Non so che cosa voglia dire riposo

Non so che cosa voglia dire riposo Un lavoratore studente tra i migliori della scuola Non so che cosa voglia dire riposo Ventisette anni, collaudatore alla Spa, si è iscritto allo Zerboni per migliorare la posizione - Sfilata di alunni con oltre 8 di media - Due futuri odontotecnici sperano nella Facoltà per dentisti - Delia, la danzatrice - Il romantico; « Io studio con il sottofondo di una musica di Beethoven » - Due amiche per la pelle Dalle dichiarazioni degli alunni migliori si intravvede una scuola tinta di rosa: studenti e professori che simpatizzano, ambiente idilliaco. Tutti alici-mano di studiare poco e con poca fatica. Ma c'è anche chi sui libri passa le notti e sacrifica le domeniche, rinunciando a qualsiasi svago: sono i lavoratori-studenti. Si iscrivono ai corsi serali per migliorare la loro posizione. Ragazzi che hanno dovuto cercarsi un posto a 14-15 anni per aiutare la famiglia, poi si sono accorti che la buona volontà non basta ed hanno deciso di proseguire gli studi a costo di sacrifici immensi. Non sempre sono coadiuvati dai datori di lavoro, ma proseguono con coraggio sicuri che una volta raggiunta la licenza professionale o il diploma qualcosa cambierà. Abbiamo scoperto uno di questi ragazzi coraggiosi cercando fra i più bravi della scuola: Francesco Semeraro, secondo corso per disegnatori meccanici al professionale Zerboni, media del 7,62. Ha preso, la licenza media studiando di sera dopo una lunga giornata di lavoro, In seguito è diventato collaudatore alla Spa; ora, a 27 anni, ha deciso di andare avanti. « Mi è sempre piaciuto il disegno, spesso sul lavoro ho avuto la sensazione di poter fare di più. Qui ci vuole una scuola mt sono detto. Ci ho pensato bene prima di fare un passo tanto importante, poi mi son deciso ad iscrivermi allo Zerboni ». La riuscita nello studio è coadiuvata « dall'esperienza di lavoro e da una maggiore maturità rispetto al compagni più giovani». Semeraro è soddisfatto della scelta fatta, anche se i sacrifici che deve affrontare sono immensi. ii Non so più cosa sia una festa, dormo il minimo indispensabile per stare in piedi il giorno dopo. Certo la salute ne soffre, ma se non mi sacrifico adesso che son giovane, cosa mi riserverà l'av venire? ». E' deciso a farsi una famiglia: « Con lo stipendio che ho, non posso mantenere moglie ed eventuali figli. Spero che la licenza mi porti un miglioramento. M'incoraggerà a proseguire fino al diploma ». Ritorniamo agli allievi in gamba che studiano di giorno e non sopportano ancora 11 peso di una doppia fatica. Nella sfilata di oggi tutti hanno una media superiore all'8. Franco Ballesio prima B al corso per odontotècnici al Plana. Spiega: «La mìa meta è l'Università. Desidera diventare dentista. Spero in una riforma che istituisca una facoltà apposita senza dover fare medicina prima della specializzazione ». Non bada molto al bel voti: « Studio per me stesso. Ci tengo ad essere cosciente di ciò cfte mi circonda per potermi inserire bene nella società. Ecco che cosa significa per me lo studio ». E' un appassionato di minerali, la sua collezione è già importante. Altro hobby: appena può corre ad allenarsi con la squadra di pallacanestro della parrocchia. Michele Croveri, prima D odontotecnici al Plana. «Mi affascina l'Idea di avere un giorno, un laboratorio tutto mio, dt essere indipendente ». Confessa: « Certo mi piacerebbe poter fare il medico dentista, vedrò dopo il diplo ma come si mettono le cose in famiglia ed all'Università ». Il tempo libero lo trascorre a pe sca: « Soltanto in riva ad un fiume o ad un lago riesco a ri trovare la natura intatta». Delia Durisi seconda A, al te cnlco femminile Santorre di San tarosa. Ha scelto questo parti iolare tipo di scuola, dice « perché oltre a darmi un diploma utile all'impiego, mi insegna a diventare un'ottima donna di casa ». Dopo il diploma intende proseguire gli studi. « Vorrei iscrivermi all'istituto superiore di e.ìucazlo ne fisica, se raggiungerò l'altezza minima necessaria. Oppure sce gllerò la facoltà di scienze ». E' una sportiva appassionata Da bambina ha frequentato un corso di danza classica, a 13 anni ha cominciato ginnastica artisti ca: « MI appassiona, fa bene alla salute, è divertente. Mi ha dato anche molte soddisfazioni ». Già addestrata nel ballo, si è subito segnalata tra le allieve migliori e l'allenatore le ha fatto dispu tare gare. Ha partecipato a com petizioni regionali con ottimi piaz zamenti. Delia ha anche altri interessi: filatelia, teatro, cinema, musica classica. La passione per la musica l'ha « ereditata » dal fratello maggiore: « E' un vero fanatico, dapprima lo prendevo in giro, poi ho capito che aveva ragione. La musica classica è l'unica vera». Carlo Roberto, seconda G alla Pezzanl. Capellone e riccioluto, è un ragazzfno sveglio e "ieno di iniziativa. E' già partilo per il mare. Parliamo con il padre. « Non perché si tratta di mio figlio — si scusa — ma è proprio in gamba. Sa far rendere bene quel poco che studia ». Si applica con entusiasmo « ma per poche ore al giorno ». Per il resto trova il tempo per fare parecchie cose. « Gioca regolarmente a tennis, si scatena sulla bicicletta, si lancia in partite sfrenate di pallone. Traffica spesso con impianti elettrici che si costruisce da solo ». Ha frequentato un corso di inglese ottenendo un diploma, ti ora è In grado di seguire una conversazione senza sforzo». Giovanni Scanabissi, seconda G alla Pacinotti. E' timido, non sorride con facilità: « Studio per conseguire dei risultati. Certo, et vuole dell'impegno ». Giovarmi è molto maturo per la sua età. Per lui andare bene a scuola « rappresenta un modo per affermare se stessi ». Spiega: « Lo studio è utile per me, per la mia formazione culturale, per il mio futuro ». Passa poche ore sul libri dt testo « e sempre con il sottofondo di una sonata di Beethoven ». Trascorre il tempo Ubero leggendo. Tutte cose impegnate: ha già divorato i libri di filosofia scelti nella biblioteca della madre, si dedica alla storia dell'arte. DI dove gli viene tutta que- sflcfFgmrciispeinncst sta saggezza? « Ma chi lo sa, sono fatto così e basta ». Due amiche per la pelle dell'istituto Santarosa, sezione B, secondo corso dell'indirizzo tecnico femminile: Cristina Conti ed Etta Finocchiaro. Graziose, capelli lunghi, moderne. Vogliono un diploma, ma desiderano anche imparare ad essere ottime donne di casa. Cristina rileva: «Conseguito il diploma, potrò insegnare ed iscrivermi all'Universtià ». Non studia molto: « Dedicavo ai libri più ore e più impegno quando ero nelle medie inferiori ». Etta spiega: « Adesso studiamo insieme, ma delle tre ore al giorno passate davanti ad un libro ne spendiamo più della metà a chiacchierare di cose nostre». Prosegue: «Finite le medie, non ave¬ vo più voglia di andare oltre, poi ho scoperto materie cosi interessanti che la voglia mi è tornata ». Ora non esclude di proseguire gli studi all'Università « o magari in un corso dt arredamento ii. * * Nelle elementari si sono conclusi gli esami per le olassi seconda e quinta. Un paio di giorni per le operazioni di scrutinio, poi ci sarà la distribuzione delle pagelle. Nelle medie, finite le prove scritte, s'fnizlano gli orali. I risultati sono previsti per la fine della prossima settimana. Ieri gli allievi della Fontanesi e Pacchioni hanno affrontato la prova di lingua straniera, oggi faranno matematica. Sono in ritardo rispetto ai compagni delle altre scuole perché 1 professori hanno scioperato al fine di ottenere assicurazioni sul posto di lavoro con 11 passaggio dell'istituto dall'amministrazione civica a quella statale. Gli alunni con oltre 8 di media: Scanabissi, Durisi, Roberto, Croveri, Finocchiaro, Conti, Semeraro, Ballesio