C'è un fumaiolo nella foto-ricordo

C'è un fumaiolo nella foto-ricordo C'è un fumaiolo nella foto-ricordo Apprezzare la nave, anche per un viaggio breve Genova, giugno. C'è chi impronta la sua vita al proverbio «meglio un giorno da leone che cent'anni da pecora» e chi invece va a spulciare nei dépliants turistici il prezzo minimo per la crociera più lunga, magari in un tempo brevissimo. Fino a due-tre anni fa la parola « crociera » era nel vocabolario corrente di chi aveva possibilità fuori del comune o perlomeno redditi elevati. Oggi si sentono impiegati, tecnici, piccoli commercianti, operai parlare di capitali straniere, spiagge famose con competenza diretta, non certo da libri di viaggi. L'industria del turismo ha in pochissimi anni democratizzato le vacanze all'estero con crociere marittime e aeree al punto che tutti possono concedersi questo « lusso ». La crociera è anzi un diritto acquisito. Questo servizio riflette la « massificazione » del mercato turistico con un salto in basso di prezzi e un salto in alto di qualità e fantasia del cinquanta per cento rispetto all'anno passato. Proprio quando iniziammo la serie dei servizi «Turismo- tempo libero» a quest'epoca l'anno scorso le offerte non erano altrettanto allettanti di adesso. Quattro piscine 11 turista italiano non è più diffidente verso i «viaggi confezionati», anche se resta un cliente difficile (secondo il parere degli operatori turistici). Sta di fatto però che anche il «prodotto » turistico si è adattato alle esigenze italiane: non si viaggia «intruppati », anche il turismo di massa, grazie allo spirito d'adattamento non del turista italiano ma proprie, al contrario, dell'organizzatore di viaggi, degli armatori, delle compagnie aeree, è un turismo di massa per modo di dire. Si è riusciti a conservare, pur su itinerari prefissati e con voli o crociere « comuni », una certa individualità al turista italiano. Ma questi non sa che proprio perché vuol sentirsi «lui» e non un passeggero qualsiasi, il Signor Lui italiano paga di più che i Signori Qualsiasi tedeschi, olandesi, inglesi. All'italiano basta anche poco. E non gli si sa dar torto. Tanto che gli operatori turistici fanno di tutto per accontentarlo. La Pan American, per esempio, vi accoglie col vostro nome allo schienale del posto. C'è chi, in mancanza di uno yacht alla Ibn Saud suo privato, fa la sua prima crociera addirittura sulla «Raffaello» o sulla «Michelangelo». S'accontenta del tratto Genova-Napoli o viceversa. E ha perfettamente ragione. Un giorno su una delle nostre lussuose « ammiraglie » è un'esperienza indimenticabile: dalla cucina, alle feste, al cinema, al radiotelefono per chiamare gli amici stupefatti in città. E l'anno dopo farà la crociera Genova-Gibilterra con la Raffaello tornando con la Michelangelo. Un'idea soprattutto per un breve viaggio di nozze. Nell'album di famiglia dopo quelle in chiesa, la foto della coppia felice con lo sfondo dei caratteristici fumaioli delle nostre ti ammiraglie » segnerà una tappa importante. vgrdl'nlocgdnMcdncldrznplnsadnsdiafbddssifilctzevsdru e a i i a , e i d l e a n, ae à. on n ogdi eeae ee. Sono punti fermi nella vita di oggi, questi. Il dirigente pago della sua carriera, il commerciante soddisfatto dei propri affari, l'industriale e il professionista non possono negarsi a loro volta il «diritto alla crociera» adeguati. La segretaria, il rappresentante di commercio fanno la « minicrociera» a Tunisi o a Maiorca. Loro, più avanti con gli anni e con il frutto di più lunghe fatiche, si prenderanno con una « grande crociera ». Partiranno con l'Eugenio C. l'ultima decade di settembre (anche i periodi hanno una loro distinzione) per le Baleari, le Canarie, Dakar, Casablanca e potranno scegliersi a bordo la sistemazione adeguata fino a spendere 721.000 lire senza gli extra, le telefonate a casa o «in ditta» via radio dall'Atlantico o dal Senegal (ma a bordo nessuno si accorgerà se il commendatore viaggia con tre amici in una cabina da 176.000 lire a passaggio). E magari fuggirà dalle affollate spiagge italiane imbarcandosi a Genova il 2 d'agosto sulla «ammiraglia» dell'armamento privato, la superba « Federico C ». Il supertransatlantico porterà in crociera, con tutte le raffinatezze di un romano della decadenza su una nave con 4 piscine-lido, 5 cinema, tv dappertutto, ponti attrezzati per sport e giochi, sale e saloni che il re Mida gl'invidierebbe, il medico famoso, la grande sarta, l'imprenditore che manovra miliardi (il «passaggio» sulla Federico C. costa anche fino a un milione e mezzo per 23 giorni, però a bordo ci sarà, « insospettabile », chi viaggerà con gli stessi riguardi per 296.000 lire, e nella crociera di agosto - settembre per 10 giorni nell'Egeo anche meno: 136.000 lire). Solo 85.000 lire La Federico C. che in agosto porterà in crociera verso i Mari del Nord, a respirare più fresco, gli «arrivati », non è un controsenso « di classe ». E' invece, l'appagamento di un diritto di ordine diverso dal « diritto alla crociera» dell'impiegata agli inizi della carriera. A maggiori responsabilità, maggiori traguardi (e maggiori spese). A ciascuno i suoi diritti. E non è detto che siano più felici l'anziana coppia di commercianti « in tessuti » che da Cannes a Lisbona, da Oslo a Stoccolma, da Helsinki a Leningrado, da Copenaghen a Londra e Malaga sbarcherà dalla lussuosa Federico C. a Genova, piuttosto che i loro compagni di viaggio (lui caporeparto Fiat, lei parrucchiera) che viaggiavano nella cabina interna (ma con aria condizionata e moquette per terra). Così come non è detto che sulla stessa bancliina di Genova debbano essere meno felici il professore e l'archivista con figli « già così volonterosi che vanno in giro a fare abbonamenti per la rivista culturale », i quali si son regalati la crociera Venezia, Dubrovnik, Maiorca, Tunisi sulla motonave Africa del Lloyd Triestino per 85.000 lire a testa, e se fossero andati sulla solita spiaggia adriatica come tutti gli anni avrebbero speso lo stesso. Romano Rinaldi

Persone citate: Federico C., Ibn Saud, Lloyd Triestino, Malaga, Mida, Romano Rinaldi