UN'ALTRA CINTURA DA SUB DOVE FU TROVATA MILENA

UN'ALTRA CINTURA DA SUB DOVE FU TROVATA MILENA Nuovo indizio contro LORENZO BOZANO ? UN'ALTRA CINTURA DA SUB DOVE FU TROVATA MILENA Recuperata da due pescatori e consegnata alla polizia - Forse anch'essa fu legata al corpo della vittima per appesantirlo ulteriormente - La posizione del «biondino» aggravata dalle testimonianze dei sommozzatori suoi conoscenti: nessuno di loro acquistò la cintura che manca alla sua tuta e che dice d'aver venduto dal nostro inviato speciale GENOVA, lunedì mattina. Un'altra cintura da sommozzatore, simile a quella usata dall'assassino di Milena Sutter, è stata ripescata nel mare di Genova a circa seicento metri dal punto in cui il cadavere della tredicenne è ritornato a galla. E' una cintura di gomma nera con infilato un solo piombo da un chilo, tinto in arancione con colori all'anilina fi sommozzatori usano dipingere talvolta i loro attrezzi siu per distinguerli da quelli altrui, sia per essere scorti quando nuotano in immersione/. La cintura trovata attorno alla vita di Milena era invece zavorrata con cinque pesi non colorati in alcun modo. La nuova cintura è stata recuperata il 15 maggio da due pescatori subacquei dilettanti: Domenico Paresce, di 47 anni, meccanico, e Bruno Cevasco, di 29 anni, portalettere. Come tutti sanno, il corpo della ragazza era stato trovato la sera de! giorno venti. La cintura è rimasta quindi cinque giorni nelle mani dei due sommozzatori, ina essi hanno spiegato tutto in questura, quando è stato chiesto come mai avessero tardato tanto: « Sulle prime, non avevamo dato alcuna importanza alla cosa. Ci eravamo presi uno la cintura: l'altro il piombo. Soltanto quando abbiamo letto sui giornali del ritrovamento di Milena e dell'uso che un assassino aveva fatto di una cintura da "sub", ci siamo ricordati della nostra cin- tura ed abbiamo pensato che anch'essa poteva essere collegata in qualche modo con il delitto ». Il vicecapo della Mobile, Arrigo Molinuri. ha preso l'attrezzo in custodia ed oggi lo consegnerà al magistrato inquirente dott. Marvulli. Il già voluminoso pacco di reperti si arricchirà così di un altro pezzo. Il Paresce e il Cevasco lianno successivamente riferito alla polizia come hanno trovato la cintura: « Era su un fondale di tre metri, a 600 metri dalla scogliera del monumento ai Mille. Anemie per questo motivo ci è sembrato importante consegnacela In quella zona la scogliera scende in mare piuttosto dol cernente, degradando: è un posto molto noto ai subacquei perché è l'ideale per cominciare le immersioni ». Viene spontanea una do manda: come mai Bozano, esperto subacqueo, avrebbe portato la sua vittima proprio in una zona ove i sommozzatori sono numerosi e c'era quindi da attendersi che la ritrovassero ben presto? Ma, restando a questa nuova cintura, è stato fatto presente ai due che l'hanno trovata che potrebbe essere stata smarrita da qualcuno. Hanno risposto: « Di solito, chi perde un attrezzo come questo non ha nessuna difficoltà a recuperarlo. E' vero che non costa poi molto tpoche migliaia di lire), ma i sommozzatori si affezionano a questo compagno di immersioni che diventa anche uno strumento di sicurezza. Tra l'altro, dato che il mare in quella zona è profondo tre metri, non sarebbe stato per nulla diffìcile ripescarla ». Probabilmente l'assassino, per essere più sicuro che il cadavere rimanesse sul fondo, aveva applicato al corpo della vittima due cinture: in tutto lì chili di zavorra. Forse quella che aveva un solo peso si è sganciata mentre il rapitore gettava in acqua il corpo della ragazza. Con certi sistemi, le cinghie s'aprono rapidissimamente: basta premere una fibbia. E' una misura di sicurezza studiata appositamente per evitare che il subacqueo in difficoltà rimanga trattenuto in Alvaro Giti (Continua in 2 pagina)

Persone citate: Arrigo Molinuri, Bozano, Bruno Cevasco, Cevasco, Domenico Paresce, Marvulli, Milena Sutter, Paresce

Luoghi citati: Genova, Milena