Come si diventa pesci di Ugo Buzzolan

Come si diventa pesci Come si diventa pesci I motivi che spingono all'esplorazione sottomarina - Le regole utili Tr lt bih Tra molte rubriche inutilila televisione ne annuncia una di molto utile: sarà intitolata Sub, la curerà un noto esperto, Andrea Pittiruti, e in quattro puntate illustrerà le tecniche di immersione e i pericali dello sport subacqueo. Ottima iniziativa: peccato però che la trasmissione sia prevista pei- agosto. Troppo tardi, a nostro avviso. I neo-subacquei vanno consigliati e indirizzati con adeguato anticipo: in luglio, o addirittura in giugno, anche per decidere in tempo sugli acquisti delle attrezzature. Comunque, ben venga qualsiasi forma di giusta propaganda sub: e per giusta intendiamo quella propaganda che da un lato sottolinea il fascino di uno sport che non esitiamo a definire eccitante ed entusiasmante e. dall'altro ne ricorda i rischi, che sono molti e gravi. Opera estremamente necessaria oggi in particolare, perché la passione d'andar sott'acqua si sta diffondendo con l'aumento delle imbarcazioni (gommoni in testa), ma troppo spesso non è accompagnata né da un minimo di tecnica né da un minimo di prudenza. L'anno scorso lungo la costa di Lipari ho assistito ad una scena incredibile: un tizio munito di bibombola nuova di zecca s'era calato faticosamente in mare con l'aiuto di un amico e di una giovane donna (niente sommozzata, ossia tuffo all'indietro, con capriola; l'avevano messo giù come un fantoccio) e non riusciva a scendere nemmeno di un metro per il semplice fatto che non aveva la cintura zavorrata. Ammettiamo pure che que sto sia un caso limite, ma oggi c'è la tendenza a improvvisarsi subacquei, il che è tanto inconcepibile quanto 41 pretendere di calzare da un giorno all'altro gli sci e lanciarsi giù dal Sises senza neanche saper fare lo spazzaneve: con la differenza che in questo secondo caso ci sono buone probabilità di cavarsela con la sola rottura delle gambe mentre nel. primo caso c'è la matematica sicurezza di lasciarci la pelle. Per cui l'unico' consiglio serio che si possa dare è quello di frequentare i corsi per sub che in molte città la Pips (Federazione italiana pesca sportiva) tiene ogni anno. Oppure essere istruiti con impegno e continuità, e quindi assistiti per almeno una mezza dozzina di immersioni, da un subacqueo molto esperto, molto in gamba, di provate qualità (e capace di insegnare). Ma non c'è da illudersi: l'improvvisazione ci sarà sempre. E allora — come consiglio minimo — raccomandiamo la lettura e la consultazione di alcuni tra gli svariati libri e libretti dedicati ai sub: citiamo, chiedendo scusa per le molte dimenticanze, L'Immersione subacquea di Raimondo Bucher, Le attrezzature del sub di Rodolfo Betti, Enciclopedia del sub di Alessandro Olschki; e la spiritosa ma succosa Agenda del subacqueo a cura di Duilio Marcante. Concludendo: per i debuttanti con autorespiratori è da tener presente un decalogo di questo tipo: 1) saper veramente nuotare (perché si arriva all'assurdo di voler fare i sub senza avere dimestichezza con l'acqua, ossia senza avere quello che si dice un buon grado di ((acquaticità»); 2) esercitarsi a lungo in apnea, anticamera indispensabile per chi voglia usare le bombole; 3) prima di tale uso, farsi controllare da un medico apparato respiratorio e saldezza di cuore; 4) non immergersi se non ci si sente perfettamente bene: anche un principio di raffreddore o la presenza di catarro possono costituire un grave ostacolo; 5) non immergersi se non si è freschi, riposati, concentrati, calmi, sereni; se si è fumato troppo nella notte; e se nella notte si sono compiute follie di vario genere; 6) verificare con scrupolo l'efficienza degli apparecchi e degli strumenti; 7) importantissimo, non scendere mai soli, ma in gruppo o almeno con un altro sub; e procedere sempre in coppia, così da potersi portare vicendevole soccorso; 8) meglio, inoltre, tenere qualcuno esperto sulla barca d'appoggio che sorvegli tutta l'operazione — come dire? — dall'alto; 9) mettersi d'accordo prima sui segnali convenzionali attraverso cui comunicare prontamente con i compagni sott'acqua; 10) accontentarsi; se non si è dei campioni, accontentarsi, non voler strafare, non giocare d'azzardo, non tentare l'avventura pazzesca; anche a venti metri di profondità, anche a dieci ci sono da scoprire bellezze meravigliose. Ugo Buzzolan i, a io e à e cce I o e i la a e e a i i o a a a d a n a o . a t Corso per subacquei in una piscina torinese

Persone citate: Alessandro Olschki, Andrea Pittiruti, Duilio Marcante, Raimondo Bucher, Rodolfo Betti

Luoghi citati: Lipari