Scioperi in Germania con tumulti e serrate di Tito Sansa

Scioperi in Germania con tumulti e serrate Scioperi in Germania con tumulti e serrate Inasprite le agitazioni dell'industria chimica Alcune aziende rompono il fronte industriale (Dal nostro corrispondente) Bonn, 25 giugno. Lo sciopero dei dipendenti dell'industria chimica della Renania, della Westfalia, del¬ l'Assia e di Amburgo si è inasprito, assumendo aspetti assolutamente nuovi nella storia dei conflitti sindacali in Germania. La cronaca registra oggi cinque fatti: tafferugli violenti a Colonia e a Duesseldorf tra scioperanti (tra cui molti stranieri, italiani, jugoslavi, greci) e operai in maggioranza tedeschi che non vogliono perder la giornata lavorativa; tentativi di corruzione da parte degli industriali per indurre gli scioperanti più accaniti a tornare al lavoro ( si parla di bustarelle contenenti tre le 90 e le 300 mila lire); infiltrazioni di agitatori di estrema sinistra nelle file dei dimostranti; le prime serrate da parte di due industrie; infine, la rottura del fronte compatto dei datori di lavoro. Tafferugli. Sono avvenuti un po' dovunque. Sassi sono stati lanciati contro gli autobus pieni di volontari, dinanzi ad alcune fabbriche le strade erano state seminate di chiodi. Tentativi di corruzione. Sono stati denunciati da operai greci di guardia dinanzi ad alcune aziende per impedire l'ingresso degli operai. Affermano che gli sono state messe in mano somme equivalenti a mezza mensilità, e che gli sarebbe stato promesso il tnplo. Gli industriali negano, dicono che si tratta di una « infame menzogna ». Infiltrazioni comuniste. Non sono state confermate né smentite dai sindacati. I datori di lavoro però affermano che lo sciopero è sfuggito di mano alle organizzazioni dei lavoratori (che non sono stati interpellati) e che viene manovrato da elementi comunisti. Serrate. Ad Amburgo, due aziende hanno mandato a casa circa 400 dipendenti che durante la mattinata si erano astenuti dal lavoro chiedendo aumenti salariali del 12 per cento e la tredicesima mensilità. Rottura del fronte degli industriali. E' l'avvenimento più sensazionale. A Bielefeld, un'azienda che dà lavoro a 600 dipendenti ha acconsentito a concedere aumenti del 9 per cento. Ad Amburgo, un'altra fabbrica ha accolto la medesima richiesta, garantendo arjche la tredicesima a partire, dal dicembre 1973. La reazione dell'Unione industriali è stata immediata: le due aziende sono state espulse dall'associazione Tito Sansa