"E' lui che mi ha aggredito" dice un funzionario indicando uno degli imputati, ma il giovane nega

"E' lui che mi ha aggredito" dice un funzionario indicando uno degli imputati, ma il giovane nega Il processo ai 56 giovani per gli incidenti accaduti il 29 maggio "E' lui che mi ha aggredito" dice un funzionario indicando uno degli imputati, ma il giovane nega Lo aveva riconosciuto in una foto scattata durante gli scontri - Mostrata in aula un'altra fotografia che mostra un brigadiere mentre trattiene per i capelli una delle imputate che voleva sfuggirgli - Il dibattimento continua domani All'inizio dell'udienza, nel «processo del 56» per 1 tumulti del 29 maggio, la difesa presenta una grande fotografia che ritrae una giovane donna, la Franchin, mentre viene afferrata per i capelli da un atletico poliziotto In borghese. La scena si svolge durante la prima fase degli scontri, sul gradini del duomo. 11 presidente dott. Pempinelll mostra la. foto al vicebrigadiere Saggiomo che, senza esitazioni, la riconosce e spiega: « MI trovavo in piazza S. Giovanni, con il compito di individuare gli elementi più facinorosi. Ero riuscito a strappare ad un dimostrante un bastone chiodato e lo tenevo in mano, insieme con un candelotto anch'esso tolto ad un manifestante. Ad un certo punto il cap. Lungo, che mi conosce, mi affidò una donna, che tentò dt sfuggirmi. Avevo una mano Impegnata e così la trattenni afferrandola per t capelli. Subtto dopo la presi per un braccio e la scortai fino al cellulare ». La Franchin precisa: « Ero tenuta da due carabinieri e non potevo certo scappare. Non è vero che ho fatto resistenza ». Presidente — Il brigadiere, infatti, non lo dice. E poi, non se l'abbia a male, ma lei così minuta come avrebbe potuto "fare resistenza" con un giovane di questa taglia? Viene quindi ascoltato il dott. D'Ardia, uno dei funzionari di p.s. rimasti feriti nel disordini. Conferma di avere svolto opera di pacificazione e di prevenzione, per convincere i dimostranti a lasciare 1 bastoni, ma senza risultato. « Erano — dice — grossi e lunghi randelli, alcuni del quali recavano piccole bandiere. Ad un certo punto le bandiere furono strappate e rimasero i chiodi. Questa circostanza, che a me parve particolarmente significativa, fu subtto segnalata al dirigente del servizio d'ordine, dott. Sandulli ». SI richiama il dott. Romano, dell'ufficio politico. L'aw. Guidetti Serra vuol sapere se non sia vero che, alcuni giorni prima dei fatti, un esponente di « Lotta continua », Giorgio Lovisolo; si sia recato in questura ed abbia annunciato al dott. Bessone e al dott. Romano la manifestazione e il percorso del corteo. Dott. Romano — Effettivamente il Louisolo venne in questura e parlò con ti mio dirigente, notificandogli un percorso che non era accettabile. Il Lovisolo fu comunque invitato a presentare il regolare preavviso, con un percorso concordato, ma non si lece più vivo. Nonostante tutto, il 29 maggio, lo avvicinai in piazza Cesare Augusto per informarlo che la manifestazione sarebbe stata tollerata purché sparissero t bastoni. Ma l dimostranti non st lasciarono convincere e passarono all'aggressione. Torna il cap. Lungo, dei carabinieri, al quale viene mostrata la foto della Franchin trattenuta dal brig. Saggiomo. « Sì — dice l'uffl. clale —, questa ragazza l'ho arrestata lo sui gradini del duomo e l'ho consegnata ad un brigadiere di p. s. ii. Avv. Zancan — Netta loto si nota anche un carabiniere che impugna una catenella. Può dirci di cosa si tratta? Cap. Lungo — Non è certamente una catenella dt sicurezza, di quelle in dotazione all'Arma. Questa è a maglia larga ed è stata tolta a qualche dimostrante. Vengono poi sottoposte al capitano altre fotografie, in parte tratte dal film girato durante i disordini e in parte presentate dalla stessa difesa. Il testimone non sembra in grado di « localiz. iiilliiiiiiiMiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii zare » la varie scene, ma d'un tratto esclama: « Questa si che la ricordo. Mi ritrae mentre sto lottando con uno del dimostranti che mi aveva sferrato una bastonata. L'ho schivata a stento. Siamo finiti entrambi a terra. In quel momento II dott. Romano mt gridò: " Lascialo, ti vengono addosso e ti ammazzano ". Il mio Oggresgor.e ne tìpprofittò per'fuggire. Era uno con la barba e non so se st trova tra gli arrestati ». n capitano passa rapidamente in rassegna gli imputati e poi, di colpo, ne indica uno: «E' questo». Si tratta del Plantamore. La difesa chiede che il « riconoscimento » venga dichiarato nullo perché non si è svolto ritualmente. Il tribunale osserva che si tratta soltanto di un « atto di identificazione ». Ma Plantamore nega. « Quello della foto non sono to. Quel giorno ero vestito in modo diverso, con maglione verde e " blue jeans " bianchi. Lo si può vedere anche nelle foto segnaletiche che ci hanno fatto In caserma. Anche la fine dell'udienza è piuttosto movimentata. Il vicebrigadiere Albavera dichiara di aver arrestato il minore Bohm in piazza Castello, verso le 17,30. Bohm replica: « Sono stato fermato nel la libreria Lattes e non da questo signore ii. Si alza l'imputato San dri e afferma: « Alle 17,30, il brigadiere era già In questura. L'ho vtsto io n. La circostanza è con fermata da tre ragazze e da una decina di altri Imputati. Domani si riprenderanno gli interrogatori g. ap.