavskij affermano di non essere stati informati del provvedimento. Né, finora, è stato possibile avere conferma ufficiale dall'autorità giudiziaria. Secondo il codice di procedura penale, i condannati per reati comuni possono essere scarcerati dopo avere scontato metà della pena qualora diano prova di « buona condotta ». Ma tale norma non è applicabile — né è mai stata applicata — a chi è stato giudicato colpevole di reati politici, in particolare di quello previsto dall'articolo 70 del codice penale («attività antisovietica»). Andrej Sinjavskij — noto in Occidente con lo pseudoj nimo di Abram Tertz — si : trova attualmente in un camI po di lavoro nella regione : autonoma di Mordovia. nelI l'area del Volga, 350 chiloI metri a sud-est di Mosca, do| ve scontano le loro pene an| che altri intellettuali « dissidenti » condannati negli ultimi anni. Secondo quanto ; s'è appreso oggi, Sinjavskij, dopo la scarcerazione, verrebbe autorizzato a risiede1 re nuovamente a Mosca e a ; riprendere la sua attività di - traduttore. Il processo a Sinjavskij e a Daniel I i cui libri furono pubblicati in Occidente con I lo pseudonimo di Nikolaj I Arzhak) segnò la fine del bre| ve e illusorio « disgelo » intellettuale iniziatosi nel 1062 ì con la pubblicazione autorizi zata di « Una giornata di Ivan Denisovic x di Aleksandr Solzenieyn. Nelle loro autodifese davanti al tribunale di : Mosca, entrambi gii scrittori ; ammisero di aver inviato i i loro manoscritti in Occiden| te perché non riuscivano a I farli pubblicare in Unione I Sovietica. Ma Sinjavskij e j Daniel negarono che le loro opere avessero carattere o ! scopi antisovietici. La condan;... dei due scritì tori — appunto perché simi bolo di un progressivo irrij gidimento delle autorità verso ogni forma di anticonforI mismo letterario e artistico ; — suscitò proteste in tutto i il mondo. Quarantanove in¬ tellettuali europei scrissero una « lettera aperta » per chiedere la scarcerazione di Sinjavskij e di Daniel e una analoga petizione fu indirizzata al Kremlino da 63 artisti e letterati sovietici. Ma queste proteste non valsero ad ottenere un provvedimento di clemenza. Julij Daniel — che ebbe due anni di meno di Sinjav¬ skij — è stato scarcerato nello scorso settembre, cinque anni dopo ii suo arresto all'aeroporto di Vnukovo a Mosca. Adesso vive in « confino » a Kaluga, una piccola città 120 chilometri a sud di Mosca. Per ora a Daniel non è stato permesso di riunirsi alla moglie Larissa. Paolo Garimberti

Luoghi citati: Ivlij Daniel, Mosca, Russia, Unione Sovietica