Milano: dure polemiche e tensione dopo gli incidenti ad Architettura di Clemente Granata

Milano: dure polemiche e tensione dopo gli incidenti ad Architettura Il cadavere d'un bimbo, oggetto di propaganda Milano: dure polemiche e tensione dopo gli incidenti ad Architettura Organizzati per oggi cortei di estremisti di sinistra - Il padre del bimbo morto accusa i gruppuscoli di voler speculare sulla tragica fine .del figlio - Gli estremisti rispondono facendo ascoltare la registrazione d'un colloquio in cui l'uomo chiederebbe funerali con bandiere rosse - Discussione sul preside Portoghesi (Dal nostro inviato speciale) Milano, 11 giugno. C'è tensione a Milano, si teme che oggi accadano incidenti. « Lotta continua » e « Movimento studentesco » hanno organizzato per le 16 due manifestazioni di solidarietà con i baraccati che, nei giorni scorsi, avevano occupato un edificio dell'Istituto autonomo case popolari ed erano stati allontanati dalla polizia. Sono in programma due cortei. Gli animi sono tornati ad accendersi dopo le dichiarazioni di Ugo Ferretti, il padre del bambino di 7 mesi morto per edema polmonare, durante il trasferimento dei baraccati da via Tibaldi al Politecnico, avvenuto la notte tra sabato e domenica. Il padre ha respinto con sdegno i tentativi di speculazione compiuti, ha detto, da « Lotta continua » e dal « Movimento studentesco ». Egli si era rivolto ai due gruppi per organizzare il funerale del piccolo Massimiliano; gli è stato risposto che « il funerale doveva essere svolto con bandiere, con emblema falce e martello e picchetti addestrati a fermare auto ». « Si voleva, ha detto - Ferretti, creare una manifestazione che avrebbe martirizzato ancor più che in vita mio figlio ». Dopo aver sostenuto che l'unico ad averlo aiutato in modo sincero e disinteressato in questa tragica vicenda era stato don Fernando Tagliabue, coadiutore della parrocchia di Santa Maria di Caravaggio, Ferretti ha detto che « i funerali si svolgeranno in forma semplice, e non con bandiere rosse, ma con rito religioso ». Ora « Lotta continua » e «Movimento studentesco» sostengono che il Ferretti non ha mai fatto queste dichiarazioni e che si tratterebbe « di una grave forma di speculazione architettata dalla parte padronale ». Oggi pomeriggio, nella sede delle Acli in via Della Signora, dove sono state provvisoriamente sistemate una cinquantina di famiglie di baraccati, rappresentanti dei due gruppi hanno tenuto una conferenza stampa. Hanno fatto ascoltare un disco in cui sono state registrate altre dichiarazioni del padre del bambino. La registrazione è un po' confusa. Ugo Ferretti racconta la sua vita. Nato ad Ascoli Piceno 33 anni fa, è stato condannato a otto anni di carcere e a due di casa di lavoro per una serie di furti. Ottenuto un permesso dalla casa di lavoro, non vi ha più fatto ritorno. « Da quel momento — dice — ho condotto un'esistenza randagia, sempre nel terrore di essere ripreso dalla polizia». Si è sposato nell'inverno di due anni fa con Silvana Salice, una foggiana, e ha avuto due bambini, Fabio che ha ora 19 mesi, e Massimiliano, morto la notte di sabato. Termina il suo racconto dicendo che non ha mai chiesto che i funerali del piccolo fossero svolti in forma religiosa. Desidera anzi che il feretro sia accompagnato dalle bandiere rosse con falce e martello. A questo punto è difficile stabilire da che parte stia la verità. Parecchi pensano che il disco di Lotta continw sia un falso; questa tesi, for¬ sn se, deriva dai fatto che l'audizione è apparsa confusa. I funerali del piccolo Massimiliano avrebbero dovuto svolgersi questa mattina, ma, all'ultimo momento, il sostituto procuratore della Repubblica, Spinaci, non ha concesso il nullaosta ed ha disposto ima nuova autopsìa. Questa mattina si è recato nella clinica pediatrica De Marchi (dove il bimbo è morto), accompagnato dal perito d'ufficio, da un consulente di parte e dall'avv. Gentili, che tutela gli interessi dei genitori. L'esame necroscopico, però, non si è potuto fare. E' stato accertato che dal cadaverino erano stati asportati, non si sa da chi,-i vìsceri e il cervello e ohe il corpo era pieno di segatura. L'avv. Gentili ha annunciato di aver presentato un esposto alla Procura perché apra un'inchiesta su questo fatto, accerti eventuali responsabilità e disponga per il ritrovamento dei reperti. Il legale ha chiesto anche al giudice di accertare, qualora si possa fare una nuova perizia, se l'esposizione del bambino alla pioggia battente abbia potuto causarne il decesso. La morte di Massimiliano Ferretti è un tragico episodio nella vicenda dei baraccati. Avevano occupato abusivamente un caseggiato di via Tibaldi e, la notte tra sabato e domenica, la polizia li aveva allontanati; Si erano rifugiati al Politecnico, nella facoltà di Architettura. Nuovo intervento delle forze dell'ordine e battaglia con gli aderenti a « Lotta continua », che avevano accolto i baraccati. Poi, una nuova occupazione e il definitivo sgombero, mercoledì all'alba. Ora, come già detto, sono sistemati in via Della Signora mentre il rettore del Politecnico, prof. Carassa, ha ordinato la chiusura della facoltà. Nell'occupazione di Architettura una parte determinante l'ha avuta il preside professor Paolo Portoghesi. Egli ha dato il permesso ai baraccati di sistemarsi nei locali della facoltà e si è anche opposto allo sgombero di mercoledì scorso. II rettore ha inviato un rapporto su questi fatti al ministero della Pubblica Istruzione; per lunedì è atteso l'arrivo di tre ispettori. Per chiarire la posizione del prof. Portoghesi, oggi il Consiglio di facoltà di Architettura ha emesso un comunicato stampa; in esso afferma di essere solidale con il prof. Portoghesi e di « aver accettato con piena coscienza la presenza nella scuola dei senzatetto cacciati dalle case Iacp ». Respinge, però, « ogni tentativo di strumentalizzazione degli avvenimenti a fini elettoralistici e riafferma la propria autonomia e responsabilità». II comunicato conclude dicendo che il Consiglio della facoltà di Architettura « respinge pubblicamente il contenuto del rapporto del rettore soprattutto perché è basato su informazioni e false accuse di docenti ». Clemente Granata

Persone citate: Carassa, Fernando Tagliabue, Ferretti, Massimiliano Ferretti, Paolo Portoghesi, Silvana Salice, Spinaci, Ugo Ferretti

Luoghi citati: Architettura, Ascoli Piceno, Caravaggio, Milano