Esiste il timore di un clamoroso "crack,, dietro la scomparsa dell'agente di Borsa

Esiste il timore di un clamoroso "crack,, dietro la scomparsa dell'agente di Borsa Da otto giorni mancano notizie di Attilio Marzollo Esiste il timore di un clamoroso "crack,, dietro la scomparsa dell'agente di Borsa Un'inchiesta alla Cassa di Risparmio di Udine per un presunto "giro,, di fidi Imbarazzo nell'ufficio di Venezia - Il lungo silenzio diventa ormai inspiegabile - Pare che un istituto bancario abbia bloccato due assegni dell'agente per un importo di 250 milioni - Indagine discreta e delicata per accertare un eventuale «stato di difficoltà» a carico del professionista che è sempre irreperibile (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 25 giugno. Il groviglio sembra per ora inestricabile: la scomparsa dell'agente di cambio veneziano Attilio Marzollo, che dura ormai da 8 giorni, continua ad avvolgere l'una sull'altra perplessità e inquietudini. Ancora silenzio assoluto sulla partenza improvvisa e sulla prolungata inspiegabile assenza del più noto operatore di Borsa della città. Nessuno è in grado di dare qualche indicazione circa la direzione intrapresa dal professionista, non si trova una traccia che possa condurre a ritrovarlo. Sparito, in modo davvero misterioso. Nel complesso apparato di attività cui l'agente di cambio si dedicava, pare con un giro di decine di miliardi, è rimasto in funzione fino a questo momento l'ufficio di calle Del Pestrin, dove tuttavia si respira aria di malinconia e di imbarazzante attesa. Gli impiegati che si aggirano disorientata per il locale si guardano l'un l'altro scambiandosi interrogativi su questo abbandono in cui li ha fati piombare il loro principale. Uno dei dipendenti dice che Attilio Marzollo è sempre stato metodico, scrupoloso, nella sua vasta ed a volte febbrile operosità. Di solito, quando si allontanava precisava il luogo in cui si sarebbe recato e dove sarebbe stato possibile rintracciarlo in caso di necessità. Venerdì scorso il professionista se ne è andato senza lasciare spiegazioni. Poteva essere un viaggio per un «weekend» dato che la signora austriaca con cui vive sta trascorrendo una vacanza in Svizzera. Nessun sospetto, quindi, ha accompagnato la partenza dell'agente di cambio. Ma qualche giorno dopo, si è atteso invano che Attilio Marzollo tornasse per rituffarsi nel vortice delle sue attività finanziarie che avevano diramazioni -in altre città d'Italia. La sua assenza e o o d a, e ie l i a a n ia a eo stata notata in particolare martedì, quando la cabina per le contrattazioni che egli solitamente occupava alla Borsa di Venezia è rimasta vuota per tutta la mattinata. Allora si è fatto avanti qualche sospetto. E con il trascorrere del tempo i sospetti sono diventati preoccupazioni, allarmi. Dato che la rete di operazioni dell'agente di cambio aveva raggiunto dimensioni molto vistose (Marzollo, si dice, aveva l'abitudine di giocare al rialzo), è rimasta una situazione estremamente difficile da controllare, fatta di titoli, di azioni, di depositi bancari. Incertezza e confusione si sono unite all'ansia per la scomparsa del noto professionista. Si pensava che una schiarita potesse venire dalla riunione che si è tenuta ieri in una sala della Banca d'Italia di Venezia. Ma dall'incontro dei più quotati esponenti degli ambienti finanziari è uscito a tarda sera soltanto un breve e alquanto laconico comunicato: « La deputazione della Borsa valori di Venezia, riunita il giorno 24 giugno 1971, presenti l'ispettore del Tesoro, ha ascoltato il presi dente della Commissione per il listino, dott. Dufour, in me rito alla liquidazione di fine mese presso la locale Borsa valori e l'ha pregato di raccogliere ulteriori elementi » Una comunicazione in cui, evidentemente per motivi prudenziali, non si fa esplicito riferimento al caso di Attilio Marzollo. Si dice, però, che in sostanza il dott. Dufour ed il presidente del comitato direttivo degli agenti di cambio di Milano, dott. Aletti abbiano ricevuto l'incarico di accertare un eventuale « stato di difficoltà» a carico del professionista. Si tratterebbe d'una specie di indagine, discreta e delicata, nel tentativo di mettere insieme un bilancio delle operazioni fin qui condotte dall'agente di cambio veneziano. Una ricerca complicata quella affidata ai due funaio nari, perché non appare certo agevole muoversi nell'intrico delle attività di Attilio Marzoilo. La visita che i due incaricati hanno compiuto ieri nell'ufficio in Calle del Pestrin non avrebbe dato risultati di particolare rilievo: i documenti consultati non sareb bero stati sufficienti a forni re indicazioni su una presun ta situazione deficitaria. Qual è la reale posizione di Attilio Marzollo nel complesso giro dei suoi affari e quale significato ha la sua lunga assenza? Domande che per il momento restano senza risposta. Gli esperti affermano che occorrerà attendere la liquidazione di Borsa del mese di giugno per poter trarre conclusioni abbastanza precise sul conto del prò fessionista veneziano. La vicenda, comunque, continua a suscitare scalpori. C'è chi aspetta inquieto di conoscere gli sviluppi del caso e chi già pensa di correre ai ripari per evitare sorprese. Tra l'altro, pare che un istituto bancario abbia bloccato due assegni firmati da Attilio Marzollo, per un importo complessivo di 250 milioni; sarebbe soltanto un provvedimento det¬ tcstficnpddmcdsritsatabsdnM tato dalla cautela, in modo che un possìbile creditore non si trovi avvantaggiato rispetto ad un altro. Il timore d'un crack », insomma, esiste, ma finora non vi sono elementi concreti ai quali si appoggino le apprensioni. Ci sono, più che altro, attesa e prudenza, g. m.

Persone citate: Aletti, Attilio Marzollo, Del Pestrin, Dufour, Pestrin

Luoghi citati: Italia, Milano, Svizzera, Udine, Venezia