Vigili urbani, umiliati e offesi?

Vigili urbani, umiliati e offesi? Vigili urbani, umiliati e offesi? Le accuse di un consigliere: «Il corpo è guastato da mentalità autoritaria e repressiva» - Rispondono: «Non è vero, nel cittadino vediamo soprattutto un amico» - Un organico di 1140 persone, 200 al giorno assenti per vari motivi - Un ispettore : « Se qualcosa non va, la colpa è dei pubblici amministratori » Polemica vivace l'altra sera ili Consiglio comunale sui vigili urbani e il loro funzionamento. Il consigliere comunista Marchiani ita detto che I vigili « dovrebbero essere al servizio della città, ma le buone intenzioni sono annullate dalla mentalità autoritaria e repressiva », ed ha criticato la loro scuola « inlesa a formare carattere e disciplina, invece di addestrare professionalmente ». A difesa dei vigili hanno replicato gli assessori Carli e Alessio, pur riconoscendo che la scuola almeno In certi settori dev'essere aggiornata con criteri più moderni. Che cosa ne pensano gli interessati? Il vicecomandante dr. Galletta commenta: « Secondo ti consigliere Marchiaro io avrei detto che per fare il vigile non occorrono grande cultura, né intelligenza, bastano un po' dt buonsenso e spirito di corpo n. Afferma inoltre: « In realtà io ho dichiarato in un recente convegno (a te mie parole furono j riportate dal notiziario dei vigili " Stop "i che non occorrono grande cultura, né grunde intelligenza ». Marchiaro avrebbe omesso il secondo « grande » alterando il senso del discorso. Galletta aggiunge: « Quanto al carattere del vigile, è chiaro che esso è senso di responsabilità e del dovere, spirito di disciplina e di corpo, consapevolezza dell'Importanza delle proprie funzioni, è capacità di mostrursi energici nella giusta misura e in giusta misura cortesi e affabili; è capacità di affrontare i rischi e i disagi della nostra professione, senza fumé drammi e senza piagnucolare, è capacità di affrontare con fermezza situazioni di pericolo ». La scuola deve addestrare professionalmente? « Certo — risponde Galletta —. Formazione professionale slgnificu saper fare il proprio dovere, cioè reprimere dove occorre; essere autoritari (non dittatoriali) quando è necessario per fare rispettare la legge, nella giusta misura ». Infine nega che gli insegnanti della scuola non stano qualificati: mostra l'elenco dei nomi, c'è 11 direttore del liceo artistico e quello del Centro di medicina dello sport, un professore di architettura per la parte pratica, 1 migliori istruttori del corpo. Parliamo con il capo di questi istruttori, il maresciallo Bollatto. Dice: « Siamo protondamente amareggiati e mortificati, perché il nostro luvoro non ottiene nessun riconoscimento. Che cosa fa per noi l'amministrazione? Slamo noi che ci aggiorniamo continuamente, anche nelle attrezzature, con le nostre forze. Non è vero che siamo autoritari e repressivi: pratichiamo l'autodisciplina e insegniamo a rispettare i diritti del cittadini ». L'ispettore alla viabilità Leone sostiene: « Al nostri tempi la disciplina era molto più dura, adesso è meno formule, ma più sostanziale, nella misura giusta per un corpo di polizia municipale. La nostra è la prima scuola di uddestramento dei vigili sorta in Italia. Quanto ai programmi, noi stessi abbiamo chiesto di aggiornarti togliendo alcune materie e aggiungendone altre necessarie ». L'ispettore ai reparli motorizzati Sussetto è indignato: « Se qualcosa non va, di chi è la colpa? Tiro la carretta da 34 anni; siamo quattro ispettori che facciamo il lavoro dt nove, tocca agli amministratori provvedere. Qui chi ha buona volontà e intelligenza, lavora senza risparmiarsi; gli altri fanno i comodi loro, ma è Inutile intervenire, tanto i provvedimenti rimangono giacenti negli uffici ». Anche il maresciallo Capella, comandante la sezione servizi speciali (giardini, commercio, ecc.) e direttore del notiziario interno, dice: «Smentisco l'indirizzo puramente repressivo, slamo abituati a vedere nel cittadino soprattutto un amico. Se a volle le cose vanno in modo diverso, la colpa non è sempre di qualche vigile meno efficiente, ma anche di qualche cittadino recaiciiranlc e mal disposto ». Capella non nega la possibilità di manchevolezze, nessuno è perfetto; ma fa presente che il servizio su strada è duro e logorante, sarebbe bene durasse soltanto tre ore invece di sette: « /( guaio è che mancano gli uomini, l'organico conta appena 1140 persone (ma circa 200 sono sempre assenti). Per il servizio giardini di tutta la città, abbiamo solo sei vigili. La scuola? Niente caserma, per carità; deve addestrare professionalmente, d'accordo, ma anche educare e formare il carattere ».

Persone citate: Bollatto, Capella, Carli, Galletta, Marchiaro, Sussetto

Luoghi citati: Italia