Elettronica nelle cliniche di Angelo Viziano

Elettronica nelle cliniche I computer rivoluzionano ricerca e pratica ospedaliera Elettronica nelle cliniche Un esempio da seguire, quello che si fa nei Paesi scandinavi: il «piano» attuato dal Karolinska di Stoccolma e il « sistema militi-satellite » di Uppsala - Dalle « anagrafi sanitarie » alla collaborazione continua con altri istituti mediante una rete di terminali - Progressi nella tecnica di automazione per gli esami cardiologici - L'applicazione degli elaboratori nelle analisi di laboratorio - Ora si programmano anche le narcosi Copenaghen, giugno. Quando si parla del computer al servizio della medicina c'è molta confusione tra 11 pubblico e, tra i medici, sussistono molte perplessità sul calcolatore elettronico, dalla favolosa «memoria», che elabora velocemente miriadi di dati. Anche se il suo sviluppo in altri settori di lavoro sia oggi incontestabile, per quanto già raggiunto in medicina, le informazioni sono scarsamente divulgate e non precise e sovente distorte. Così ci sono ancora scettici al riguardo. Per contro, altri sono definiti « i futuribili », perché già anticipano idealmente i progressi straordinari che la applicazione dell'elettronica in medicina sembra destinata a sviluppare in un futuro prossimo, sia nel settore della ricerca sia nella pratica clinica. L'avanzata dei computers nelle possibilità di una più larga, razionale e rapida assistenza sanitaria alla collettività è stata in questi pochi anni già assai notevole, sì da incrementare nuove speranze tra gli inizriaiti, anche se qualche risultato ha deluso. Per giudicare le possibilità ed i limiti attuali del « computer al capezzale del paziente » e prospettarne l'evoluzione aweniristlca, a breve o lunga scadenza, era indispensabile qualche periodico diretto sopralluogo dove questa innovazione è già da tempo usata, e sentire i pareri degli esperti che operano in questo settore. Questo il motivo del nostro viaggio in Svezia ed in Danimarca. Se ci domandiamo cosa possa fare il computer al capezzale del malato non restringiamo con ciò il significato di « capezzale » al solo letto, ma ci riferiamo più estensivamente a tutta l'organizzazione ospedaliera e al di là di essa, cioè a particolari « centri » elettronici di cui non tutti gli ospedali possono disporre, ma ai quali sono collegabili. « Centri » vari cui — e li siamo nel futuribile — in qualche modo potrà pure collegarsi il medico condotto di una sperduta regione, via telefono. La prima tappa di questo viaggio è stata la Svezia. Come forse qualche lettore ricorderà da nostri precedenti articoli, questo è 11 primo Paese in cui è stato dato l'avvio addirittura ad una anagrafe sanitaria, mediante il sistema elettronico, dell'intera popolazione. Un catalogo di otto milioni o poco più di svedesi con i dati anagrafici consueti seguiti da quelli anamnestico-clinici, aggiornabile e conservato nella « memoria » degli elaboratori elettronici, rapidamente consultabile all'occorrenza. Se si dovesse prestare un soccorso di grande urgenza ad un ignoto paziente in stato di choc o in coma, insomma privo di coscienza, sì da non poter informare il medico sui suoi precedenti morbosi, tra cui figurino magari intolleranze a certi farmaci o particolari malattie che richiedono o escludono taluni provvedimenti terapeutici, da un tesserino che il soggetto porta con sé si ricaverà il suo numero-chiave per avere in pochi istanti la sua cartella clinica di base. Progetto -tipo All'infuori di un servizio così singolare centralizzato, è nell'ambito della nuova organizzazione elettronica ospedaliera (in cui ancora la Svezia è in primissima fila) che oggi già in vari Paesi si va realizzando un sistema analogo nei riguardi dei ricoveri passati e presenti. Non è infine a caso che a Stoccolma si sia installato l'istituto base per l'Europa della Ibm. Nel suo Centro medico internazionale abbiamo avuto i primi incontri con gli esponenti dei più avanzati progetti e delle realizzazioni attuali. Il progetto-tipo è quello, ora in avanzata realizzazione, del famoso Karolinska Hospital di Stoccolma. E' stato varato nel maggio del '65 dall'« Ente nazionale svedese di organizzazione ed amministrazione (Noom) » in collaborazione con l'ospedale, che è l'unico sotto il controllo diretto del Governo centrale (mentre tutti gli altri nosocomi dipendono dai 25 Consigli regionali e dai tre maggiori Centri urbani, Stoccolma, Goteborg e Malmo), allo scopo di esaminare le possibilità di applicazione delle tecniche di elaborazione elettronica dei dati alle procedure ospedaliere. La realizzazione è avvenuta in varie fasi, col contributo del predetto Centro medico internazionale, il quale controllava che le possibilità risultassero oltre che relative alle dimensioni ed alle strutture del Karolinska, anche adattabili ad altri ospedali di grandi e medie dimensioni, ossia per quelli regionali. Indubbiamente la pianificazione dell'iter del paziente in ospedale è oggi sempre più difficile a causa del rapido sviluppo della medicina e la sua suddivisione in un numero sempre più crescente di specializzazioni. Comunque il progetto KS (Karolinska) ha superato tanti ostacoli, e realizza oltretutto importanti risparmi di tempo e quindi di degenze. La memorizzazione delle cartelle cliniche, che sono lo strumento principale della pratica medica per il loro contenuto informativo, è stato il primo passo per renderne più agevole e immediata all'occorrenza la consultazione, nella cosiddetta « banca dei dati »; la quale è stata concepita come parte di un sistema di archivi di informazioni mediche a carattere centrale o regionale. Di particolare interesse, allo scopo soprattutto di evitare un eccesso di giornate di degenza ospedaliera o di affrettare lo svolgimento delle consultazioni (visite ed esami) ambulatoriali, è la procedura per accedere a tali prestazioni quando non si tratta di casi urgenti di emergenza. Il paziente tramite il suo medico (quando questi lo reputa) si mette in contatto con l'ospedale. Eanca dei dati Riceve speciali questionari (oltre la scheda d'ammissione) che compila a casa e rinvia. Dopo qualche giorno gli viene spedita una seconda lettera contenente un elenco di appuntamenti per gli appropriati esami di laboratorio, stampato dal calcolatore, con le istruzioni necessarie e la mappa dell'ospedale. Naturalmente il piano preliminare di indagine per il suo caso è stato steso da uno specialista. Così quando il paziente vede per la prima volta il medico cui è stato assegnato, questi ne ha già le informazioni e i risultati degli esami, e quindi maggior tempo da dedicargli. Nella banca dei dati del Karolinska tutti i pazienti, esterni ed interni, vengono iscritti mediante un codice di identificazione. Presso i laboratori clinicochimici del Karolinska il numero di analisi effettuabili è in rapido aumento. Molte sono automatizzate: l'elaboratore raccoglie i dati analogici dei vari apparecchi e li converte in numerici. Dopo l'elaborazione i risul¬ tati vengono stampati dal terminale nel laboratorio. Il calcolatore controlla pure gli strumenti di analisi ed invia messaggi di allarme quando si verifica qualcosa di insolito. Ora si « programmano » anche le narcosi. Il malti-satellite In collegamento con l'ospedale universitario di Uppsala, ove abbiamo fatto un'altra tappa, l'ospedale Karolinska ha pure collaborato alla realizzazione di un sistema di elaborazione elettronica per i centri trasfusionali. Ad Uppsala, abbiamo preso diretta conoscenza di un particolare sistema informativo integrato destinato all'assistenza medica. E' il cosiddet¬ to « sistema multi-satellite », che in effetti comprende, oltre una centrale elettronica sita in un grande ospedale, un complesso di elaboratori periferici, cioè satelliti, e numerosi terminali. E' adottato da numerosi ospedali svedesi. Rappresenta ima «strategia » — come dice il suo ideatore, prof. W. Schneider — che prevede un numero variabile di unità indipendenti, poste in comunicazione mediante tecniche di elaborazione a distanza, e tiene conto delle risorse finanziarie, dell'applicabilità delle tecniche elettroniche e del grado di sviluppo tecnico e medico esistente nei vari settori. Qui a Copenaghen ci attendeva un'altra valorosa équi¬ pe di esperti per illustrarci il sistema informativo del complesso ospedaliero che fa capo al Gentofte Hospital. Particolare interesse desta il processo di automazione che si è iniziato con l'installazione nel 1966 (fra le prime nel mondo) di un sistema « Ibm 1800 » presso il laboratorio di cardiologia. Più tardi l'elaboratore ha assunto il controllo di numerosi altri settori. Il sistema elettronico particolarmente, in collegamento con gli apparecchi dei laboratori di controllo e di analisi, rende possibile l'elaborazione istantanea dei dati relativi ai pazienti e la loro restituzione sotto forma di risultati sintetici. Ben 4000 esa¬ mi chimici al giorno vengono speditamente effettuati. Abbiamo assistito a prove della attività dell'elaboratore in collegamento con apparecchi per esami cardiaci e respiratori. Serve pure per esami relativi a soggetti con di- I fetti uditivi. La possibilità del sistema di elaborazione j « on line », cioè di porgere i dati nel momento stesso in | cui vengono raccolti, lo rende assai utile ad esempio per il controllo della funzione respiratoria in occasione di interventi polmonari. Penna elettronica Al Gentofte Hospital abbiamo pur visto una delle prime applicazioni di uno speciale dispositivo, detto « penna elettronica», che, collegato al calcolatore, gli trasmette ogni specie d'informazione grafica da elaborare (persino dettagli di radiografie, esami istologici, strisci di secrezioni vaginali). I risultati di tale attività operativa sono evidenziati in via diretta, « on line », sul video o stampati. Nel corso delle conferenze con gli insigni specialisti si è toccato anche il problema della diagnosi elettronica dell'elettroencefalogramma e del relettoCK»rdiograrama. Intorno alla possibilità della prima ancor molte sono le difficoltà, alla cui soluzione attende un valente studioso del Karolinska; circa quella elettrocardiografica il valore può essere attualmente sufficiente solo per scopi di medicina preventiva di massa, ma è per ora esclusa per i fini accertamenti cardiologici clinici. Per essi occorre l'esperienza e la decisione del cardiologo. Tuttavia è lecito pensare che al riguardo qualcosa di nuovo presto si profili, attraverso i risultati di un complesso programma di particolari analisi del tracciati elettrocardiografici, che il prof. Jorgensen, con l'ausilio del calcolatore, come abbiamo visto, sta conducendo al Gentofte, ove giornalmente duecento elettrocaWiogram» mi vengono immessi in « memoria ». Angelo Viziano Copenaghen. Lo spirometro del laboratorio cardiologico del l'ospedale Gentofte è direttamente collegato al « computer »

Persone citate: Jorgensen, Schneider