Aereo da turismo precipita sulla radiale affollata di auto: il piloto è carbonizzato

Aereo da turismo precipita sulla radiale affollata di auto: il piloto è carbonizzato Poco prima delle 19, migliaia di persone assistono alla sciagura Aereo da turismo precipita sulla radiale affollata di auto: il piloto è carbonizzato Il Piper era partito venti minuti prima dal campo di Orbassano - Compiva un volo di allenamento - L'aviatore si è abbassato sulla zona dove sua moglie era andata a trovare un'amica - L'improvvisa caduta e il rogo a 16 metri dalla strada su cui correvano colonne di macchine - Un'ala urta i fili dell'alta tensione - Un frammento dell'aereo colpisce una "128" : feriti l'automobilista diciannovenne e suo padre Un piccolo aereo da turismo è precipitato Ieri verso le 19 a pochi metri dalla radiale di Moncalieri su cui le auto si incolonnavano per il « ponte » di quattro giorni e si è incendiato. Il pilota è morto carbonizzato nel rogo, migliala di persone hanno assistito inorridite alla sua fine. Anche la moglie ha visto il minuscolo velivolo cadere: era poco lontano, in visita ad un'amica, e si suppone che 11 pilota si fosse abbassato per salutarla, con una pericolosa acrobazia. Un filo dell'alta tensione gli ha troncato netto l'ala destra. Si chiamava Lorenzo Terravecchla, 39 anni, impiegato della Banca Commerciale di Villafranca, abitante In via Nuoro 42/23 con la moglie Franca e il figlio Maurizio di otto anni. Nel 1964 aveva conseguito presso l'Aeroclub il brevetto di primo grado. Il direttore Ferruccio Vignolo dice: « E' siato mio allievo: brillante, ma irrequieto ». Tanto che ha finito col lasciare l'Aeroclub e passare all'aeroporto Cerrina, dove due anni dopo ha conseguito il brevetto di secondo grado, che lo abilitava a trasportare passeggeri. Tre anni fa avevo dovuto abbandonare il volo per un grave incidente stradale: le gambe fratturate avevano dovuto essere saldate con chiodi, non si era ancora rimesso completamente, ma negli ultimi tempi aveva ripreso a volare. Ieri alle 18,17 decolla dall'aeroporto di Bruino su un Piper Tripacer 22, un leggero monoplano ad ala alta con quattro posti, capace di raggiungere i 160 chilometri orari. Come prescritto, ha tracciato il piano di volo. Dice l'istruttore Secondo Canterano: « Un giro di allenamento della durata di mezz'ora, sulle vallt del Pinerolese. Sapeva perfetta- mente che è proibito sorvolare la città ». Invece, alle 18,50 è sul tratto della radiale di Moncalieri che prende il nome di corso Trieste: nereggia di automobili incolon¬ nate che si dirigono verso il mare. Sulla destra del corso si erge tutta una fila di alti palazzi di recente costruzione. Perché il velivolo sia in questa zona, non è ben chiaro. Ma n 1 o e si pensa, con sufficiente fondamento, che il Terravecchia voglia salutare la moglie, in visita presso un'amica di famiglia, la signora Crimi, che abita appunto al decimo piano di corso Trieste 25. Dicono: « Lo aveva fatto altre volte, si abbassava fino a sfiorare i tetti, con ardite acrobazie ». Il pensionato Tlslero Bozzi, 59 anni, sta giocando a bocce proprio presso questa casa e racconta: « Ho visto l'aereo influirsi tra le chiome di due alberi del campo da gioco e mi sono detto: " Dio santo, come è basso ". L'ho seguito con lo sguardo: ha percorso ancora 500 metri, poi l'incidente ». Luigi Landò, 39 anni, che sta prendendo l'aperitivo con amtcl al bar « Settebello » di' córso Trieste 57: « L'Ilo visto sfrecciare bassissimo sul recinto delle roulottes " De Reu. Poi è jeeso ancora, ondeggiando' con le ali: ho avuto l'impressione che si fosse trovato all'improvviso davanti al fili dell'alta tensione e tentasse di passarci sotto. Invece, lì ha urtati ». Nessun rumore, nessuno schianto: « Ho avuto addirittura l'Impressione — dice Giuseppe Quaglia, 54 anni, largo Leonardo da Vinci 53 — che avesse addirittura il motore spento e tentasse di atterrare sulla spianata della futura tangenziale». Una vampa, una cascata improvvisa di scrintille accecanti. Il filo della linea che alimenta il quartiere delle Vallerò è tranciato di netto dall'ala destra, ci si attorciglia attorno e ne strappa metà. Un altro pezzo si stacca e finisce a terra, rimbalzando per una ventina di metri, un frammento più piccolo sfonda il parabrezza della 128 su cui Carmelo Bognanni, 51 e il figlio Calogero di 19 stanno percorrendo la radiale, intruppati nella colonna: restano lievemente feriti alle braccia, alle Molinette verranno giudicati guaribili in sei giorni. ' Il piccolo aereo mutilato cade in diagonale, sfarfallando, per altri settanta metri e si schianta contro il recinto delle «roulottes» di Giglio Tos, che è nel capannone a sette metri di distanza con la moglie Wanda, la segretaria Anna Corigliano di 18 anni e l'amico piof. Alberto Rafanelli e un dipendente, Francesco De Michelis. Raccontano: «L'abbiamo visto venirci addosso con le prime lingue di fiamma che lambivano la carlinga ». .. . Al momento dell'urto contro il suolo, il leggero aereo avvampa dmtrspG di colpo, ln pochi secondi le fiamme si levano alte decine di metri. I cinque nel capannone accorrono, tentano l'impossibile con sabbia ed estintori, anche due passanti, l'ex vigile del fuoco Ignazio Pagliano di 35 anni, di Grugliasco e Alberto Gilarno, 36 anni, Largo Saluzzo 36, accorrono e tentano di dare una mano. Ma è un tentativo Inutile. Un quarto d'ora dopo, quando arrivano I vigili del fuoco, l'aereo è ancora avvolto dalle fiamme. E' difficile dare un nome al corpo carbonizzato nella carlinga. Il frammento d'ala finito nel prato porta la sigla Cer, che indica l'aeroporto Cerrina, e un'altra lettera che dovrebbe indicare il pilota ma è slabbrata, difficilmente leggibile. Si pensa che la sigla intera sia Cerb, e affannose ricerche si indirizzano su un altro pilota, Mario Contratto, che è decollato quasi contemporaneamente. Ma risulta già rientrato all'aeroporto. L'istruttore Camerano si leva fn volo e passa a bassa quota sul luogo dell'incidente: « Ho visto un ingorgo spaventoso di auto sulla strada, il relitto del velivolo, ma non ho potuto distinguere chi potesse essere ». Su un pullman c'è la sorella del Terravecchia, Giovanna, 44 anni, con il figlio Renzo di 13. Guarda il relitto fumante e mormora. « Speriamo che non sia lui ». E' la moglie a consentire l'identificazione. Telerò, a con voce tremante all'aeroporto Cerrina: «Ho visto un aereo cadere, sapete dirmi se mio marito è in volo? ». Le dicono di si, ma aggiungono per tranquillizzarla: « Nella zona di Pinerolo, lo attendiamo di minuto in minuto ». Dall'altra parte la donna riattacca con un singhiozzo soffocato. Poco più tardi si libera il corpo dai rottami: porta al collo una piastrina di riconoscimento su cui si distingue il nome: Terravecchia. Non | ci sono più dubbi. Lorenzo Terravecchia, il pilota morto, in una recente fotografia con la moglie - Questa scena terrificante si è presentata a chi passava sulla radiale: l'aereo è divorato dalle fiamme

Luoghi citati: Bruino, Grugliasco, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo, Terravecchia, Trieste