In America tutto cambia ma Agnew resta lo stesso

In America tutto cambia ma Agnew resta lo stesso IL VICEPRESIDENTE È FERMO AL 1968 In America tutto cambia ma Agnew resta lo stesso Probabilmente Nixon non lo porterà con sé nella «corsa del '72» alla Presidenza: Spiro è troppo refrattario al «changing mood» degli Stati Uniti - Ma la sua assenza dalla gara sarà una grossa delusione per la destra dal corrispondente New York, lunedi mattina. \ In meno di due mesi, il vicepresidente Spiro Agnew è riuscito a provocare cinque a scandali » politici. E' un primato che ha messo i brividi alia Casa Bianca. Ha meo- j minciato con la campagna nel Laos il marzo scorso. Non gli piacque il modo con cui reagì l'opinione pubblica, sceltico o decisamente ostile: « Come — disse — ora abbiamo i cecchini che ci sparano addosso anche in casa? Questi dimostranti di strada, questi incendiari dei re- I gistri di leva dovrebbero avere il pudore di tacere ». Subito dopo, venne il caso Calley. « Si attacca un uomo j che ha accettato il servizio militare — tuonò il vìcepresidente — che ha fatto cioè il suo dovere verso la patria, e si esalta un obiettore di | coscienza, un imboscato come Cassius Clay? ». La terza gaffe nacque da un pròI gromma antimilitarista della televisione. Spiro Agnew colse la palla al balzo per un tentativo di censura della stampa, a suo parere « alfiere del movimento per la colpevolezza dell'America ». Essa fa un lavoro da sicari, proclamò: « TI masochismo va controllato prima che distrugga la nazione ». Il suo intervento più clamoroso è stato quello contro la distensione con la Cina. In una conferenza stampa « segreta » a mezzanotte, il vicepresidente si dichiarò in contrasto con Nixon. «Ti- me » pubblicò una vignetta in cui egli saltava su un tavolo da ping pong con una racchetta in mano: « Adesso vi faccio vedere io come si gioca ». Per ultimo, c'è stato un insulto al senatore Mike , ò - Mansfield, quello che vuole I tritirare metà delle truppe : camericane dall'Europa. Man-1 vcsfield aveva accusato Agnew di considerare « antipatriottici » i pacifisti. « E' un bugiardo », ha ribattuto il vicepresidente in un pungente a comunicato aa I nalisti, Nixon ha difeso il suo o i « braccio destro », definendolo i « un uomo candido e onesto », o . l'asso nella manica dei repube - blicani. In verità, per il par- rlim. | a.»*!?m»/.0-.m,C.a"-'" Ìa-,ffì?.'; I Gfxgcs tito Agnew fa un buon lavo- \ co. Egli è un po' il commesso j viaggiatore della Casa Bìan-\ca nelle roccaforti dei fedeli, 1 raccoglitore di fondi e catalizzatore delle destre. Ma per il governo qualcuno pensa ormai che sia un po' una palla al piede. Il ministro della Giustizia Mitchell, che nel '68 fece vincere le elezioni a Nixon con un'attenta strategia, giovedì scorso ha annunciato che Agnew potrebbe essere sostituito nella « corsa del 72 ». Il vicepresidente è consapevole dei dubbi sorti nell'amministrazione, ma fiducioso del suo « fascino » sull'uomo della strada. Il suo motto è quello churchilliano: « Ammirato, volentieri; odiato, pazienza;, ignorato, mai ». Ha il senso dell'umorismo e la pelle dura. Cosi si compiace d'aver sostituito le pin-ups sulle magliette degli universitari, e « Topolino » sugli orologi per bambini. L'odio degli hippies, delle estreme sinistre, la diffidenza dei moderati e dei democratici non lo turbano. Avendo per principio di dire ciò che pensa, e non conoscendo la paura (fu uno dei migliori ufficiali di Patton nelle Ardenne, nell'ultimo confitto) è pronto ad addossar?' ogni responsabilità. C'è d'altra parte, negli intellettuali e, nei « mass media » americani, un gusto talvolta astioso nel dileggiare il vicepresidente. Le sue disavventure sportive, ad esempio, vengono ingigantite. Per due anni consecutivi, giocando a golf a Palm Spring, egli ha causato incidenti: una volta ha colpito in testa il campione Doug Sanders, un'altra al braccio una signora. Due Stati dell'Unione, il Maryland, di cui egli fu governatore nel '67 e '68, e l'Indiana gli hanno proibito l'accesso ai loro campi. Adesso, in riferimento alle sue origini etniche, circola il proverbio: « Guardati dai greci che portano mazze da golf ». Co?iie non è un cattivo po- litico, in verità. Agneiv non è un cattivo atleta. A 52 anni, è uno dei più aitanti gover- nanti degli Stati Uniti. Quan-do un settimanale femminile lo ha definito grasso, sua moglie ha rivelato che viaggia con attrezzi da ginnastica nella valigia. « In quanto alle sue statistiche vitali — ha affermato — per un uomo di mezza età non c'è da lamentarsi ». Agnew è alto un metro e 88 centimetri, ha 95 centimetri di vita. Sfortunatamente per lui, ha la parola e l'injortunio troppo facili. « Dovunque va — dicono a Washington — capita qualcosa ». E la caratteristica mal si con cilia con la Casa Bianca. Spiro Agnew .non- capisce i motivi per cui lo trovano tanto controverso. A raffio- \ reso~nonno: 'due figlie'spo 1 ne. egli si ritiene « mister Middle America ». Nella sua carica s'è dimostrato uomo d'ordine, fustigatore dei costumi, difensore del nazionalismo. Senza dubbio, egli è il portavoce della « maggioranza silenziosa ». Il suo frasario pittoresco solletica la fantasia. Gli avversari sono « ipocondriaci isterici della storia ». I radicali « gruppi effeminati di snob impudenti ». Non gli manca la prontezza nella battuta, che nei comizi aiuta, specialmente con gli elettori indecisi. Se Nixon gli chiederà di ritirarsi, sarà non solo per la sua propensione per le gaffes, ma anche, e forse soprattutto, per il changing mood, il cambiamento d'atmosfera in America. Il problema di fondo del vicepresidente infatti è questo: che egli è rimasto fermo al '68, mentre il paese è mutato. Gli Stati Uniti oggi sono antimilitaristi, almeno in parte, isolazionisti, insofferenti del potere. Gli hot pants hanno sostituito le minigonne, la marijuana le normali sigarette, solo Agnew è lo stesso. Dicono che anche la consorte insista perché Spiro Agnew lasci la politica. A casa, il vicepresidente è docite. tranquillo, un vero padre di famiglia. Il primogenito Randy. un ei-marine, lo ha già sate entrambe di recente, fanno le assistenti sociali, la terza studia musica. Agnew stesso è -tentato dagli studi classici fsul tavolo del suo ufficio tiene un busto di Socrate). Tuttavia, non ha mai manifestato l'intenzione di « abbandonare la battaglia ». E, dato il suo carattere, c'è da pensare che Nixon non potrebbe dirgli così facilmente: « Arrivederci e grazie ». Ha dichiarato il comico Bop Hope: « In ogni caso, tutti noi giocatori di golf americani voteremo per lui. Meglio che resti alla Casa Bianca, anziché distrugga i no- stri carrmi »- Ennio Carette* \ j I j |