Noto agente di cambio a Venezia scomparso in modo misterioso di Franco Giliberto

Noto agente di cambio a Venezia scomparso in modo misterioso Mancano sue notizie da venerdì scorso Noto agente di cambio a Venezia scomparso in modo misterioso E' i] qua rantoli eri ne Attilio Marzollo, protagonista di operazioni finanziarie per l'ammontare di miliardi - La moglie e i figli sono a St-Moritz, per un periodo di vacanza - L'agente temeva un imminente dissesto? (Nostro servizio particolare) Venezia, 23 giugno. Uno dei più noti agenti di cambio italiani, abituato a maneggiar decine di miliardi, è scomparso venerdì scorso da Venezia. Ora, non soltanto la Borsa della città lagunare è in subbuglio per lui. Attilio Marzollo, 48 anni, l'uomo che ha fatto perdere ogni traccia di sé, negli ultimi due anni è stato protagonista di audaci, ma riuscite operazioni d'acquisto titoli. I suoi « exploits » hanno animato le Borse di Milano, Torino e Roma a più riprese; la sua fama di eccezionale finanziere ha varcato i confini nazionali. « Io mi sono specializzato — amava dire — nella compravendita di pacchetti azionari per grandi banche nazionali ed estere. Il mio segreto è tanta Jortuna e tante anticamere. Non mi interesso di politica ». Ora non si sa dove sia. E' stato visto l'ultima volta a Venezia quattro giorni fa, in passato non aveva mai dato preoccupazioni per assenze prolungate. E' conosciuto come uomo metodico, puntuale. Aveva rapporti di lavoro quotidiani con le banche e una rete di corrispondenti (che operano sui mercati finanziari italiani) che sempre si sono distinti, negli ultimi tempi, con massicci acquisti di azioni per suo incarico. Nella sua abitazione del sestiere di Dorsoduro 2820, c'è solo la governante. La moglie del Marzollo e i due figli (di 7 e 2 anni) sono in vacanza a St. Moritz. La governante afferma: «Sì, siamo preoccupati. Ho 'parlato per telefono con la signora Ursula e anche lei non ha la più piccola notizia del marito. A Roncade, in provincia di Treviso, dove la famiglia ha una tenuta, nessuno l'ha visto. In passato ha fatto gualche weekend di un paio di giorni, ma sempre ci avvertiva della località in cui si sarebbe recato. Potevamo sempre raggiungerlo con il telefono, per qualsiasi evenienza. Questa volta niente, neanche una parola, una frase che potesse aiutare a sapere dove è andato ». Altre preoccupazioni, di carattere finanziario questa volta, nel suo ufficio di calle del Pestrin, a S. Marco. Dice l'impiegato Giorgio Giorgi: « Stiamo facendo i conti, tirando le somme dell'attività economica del signor Marzollo. Non è facile, si tratta di complessi l'apporti in cui soltanto lui sa districarsi. Siamo disperati, tutto fa pensare che questa sua assenza non sia da sottovalutare e si prolunghi. Non era mai accaduto che ci lasciasse così, in balia di noi stessi ». Ecco alcuni esempi dell'attività del Marzollo. Secondo i suoi colleghi di Borsa la maggior parte delle sue operazioni hanno mirato all'accumulo di grossi quantitativi di titoli, da rivendere (raggiunta una più alta quotazione) ai fondi d'investimento che si fossero presentati sul mercato finanziario. Uno dei suoi più grossi affari per conto dell'Iri ha riguardato l'acquisto di circa un milione di azioni della società Condotte d'Acqua, in parte avute dal finanziere Mic.jle Sindona, in parte rastrellate nelle Borse di Milano, Torino, Genova e Roma. Dal 1952, anno in cui era entrato in Borsa come procuratore di un anziano agente di cambio, operazioni del genere sono state numerosissime. Stefano Dufour, presidente della Borsa di Venezia commenta: « La sua scomparsa ha del misterioso. Non credo che abbia voluto farci uno scherzo comparendo magari domattina, come se nulla fos- j se accaduto. La deputazione ai Borsa è stata convocata per domani pomeriggio e discuteremo la vicenda con cai- \ ma. Certo c'è qualche appren stavdefoncopOl'aunpepiloipsosamvacadsennelcilscnpvcìiLcMs'irne.'Anche' se da un "primo Icontrollo mi risulta personal-Imente che la sua posizione, per quanto riguarda l'attività i in Borsa, sia addirittura attiva. Ho verificato in alcune banche veneziane, i depositi sono intatti: un miliardo e 300 milioni alla Commerciale, un miliardo al Banco di Sicilia, quasi un miliardo al Banco di Roma e cosi via. Da nessun istituto di credito, finora, mi sono giunte voci allarmate. Naturalmente biso-gnerà fare i conti al centesimo per poi trarre delle con- clusioni. Marzollo è un accentrutore, e non c'è nessuno che conosca bene tutti i suoi affari. Ma con pazienza arriveremo a una verifica globale. Nella speranza che intanto sì rifaccia vivo. Quanto alle voci di ammanchi non sono fino a questo momento degne di fede. Qualcuno ha parlato di un passivo di una decina di miliardi? Io non ho nessun elemento per confermare questa illazione ». Pochi mesi fa, la rivista « l'unorumu » aveva dedicato ai Marzollo un « profilo ». Lo stesso Dufour, intervistato, aveva detto di lui: « E' uno degli operatori con maggior fortuna e mezzi a disposizione che mi sia capitato di incontrare. In più ha una copertura finanziaria assoluta». Ora, dopo la scomparsa dell'agente di cambio, più di uno teme che in questa « copertura », negli ultimi tempi, si sia aperto un pericoloso spiraglio. A Venezia le ipotesi che si fanno sull'episodio sono molte, non esclusa quella della « fuga per imminente dissesto o successiva a un'appropriazione ». Il capo della squadra mobile, dott. Salvatore Barba, che segue la vicenda benché finora non vi siano state denunce ufficiali non ha alcun elemento per avvalorarle. Intanto assume un significato particolare la frase che il Marzollo, nel dicembre scorso, aveva detto al giornalista che l'intervistava, apparsa su Panorama: « E' ovvio che quando si ha un certo successo nascono an¬ che tanti nemici, soprattutto se si tende al rialzo delle quotazioni in Borsa anziché al ribasso ». C'era, dietro l'affermazione all'apparenza ovvia, un preciso riferimento a qualcuno che avesse minacciato l'agente di cambio? Un ultimo fatto, a Venezia, è messo in relazione con la scomparsa del Marzollo. L'assenza di un funzionario dell'ufficio titoli del Banco di San Marco, Leo Tomasella, abitante al Lido in via Paolo Venier. Sua moglie dice: « E' uscito di casa sabato scorso e da quel momento non ne so più nulla. Sono angosciata ». Nell'istituto di credito dove lavora si afferma che il Tornaseli a ha avuto un periodo di ferie perché esaurito. C'è tuttavia chi sottolinea la coincidenza della sua scomparsa e di quella del Mar/olio. Si dice che fossero amici di vecchia data. Ma è ancora troppo poco per avvalorare queste tesi. Franco Giliberto zrèvl Attilio Marzollo (Telefoto)

Persone citate: Dufour, Giorgio Giorgi, Leo Tomasella, Pestrin, Salvatore Barba, Sindona, Stefano Dufour